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dai cantieri navali e dalle

loro gru. Ciascuna cabina è

collegata a due cavi portanti

di diametro pari a 50 mm,

in grado di sopportare un

carico di 88 tonnellate.

L’effetto contrappeso, che

si osserva generalmente

sulle linee installate in mon-

tagna, è evitato poiché le

cabine si muovono simul-

taneamente per gran parte

del percorso.

Bassi consumi

energetici

Una delle sfide poste dalla

metropoli di Brest riguar-

dava la realizzazione di una

soluzione energeticamente

efficiente. L’idea era quindi

di recuperare in rete l’e-

nergia di frenatura, ma le

aziende di fornitura elettrica

non avevano ancora svilup-

pato un sistema di compensi economici per l’energia immessa in

rete per applicazioni di questa tipologia. La soluzione adottata è

stata quindi quella di immagazzinare l’energia in batterie di su-

percondensatori, quando le cabine si trovano in fase di discesa,

allo scopo di riutilizzarla per la successiva salita.

Il progetto per il sistema cabine è stato assegnato a Bartholet

France, mentre il trasporto via cavo a Seirel Automatismes, so-

cietà esperta in apparecchiature elettriche e sistemi di automa-

zione di sicurezza. “Abbiamo contattato diversi fornitori, ma solo

Leroy-Somer possedeva l’esperienza necessaria per sviluppare

questo tipo di applicazione, garantendo inoltre la forni-

tura di tutti i componenti elettromeccanici”

spiega Thomas Savin, responsa-

bile di progetto presso Seirel

Automatismes.

Un sistema

ingegnoso

Il cuore del sistema,

ossia l’azionamento per i

cavi di trazione, è gestito

da due motori asincroni

di ultima generazione

IMfinity LC 315 di Leroy

Somer (300 kW, 1.500 rpm,

460 V) con raffreddamento

ad acqua, configurati in un

sistema master-slave in al-

bero elettrico. Questa instal-

lazione fornisce l’opzione

aggiuntiva della doppia ri-

dondanza, dato che un solo

motore è sufficiente per ef-

fettuare le operazioni in mo-

dalità a prestazioni ridotte

(a bassa velocità). I motori

sono controllati da due in-

verter Powerdrive MD2S di

Leroy-Somer, alimentati a

loro volta da raddrizzatori

con front end attivo Po-

werdrive MD2R connessi

alla rete elettrica. Un con-

vertitore DC, anch’esso di

Leroy-Somer, consente la

gestione delle funzioni re-

lative ai supercondensatori

M65V385F sviluppati da

Blue Solutions (Gruppo Bol-

loré). Questi ultimi sono stati

specificamente progettati

per rispondere alle esigenze

delle applicazioni industriali,

che richiedono elevati livelli di potenza. Rispettando le specifiche

funzionali più stringenti, essi si caricano e si scaricano in pochi se-

condi e assicurano una durata operativa di diverse centinaia di mi-

gliaia di cicli. “Questo risultato non sarebbe stato possibile senza

l’esperienza di Leroy-Somer nell’ingegneria di progetto” afferma

Guillaume Bourgoint, responsabile applicativo strategic marketing

di Leroy-Somer. “Potendo contare su una vasta gamma di motori

e di azionamenti a velocità variabile, basati su diverse tecnologie,

siamo in grado di offrire ai clienti soluzioni personalizzate. In que-

sto modo, la combinazione del motore LC IMfinity, caratterizzato

da un funzionamento silenzioso, con l’inverter Powerdrive MD2,

completamente configurabile secondo le esigenze del cliente, ci è

sembrata la soluzione ovvia, date le specifiche e i vincoli dell’appli-

cazione”. Aggiunge quindi Savin: “Abbiamo apprezzato il fatto che

Leroy-Somer abbia condiviso le proprie competenze e ci abbia sup-

portato durante la fase di progettazione con il suo approccio basato

su soluzioni e la sua esperienza. In più, avere un unico interlocutore

responsabile di tutti i componenti di automazione era la garanzia

perfetta per noi in un progetto rivoluzionario come questo. Vole-

vamo nello specifico un singolo fornitore per i motori e per i loro

azionamenti; la configurazione di Powerdrive MD2 di Leroy-Somer

si è rivelata la soluzione vincente”.

Nel caso di perdita dell’alimentazione di rete, una modalità di

emergenza che si avvale di un generatore elettrico con un alter-

natore a bassa tensione LSA 44.3, anch’esso prodotto da Leroy-

Somer, consente di riportare le cabine alle stazioni. La sicurezza è

stata analizzata fino all’ultimo dettaglio, per qualsiasi evenienza.

“È la prima volta che un impianto a fune include una soluzione di

recupero energetico a batterie. Questo risultato è un riflesso di-

retto della nostra società, che è in grado di confrontarsi con pro-

getti ingegneristici complessi, che saranno senza dubbio fonte di

ispirazione per altri progetti in tutto il mondo” commenta Nicolas

Chapuis, direttore generale di Bartholet France.

SETTEMBRE 2017

AUTOMAZIONE OGGI 400

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Le due cabine della funivia si incrociano verticalmente anziché

affiancarsi come nelle soluzioni tradizionali

La serie LC, disponibile per potenze da 150 kW

a 1,5 MW, è ideale per tutti i casi in cui

il motore si trovi vicino agli operatori

o agli utenti dell’applicazione