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SETTEMBRE 2017

AUTOMAZIONE OGGI 400

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i sono delle domande a

cui le generazioni, nel

corso della propria storia,

sentono di dover necessa-

riamente rispondere per

conquistare nuove frontiere, superare un

pochino di più il limite, spostando così l’a-

sticella sempre più in alto. Ma è pur vero

che molto spesso, e più saggiamente, il

futuro debba convivere con il passato, il

progresso con la conservazione delle tra-

dizioni, e le nuove consapevolezze con la

ragionevolezza e il buon senso. Progresso

scientifico vuol dire un’infinità di cose e

di ambiti, soprattutto oggi. Ma una larga

parte di questo, negli ultimi decenni, ri-

guarda certamente la sostenibilità, l’ef-

ficienza energetica e i cicli virtuosi delle

energie rinnovabili. E anche se il cambia-

mento radicale è ancora lontano, la ricerca

ci spinge, con concretezza e risultati tan-

gibili, a pensare che la produzione ‘green

energy’ sia in un futuro molto prossimo

più che una certezza. Anzi per moltissimi

aspetti, lo è già adesso.

La Green Energy ha due componenti

chiave: l’energia rinnovabile e l’efficienza

energetica. Perché Green Energy signi-

fica utilizzare fonti che per loro natura

non sono ‘esauribili’ sulla scala dei tempi

umani, come l’energia idroelettrica, l’e-

nergia solare, l’energia eolica, l’energia

del moto ondoso, l’energia geotermica

e quella mareomotrice. Lasciandosi alle

spalle in questo modo il problema dell’im-

patto ambientale che ha caratterizzato

quasi tutto il novecento: in primis la ridu-

zione delle emissioni di sostanze nocive

causate dall’utilizzo di combustibili fossili

di origine organica, come per esempio il

petrolio, il gas, il carbone, e poi la ridu-

zione degli inquinanti dell’atmosfera e

dell’idrosfera a causa delle sostanze ille-

galmente riversate nella falde acquifere,

nei fiumi, nei mari e nei laghi.

Le domande aperte sono ancora molte. E

il risanamento ambientale è un processo

lungo e laborioso. I grandi impianti cen-

tralizzati potranno mai essere soppian-

tati? La produzione ‘green’ su larga scala

sarà sufficiente al fabbisogno di tanta po-

polazione?

Almeno per ora, le modalità di produ-

zione della Green Energy prevedono un

approccio su scale più piccole, con reti

di produzione distribuite e basate sulla

micro-generazione e co-generazione. Ma

bisognerà valutare con molta attenzione

l’offerta di produzione rispetto al grande

fabbisogno energetico. Da decenni fer-

vono le ricerche e le tavole rotonde tra

esperti e politici di tutto il mondo.

Quanto siamo green?

Si stima che nel 2018 un quarto della pro-

duzione globale di energia elettrica sarà

green. Un mondo che, nonostante la crisi,

marcia sempre più a energia rinnovabile.

È quello che emerge dai dati dell’Interna-

tional Energy Agency. L’Agenzia, nel suo

Renewable Energy Medium Term Market

Report 2013, stimava che al 2018 l’energia

prodotta da fonti rinnovabili avrebbe co-

perto, a livello mondiale, un quarto della

produzione di elettricità e un decimo del

fabbisogno di calore (nel 2011 le rispet-

tive percentuali erano del 20% e dell’8%).

Anche i biocarburanti si ritagliano uno

spazio in questo panorama: per quella

data, potrebbero infatti arrivare a soddi-

sfare il 3,9% della domanda globale di pe-

trolio per il trasporto su strada. Già ora con

l’energia elettrica prodotta da fonti rinno-

vabili si coprono e si superano i consumi

dell’intera Cina, mentre la produzione di

calore cresce a un ritmo più lento. Tra il

2012 e il 2018 la generazione di energia

Lucilla La Puma

C

Maggiore coscienza generale verso i temi legati alla sostenibilità

e alla responsabilità sociale ed ecologica: è solo attraverso

un cambiamento radicale nelle azioni e nella cultura che si potranno

raggiungere obiettivi importanti per il pianeta

Foto tratta da www.pixabay.com

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