SETTEMBRE 2017
AUTOMAZIONE OGGI 400
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AO
PANORAMA
risorsa strategica per il futuro. Questo è
assodato. Costi energetici e competitività
delle imprese sono due variabili stretta-
mente collegate. Per cui è nell’interesse di
tutti far convergere competenze, ricerca,
e impegno civico e istituzionale. L’ordina-
mento giuridico già da tempo sta svilup-
pando e mettendo a punto un apparato
normativo su efficienza energetica, bio-
edilizia ecc., ma molti ancora sono i passi
da compiere. In realtà i tanti imprenditori
cosiddetti green lamentano ancora una
latitanza delle istituzioni che non provve-
dono al sistema con adeguate politiche di
sgravi e agevolazione per favorire le im-
prese nelle loro attività di investimento in
un’ottica sostenibile. A dirlo è il 48% delle
aziende prese in esame dall’Istat. E ancora,
il 35% degli imprenditori afferma che di-
pendenti e lavoratori sono poco attenti e
collaborativi, mentre il 22% sostiene che
i beni certificati e riciclati sono molto co-
stosi. Sarebbe invece fondamentale che
tutti collaborassero e mettessero in atto
comportamenti sostenibili per il bene
comune. Quando si ragiona in termini di
altro da sé, dovremmo pensare che ogni
singola persona, ogni singola azione, a
partire dal proprio privato, dalla propria
casa, dai propri figli, ha effetti precisi
anche sulla vita delle generazioni future.
Una delle regioni più attive e sensibili
in questo settore è il Veneto, dove ben
l’80% delle imprese è green e il 60% delle
aziende mira a ridurre il proprio impatto
ambientale fin dalla fase di progettazione.
Sono alcuni dei dati emersi dalla ricerca
‘Quanto green sei?’, presentata lo scorso
21 aprile da Gianesin Canepari & Partners,
società internazionale di consulenza e for-
mazione per le piccole e medie imprese.
L’indagine è stata condotta su un cam-
pione di cinquanta aziende del Veneto
attraverso una serie di interviste rivolte ai
responsabili aziendali delle politiche am-
bientali. L’attenzione alla sostenibilità non
è solo una questione for-
male o di fac-
ciata, il 73%
delle imprese
ha ottimizzato i
propri processi produttivi e migliorato la
riduzione e il trattamento dei rifiuti. Il 60%
degli intervistati ha dichiarato che le ri-
spettive società sono sensibili ai problemi
ambientali fin dalla fase di progettazione
e sviluppo dei prodotti. Che tutelare l’am-
biente sia, oltre che giusto e necessario,
economicamente vantaggioso è ormai
evidente per la maggior parte delle im-
prese, consapevoli che una politica eco-
sostenibile comporti una riduzione di
sprechi e costi e può aumentare il pre-
stigio e la credibilità dell’impresa sia agli
occhi dei consumatori sia degli investitori
italiani e stranieri in un’ottica di responsa-
bilità sociale.
Atteggiamenti
e comportamenti virtuosi
Ma, scendendo nei particolari di atteg-
giamenti e comportamenti virtuosi, si
deve parlare di efficientamento dei mac-
chinari, di utilizzo di energia pulita, e poi
di raccolta differenziata e persino di un
uso meno smodato dei condizionatori
all’interno dei luoghi di lavoro. Questi e
altri sono comportamenti green che la
maggior parte degli imprenditori italiani
virtuosi sta mettendo in atto per essere
più sostenibili sul posto di lavoro. Molte
aziende infatti hanno dichiarato di aver
già introdotto in ufficio e nei loro reparti
produttivi comportamenti e politiche di
natura sostenibile. Molte altre, di avere
intenzione di farlo. Il 44% degli intervi-
stati afferma di voler investire nel rinno-
vamento, e quindi nell’efficientamento
dei macchinari utili all’attività di impresa;
il 37% ha intenzione di installare pannelli
solari per la produzione di energia; il 51%
sostiene di volersi attivare nella raccolta
differenziata in ufficio; il 45% di voler pre-
stare attenzione all’uso di condizionatori
e termosifoni; il 34% sceglie fornitori cer-
tificati che considerano la sostenibilità un
elemento importante del loro business.
Sempre secondo una ricerca Istat sono le
donne a rappresentare gli imprenditori
più virtuosi: sono l’80%, infatti, i manager
in gonna che sostengono di essere più
green, soprattutto nel centro Nord, con-
tro il 64% dei colleghi maschi. Per quanto
riguarda l’età, invece, l’85% ha meno di 45
anni, mentre il 59% ha un’età compresa
tra i 46 e i 70 anni. La regione italiana più
attiva in questo senso, oltre al Veneto, è
la Lombardia. Milano tira le fila seguita da
Torino, Bologna, Roma e Napoli. Il 2017,
comunque, si può definire per molte ra-
gioni l’anno della svolta green. Per tutti.
Tutti questi dati, tutte queste ricerche, il
fervore che agita ricercatori, istituzioni e
gente comune non fanno altro che con-
fermare una maggiore coscienza generale
verso i temi legati alla sostenibilità e alla
responsabilità sociale ed ecologica: è solo
attraverso un cambiamento radicale nelle
azioni e nella cultura dei singoli che si po-
tranno raggiungere obiettivi importanti
per tutto il pianeta. Questa sembra essere
ormai una consapevolezza acquisita e da
tramandare.
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