Table of Contents Table of Contents
Previous Page  37 / 152 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 37 / 152 Next Page
Page Background

SETTEMBRE 2017

AUTOMAZIONE OGGI 400

elettrica da fonti rinnovabili è cresciuta e

continuerà a crescere a un ritmomaggiore

che nei 6 anni precedenti.

Tra queste, la parte del leone la fa l’e-

nergia idroelettrica, visto che l’energia

ha bisogno dell’acqua e anche l’acqua

avrà sempre più bisogno di energia. Ma

anche le altre fonti stanno crescendo ra-

pidamente, tanto che al 2018, l’8% della

domanda energetica globale verrà soddi-

sfatta da rinnovabili diverse dall’idroelet-

trico, come il solare, l’eolico, le bioenergie

e la geotermia. Insomma, si deduce, e

a ragione veduta, che la crescita delle

fonti rinnovabili non accennerà ad arre-

starsi, anche grazie al contributo che sta

arrivando e arriverà sempre più forte dai

Paesi non Ocse (Organizzazione per la

Cooperazione e lo Sviluppo Economico).

Siamo dunque vicini a una svolta defini-

tiva verso le Green Energy.

La società di ricerca canadese Corporate

Knights ha stilato per il tredicesimo anno

consecutivo l’elenco delle aziende più

green del pianeta. Lo studio prende in

esame circa 4.000 società con un valore

di mercato di almeno 2 miliardi di dol-

lari sulla base di 14 indicatori di perfor-

mance, tra cui la gestione delle risorse,

del personale e della finanza, nonché le

prestazioni dei fornitori. Nella classifica

generale il Paese con più aziende green

sono gli Usa, con 19 società, seguiti dalla

Francia con 12, dalla Gran Bretagna con

11, il Canada e la Germania con 6, la Ger-

mania e l’Olanda con 5. L’Italia conta solo

3 gruppi nella lista: Banca Intesa, Assicu-

razioni Generali ed ENI, che si piazzano

rispettivamente alla 20a, alla 56a e alla

62a posizione. Al primo posto della clas-

sifica troviamo Siemens. Secondo la ri-

cerca, Siemens è stata la società ‘con la

più alta efficienza energetica nel suo set-

tore, producendo più reddito per kilowatt

utilizzato rispetto a qualsiasi altra società

industriale’. Inoltre, la multinazionale ec-

celle perché ‘una parte crescente della

sua attività è dedicata alla creazione di in-

frastrutture ecocompatibili, con prodotti

come i sistemi di riscaldamento e condi-

zionamento verdi’.

Gli investimenti e lo sviluppo delle rin-

novabili stanno accelerando soprattutto

nei mercati emergenti, principalmente

guidati dalla crescita della domanda,

dall’urgenza di diversificare le fonti di

produzione e dalla preoccupazione per

l’inquinamento locale. Basti pensare che

nei Paesi in via di sviluppo, è prevista per il

2035 una crescita della domanda di ener-

gia del 60%. La Cina da sola rappresenta il

40% circa della crescita globale prevista. E

oltre al forte sviluppo di Paesi come il Bra-

sile, il Sud Africa e l’India, anche nel Medio

Oriente, per la prima volta, si registrano

sviluppi significativi. Sul lungo termine

saranno comunque decisive le politiche

di sostegno attivate. Infatti, mentre la pro-

duzione da impianti idroelettrici e la geo-

termia sono già competitive rispetto alle

fonti fossili, le altre fonti rinnovabili hanno

costi, nella maggior parte dei casi, ancora

troppo superiori. In Europa invece l’obiet-

tivo è raggiungere il 30% per il 2030. Il tar-

get fissato al 2030 infatti prevede che un

30% dell’energia consumata dovrà pro-

venire da fonti rinnovabili. Il traguardo è

stato fissato dal Parlamento Europeo con

una risoluzione non vincolante, ma che

delinea comunque una chiara indicazione

di lavoro agli Stati membri dell’UE. Si tratta

comunque di un target vincolante per l’U-

nione Europa complessivamente intesa,

ma che non prevede obblighi per i singoli

Stati, diversificati in base alla situazione di

ciascuno.

Terzo posto per l’Italia

L’Italia è al terzo posto in Europa per

produzione rinnovabile. L’80% del fabbi-

sogno energetico è però ancora coperto

dalle importazioni e gli incentivi hanno

determinato anche degli squilibri. La

Strategia Energetica Nazionale dovrà ri-

definire gli obiettivi da raggiungere. Ep-

pure l’obiettivo è alto e ambizioso. Entro

il 2020 si conta di arrivare a coprire circa il

20% dei consumi finali lordi con fonti rin-

novabili, superando gli obiettivi definiti

dall’Unione Europea, e ridurre al 67% la

dipendenza energetica dall’estero.

Il nostro Paese naturalmente ha fatto e

fa passi da gigante in questa direzione.

L’economia sostenibile è in forte crescita

esponenziale, e pur se inmanieramolto di-

sorganica, a macchia di leopardo, e ancora

poco decisiva, la tendenza sembra essere

evidente. Secondo i dati diffusi dall’Istat la

Green Economy italiana vale oltre 102 mi-

liardi di euro, pari al 10,3% dell’economia

nazionale. Nel 2015, secondo il rapporto

GreenItaly 2015, 120 mila imprese hanno

investito per ridurre il proprio impatto am-

bientale, il 36% in più rispetto al 2014, e

sono state effettuate quasi 75 mila assun-

zioni relative al green job. L’energia è una