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OTTOBRE 2017

AUTOMAZIONE OGGI 401

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bile; i sistemi produttivi collaborativi de-

vono presentare alti livelli di sicurezza,

in modo che uomo e macchina possano

lavorare in maniera ‘integrata’ senza pe-

ricolo; occorre una connessione al cloud

con sistemi certificati; l’efficienza deve

essere ‘totale’, quindi sia inerenti ai pro-

cessi, sia alla catena meccatronica nella

sua interezza”.

Punto poi nodale di Industry 4.0 sono

poi i servizi. Essi rappresentano quel

valore aggiunto fondamentale che oggi

un prodotto deve avere per essere dav-

vero competitivo sul mercato. “Un re-

cente studio mostra come a fronte di 1

euro investito in attività manifatturiere

‘classiche’, il valore totale sviluppato

in servizi sia di 2/2,5 volte maggiore, a

riprova dell’importanza dei servizi” ha

sottolineato Marco Vecchio, segretario

di Anie Automazione ed Energia. Fatto

100 il valore percentuale sul PIL della

voce ‘Manifattura’, secondo i dati Istat

2014 (Fonte Manufacturing Group, Poli-

tecnico di Milano -

www.este.it/images/

Presentazioni-Relatori/2016/Presenta-

zione_Marco_Taisch_PolitecnicoMilano_

FabbricaFuturo_Milano.pdf

), la parte dei

‘Servizi direttamente legati all’output

industriale’ varrebbe il 210/250 sul PIL.

“Investire nell’industria oggi, piuttosto

che in moda o turismo, ha senz’altro

senso, anche se ufficialmente il com-

parto contribuisce solo per il 15% al PIL

(Fonte The World Banck 2013), perché

occorre considerare anche l’enorme va-

lore generato dai servizi, dove peraltro

il numero delle aziende d’eccellenza

a rapida crescita si è decuplicato negli

ultimi anni” ha proseguito Vecchio. “Se

si guarda al numero delle start-up che

in 1 anno sono arrivate a valere più di

1 miliardo di dollari, siamo passati dalle

poche decine del 2011 alle centinaia del

2016, con una velocità che solo oggi,

con l’avvento della digitalizzazione, il

mercato poteva conoscere. L’innova-

zione in tutto questo è fondamentale e

oggi innovazione vuol dire digitalizza-

zione, digitalizzazione legata al mondo

del dato, della sua elaborazione. Viviamo

un incremento esponenziale dell’uso del

dato, di come i dati vengono ‘messi in-

sieme’ e analizzati per creare nuovi dati,

a valore aggiunto. Da qui l’importanza

di investire in competenze, a fronte

della mancanza di professionalità che le

aziende denunciano, tema molto impor-

tante per i giovani, che in Anie stiamo

affrontando offrendo corsi sotto come

‘Anie Digitale’” ha concluso Vecchio.

L’importanza di puntare

sul ‘talento’

In un’ottica di azienda che vuole mante-

nersi ai massimi livelli mondiali del set-

tore, dunque, la tecnologia, da sola, non

basta. Lenze lo sa da tempo e da sem-

pre punta sul talento, sugli uomini: “La

creatività, soprattutto quella tipica ita-

liana, può costituire in questo contesto

un ‘plus’ vincente e così la nostra filiale

è da sempre protagonista nel mondo

Lenze con i propri uomini in ogni inizia-

tiva formativa, oltre che produttiva” ha

commentato Vellante. “L’attenzione alle

persone rappresenta da sempre per noi

un tema centrale: avere soluzioni all’a-

vanguardia non basta se non si riesce

a trasmettere ai collaboratori la giusta

motivazione e competenza, in un clima

aziendale piacevole e professionale.

E competenza e motivazione si costru-

iscono nel tempo e non solo a parole,

ma investendo davvero nelle risorse

umane”. In linea con questo Lenze offre,

per esempio, ai collaboratori, a fianco

dei classici training tecnici e di mana-

gement, un programma di scambio

che dà loro la possibilità di trascorrere

un breve periodo di lavoro all’estero, a

scopo di arricchimento vicendevole fra

chi ospita e chi è ospitato. “Lenze Italia

ha accolto negli ultimi tre anni colleghi

di varie nazioni; da quest’esperienza

tutti hanno portato a casa un’immagine

del nostro Paese decisamente migliore

di quella tipica dell’immaginario collet-

tivo; uno dei nostri ospiti, grazie anche

a quanto imparato in Italia, è divenuto

in breve tempo amministratore dele-

gato di Lenze Polonia” ha sottolineato

Vellante. “La scuola LDP (Lenze Deve-

lopment Program), altro esempio, offre

un corso di due anni a giovani talenti di

varie nazionalità e Lenze Italia è riuscita

a inserire in ogni corso una sua risorsa,

su un totale di soli 12 posti”.

A conferma poi dell’attenzione azien-

dale per la formazione, Lenze Italia

vanta una collaborazione pluriennale

con l’Università di Pavia, grazie alla

quale individua ogni anno giovani lau-

reati particolarmente portati a lavorare

nel comparto Industry 4.0. Due di questi

sono stati selezionati per il Master Inter-

nazionale Lenze - Automation Camp su

una disponibilità di 8 posti: “Collabo-

riamo ormai da anni con Lenze, oggi più

che mai” ha ricordato Francesco Benzi,

docente presso il dipartimento di Inge-

gneria Industriale e dell’Informazione

dell’ateneo pavese. “La formazione è

sempre più importante oggi laddove le

competenze devono essere sì specifiche,

ma anche trasversali; occorre saper co-

niugare elettronica, meccanica, automa-

zione, comunicazione per sviluppare un

progetto completo.

E come le aziende non possono fare a

meno delle competenze che l’Univer-

sità sviluppa, così sono ormai lontani i

tempi in cui le Università erano i luoghi

della ricerca pura, fine a se stessa: oggi

sappiamo che il contatto fra mondo

dell’industria e mondo accademico è

fondamentale per entrambe le parti e

sinergico, come dimostra la nostra col-

laborazione con Lenze”.

Questa attenzione al ‘lato umano’, che

è ormai parte del DNA stesso di Lenze

Italia, non poteva non emergere in oc-

casione dei festeggiamenti per i 70 anni

di attività: “Abbiamo chiesto ai nostri

collaboratori come avrebbero preferito

festeggiare” ha raccontato Vellante:

“Una cena con tutti i familiari in un risto-

rante stellato? Assistere alla gara di For-

mula Uno e gemellarci con il Cavallino

Rampante? Una crociera? La proposta è

arrivata dai giovani ed è stata subito ap-

prezzata dai senior: devolvere la somma

che avremmo speso in queste iniziative

per aiutare dei giovani del territorio con

prospettive ‘meno rosee’ delle nostre.

Da qui la scelta di Comunità Nuova, l’as-

sociazione di Don Gino Rigoldi che dal

1973 a Milano si dedica all’ideazione e

progettazione di interventi sociali a fa-

vore dei più ‘deboli’”. Un atto di solida-

rietà che ben contraddistingue lo spirito

di chi fa parte di questa azienda.

Pronti a raggiungere nuovi

traguardi

Lenze possiede dunque tutti gli ‘ingre-

dienti’ per festeggiare i 70 anni e puntare

al raggiungimento di nuovi traguardi:

un ampio portafoglio prodotti, solidità

finanziaria, soluzioni innovative verso

settori industriali solidi e in crescita. A

partire da soluzioni pronte per Industry

4.0, mercato in cui ha fatto da pioniere,

perché da anni è ben posizionata nella