OTTOBRE 2017
AUTOMAZIONE OGGI 401
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AO
ATTUALITÀ
del concetto di Industria 4.0, anche alle
scuole si richiede un cambio di menta-
lità, è essenziale coltivare l’idea di siner-
gia e interazione. I ragazzi che entrano in
un’azienda manifatturiera devono sì es-
sere specializzati nelle loro mansioni, ma
anche avere una panoramica completa
dell’impianto sul quale operano, devono
sapere a cosa è collegata un’apparec-
chiatura. I nostri clienti spesso ci chie-
dono dove possono trovare questo tipo
di profili. Abbiamo in passato segnalato
alcuni istituti, che avevano seguito i no-
stri corsi, dove potevano trovare ragazzi
competenti sulle nostre macchine, ma
se poi il ragazzo non è davvero formato
a 360 gradi, le aziende non si ‘acconten-
tano’. Le imprese hanno già difficoltà al
loro interno ad affrontare le sfide di un
mercato sempre più competitivo e vo-
gliono che chi entra in azienda, abbia
già delle buone basi.
Gabriele:
Spesso ci si scontra con la lo-
gica secondo la quale gli studenti ‘bravi’
vanno mandati al liceo. Si tratta di un at-
teggiamento decisamente fuori tempo:
gli studenti ‘smart’ vanno mandati all’i-
stituto tecnico, se vogliamo fare econo-
mia in un Paese come il nostro, che è la
seconda potenza industriale in Europa e,
per alcune specifiche macchine, addirit-
tura davanti alla Germania. Dobbiamo
creare i tecnici pronti al futuro della pro-
duzione 4.0. Quando i ragazzi possono
esporre, nel Curriculum, una reale espe-
rienza maturata sui controllori Siemens
e un voto, all’esame di stato, superiore a
75-80 centesimi, trovano le porte aperte
in tutte le eccellenze industriali che,
per mantenere le posizioni di mercato,
devono continuamente trovare risorse
umane giovani, preparate e innovative.
A.O.:
Ma passiamo a sentire la voce di chi
è ‘protagonista’ in tutto questo, uno stu-
dente!
Jacopo Demichelis:
La mia annata è
stata la prima a essere toccata dalla
legge sull’alternanza, così abbiamo
iniziato un percorso formativo che
prevede un minimo di 400 ore di espe-
rienza in azienda. I responsabili del
corso che frequento hanno deciso di
dividerle così: il primo anno, in terza,
trascorriamo in aziende del territorio
tre settimane, al termine della scuola.
Io sono stato in Gefit, un’azienda della
provincia che si occupa di costruire
macchine di assemblaggio automatico
spesso con prodotti Siemens. È stato
un anno di orientamento, per cono-
scerne i settori produttivi dell’azienda,
come lavora, cosa utilizza, il suo modo
di vedere le cose e per farmi un’idea
generale di quali siano i ruoli al suo in-
terno. Quest’anno, il quarto per me, ho
trascorso, sempre in Gefit, altre quattro
settimane. Potevo scegliere di cambiare
realtà, altri miei compagni l’hanno fatto,
invece io ho preferito rimanere. L’a-
zienda, da parte sua, è stata felice di ac-
cogliermi; ho anche ricevuto una lettera
di encomio alla fine della precedente
esperienza! Così, avendo già un’idea
generale del lavoro, ho potuto parte-
cipare ad alcuni progetti, usare delle
tecnologie che servono poi anche per
la didattica scolastica. Per esempio, ho
imparato l’utilizzo dei drive Siemens per
il posizionamento di servosistemi, che la
nostra scuola ha acquistato in passato,
per cui ora sono in grado di utilizzarli
a scuola. È alternanza ma anche didat-
tica. A settembre, con l’inizio del quinto
anno, ci sono le ultime tre settimane di
esperienza in azienda, necessarie per
completare le attività in corso.
A.O.:
Che bilancio fate di quest’espe-
rienza?
Gabriele:
Sono stati anni complessi dal
punto di vista lavorativo, ma talmente
positivi e stimolanti che l’istituto ha
deciso di avviare una ‘Scuola di Auto-
mazione e Robotica’ rivolta a tutti gli
studenti. Essendo l’era di Industria 4.0,
abbiamo ritenuto necessario spiegare
l’automazione a tutti, anche ai ragazzi
del liceo. Per i giovani studenti ha una
forte valenza orientativa ascoltare la
storia delle aziende che producono o
utilizzano automazione e comprendere
le tecnologie utilizzate nei processi pro-
duttivi. Questo primo anno abbiamo
raccolto 56 iscritti; i corsi si tengono al
pomeriggio, post-scuola, per comples-
sive 90 ore, di cui 20 svolte dalle aziende,
altre 20 di seminari specialistici, 10 ore
di job interview, 40 di formazione nella
programmazione di robot su una piatta-
forma web sviluppata da un importante
player di settore. Hanno partecipato
all’iniziativa nove imprese di eccellenza
del territorio, fra cui la stessa Siemens: le
aziende sanno che per produrre tecnici
validi, che possano soddisfare le loro
esigenze di ‘turn over’ continuo, devono
fare sinergia con le scuole, in modo da
formare i tecnici di cui hanno bisogno
in un raggio di 50 km, altrimenti poi è
difficile riportare sul territorio le risorse
umane motore dello sviluppo.
Demichelis:
Ho molto apprezzato lo
sforzo che l’azienda ha fatto, investendo
tempo e risorse per la mia formazione,
nonostante siano tempi difficili, di ve-
loce cambiamento. Ho avuto modo di
interfacciarmi con softwaristi che lavo-
rano tutti i giorni su certi programmi e li
conoscono da un punto di vista diverso
rispetto a quello di un professore, perché
ne fanno un utilizzo applicativo. Poi ho
trovato persone con una ‘storia’ simile alla
mia, che hanno frequentato la mia stessa
scuola: è stata un’occasione preziosa di
confronto. Ho visto di cosa ha bisogno
l’azienda, quali sono i problemi, come in-
dirizzare il mio percorso di studi: il corso
a scuola è incentrato sul software, ma in
azienda ho visto tutto il ciclo produttivo
a 360 gradi. Quindi credo che l’alternanza
sia fondamentale. La realtà aziendale è
totalmente diversa da quella della scuola,
vive di altre dinamiche e ritengo sia per
noi importante entrarci prima da studenti
che da dipendenti, per farci un’idea e ca-
pire cosa significhi lavorare in azienda, se
piace o se si preferirebbe fare altro e quale
ruolo si vorrebbe avere, perché ogni ruolo
ha pro e contro... Altra mia fortuna è stata
avere come tutor un ex studente del Volta
che, all’epoca in cui era studente, aveva
avviato un progetto su assi cartesiani che
ora ho l’opportunità di gestire con azio-
namenti di nuova generazione, sempre
di Siemens.
Menconi:
Investire sul mondo education
presenta secondo noi indubbi vantaggi:
alcuni ragazzi saranno nostri colleghi
o, magari, diventeranno nostri clienti,
o ancora tecnici di nostri clienti… Fare
cultura è il nostro fine e, grazie anche al
supporto di casa madre, continueremo
a portare avanti con entusiasmo i nostri
progetti, perché la ‘mentalità’ 4.0 nasce
a scuola...
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Istituto Tecnico Industriale
A. Volta di Alessandria
www.volta-alessandria.itSiemens SCE -
http://w5.siemens.com/italy/web/ad/prodottiesoluzioni/homesce/
pages/default.aspx
Siemens Italia -
www.siemens.it