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OTTOBRE 2017

AUTOMAZIONE OGGI 401

60

AO

ATTUALITÀ

completa ristrutturazione del laborato-

rio di ‘sistemi automatici’, realizzando 12

postazioni di automazione, in grado di

‘servire’ comodamente una classe di 24

studenti. Volevamo poi provare la nuova

attrezzatura e così abbiamo partecipato

alle Olimpiadi dell’Automazione.

Menconi:

Le Olimpiadi sono un nostro

‘fiore all’occhiello’: quest’anno siamo ar-

rivati all’ottava edizione. I ragazzi sono

chiamati a presentare un progetto di au-

tomazione realmente funzionante, dove

si impieghino le nostre apparecchiature.

Prima bastava ci fosse un solo compo-

nente, il PLC, ogni anno però alziamo ‘la

posta’.

Quest’anno, all’insegna del concetto

di Industria 4.0 e dell’integrazione, era

richiesto che fossero comprese tre o

quattro delle nostre tecnologie: PLC,

supervisione e inverter per esempio.

Hanno risposto una cinquantina di isti-

tuti a livello nazionale, da Pordenone

a Messina. I 12 finalisti, divisi fra cin-

que Senior, cioè istituti che avevano

già partecipato in passato e si erano

già qualificati, e sei Junior, ovvero neo-

partecipanti, sono stati giudicati da una

giuria interna, per la parte tecnica, e una

esterna, ricevendone dei premi in de-

naro per un totale di 40.000 euro. Dallo

scorso anno abbiamo inoltre introdotto

quattro premi ‘speciali’: Comunicazione,

dedicato a chi sa meglio spiegare il pro-

getto; Innovazione, per il gruppo che

produce il progetto più innovativo; So-

stenibilità Ambientale, per quello più

attento agli aspetti di sostenibilità am-

bientale; e Diversity, il progetto che ri-

chiama i temi della diversità intesa come

differenza di mentalità, provenienza ecc.

Premiamo qui collaborazione e sinergia:

uno dei nostri obiettivi è proprio incenti-

vare l’interazione fra ‘mondi’ diversi, per

esempio fra meccanica e automazione

che, unendo le forze, possono arrivare

a creare qualcosa di nuovo, che poi è il

cuore di Industria 4.0.

Gabriele:

Per partecipare all’edizione

2014 abbiamo attivato le nostre storiche

relazioni con le aziende del territorio.

Una di queste, utilizzatore di compo-

nenti Siemens, ci ha messo a disposi-

zione una macchina prototipo, una di

quelle costruite per verificare le idee pro-

gettuali prima di realizzare la macchina

vera e propria, e, naturalmente, il sup-

porto formativo. Sostituimmo il control-

lore che gestiva la macchina con quello

acquistato da Siemens e concentrammo

la nostra attenzione sul software: parteci-

pammo alle Olimpiadi 2014 come ‘entry

level’ e ci classificammo al quinto posto.

Fu un’esperienza molto positiva per i ra-

gazzi, che ebbero l’opportunità di fare

attività pratiche sul campo. Come dico

sempre: non si può insegnare il software

senza un’applicazione. L’idea piacque

talmente che nel 2016 partecipammo

nuovamente, proponendo un’applica-

zione completa in collaborazione con il

corso di meccanica, impegnandoci così

su hardware (meccanico ed elettrico) e

software. Sempre facendo sinergia con le

aziende del territorio, dove si concentra

il 50% dei produttori di biliardini italiani,

si decise di automatizzare il portiere di

un tradizionale biliardino, prontamente

messo a disposizione

dalla Sardi G&D, la

prima ditta costrut-

trice di calciobabilla in

Italia. Utilizzammo un

controllore Siemens,

integrato con una

soluzione di visione

artificiale, messa a di-

sposizione da Cognex,

importante azienda

non del territorio ma

legata a noi perché

vi lavora un nostro

ex studente, mentre

un’altra realtà locale,

Gefit, ci ha supportati

per la parte software.

Ci siamo divertiti

molto, il biliardino è

un oggetto ‘ever green’ che tiene ancora

testa ai videogiochi, e abbiamo con-

quistato non solo il primo premio della

categoria Senior, ma anche il premio Co-

municazione, grazie alla presentazione

video del progetto realizzata nell’ambito

del Laboratorio di Cinema attivo nel no-

stro istituto da oltre 15 anni. Risultato: il

numero degli studenti del nostro corso

in questi anni è aumentato in modo dav-

vero significativo.

A.O.:

Le Olimpiadi dell’Automazione Sie-

mens sono un evento ormai consolidato;

ci sono altre iniziative, magari meno cono-

sciute, che mettete in campo?

Menconi:

Le attività sono tantissime

e sono rivolte sempre più a favorire

percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro.

A volte capita di coinvolgere i ragazzi

durante eventi di settore, come le fiere;

diamo loro la responsabilità di una po-

stazione, per cui devono spiegare le no-

stre apparecchiature, magari anche in

lingua, previa un’adeguata formazione

ovviamente. È un’esperienza forte per

loro e possono entrare in contatto con

i nostri clienti. Organizziamo anche tour

di intere classi presso i nostri stand e

illustriamo i nostri prodotti. Un’altra ini-

ziativa cui teniamo molto è l’Innovation

Tour, che rientra nell’ambito della spe-

rimentazione. Siemens organizza ogni

anno un tour itinerante per l’Italia dedi-

cato ai clienti del mondo industriale, in

cui presenta le proprie innovazioni tec-

nologiche. Quest’anno abbiamo deciso

di organizzare 14 delle 15 tappe del tour

presso altrettanti istituti tecnici partner

di SCE, dove gli incontri rientravano nei

progetti di alternanza. Abbiamo invitato

clienti, studenti, imprese del territorio ed

è stato un momento di formazione tec-

nica per tutti, oltre che di avvicinamento

fra scuola e imprese. I feedback che ab-

biamo raccolto sono stati entusiasti: è

piaciuta l’idea di entrare in contatto con

realtà che prima non si conoscevano.

Lo ripeteremo sicuramente il prossimo

anno. Avvicinare soggetti diversi e cre-

are cultura tecnologica in modo inno-

vativo è fra gli obiettivi principali di SCE.

Gabriele:

Anche il nostro istituto ha

aperto le porte all’Innovation Tour. Ab-

biamo messo a disposizione la nostra

struttura ottenendo, come speravamo,