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GIUGNO-LUGLIO 2017

AUTOMAZIONE OGGI 399

60

AO

ATTUALITÀ

feo ha un costo, ma Omron in questo

progetto ci crede, e molto. Siamo una

nazione che ha una forte caratterizza-

zione manifatturiera, e il manifatturiero

vive di specializzazioni. E l’Italia in questo

è carente. Gli studenti presenti qui oggi

hanno la fortuna di essere stati indirizzati

verso una specializzazione di cui il mer-

cato è bisognoso. La globalizzazione sta

richiedendo alle aziende che producono

manifatture, macchine automatiche

per essere sempre più competitive. Ma

la competitività delle nostre aziende la

fanno gli uomini che lavorano all’interno

di queste aziende, la fanno le capacità,

le intelligenze, le volontà di migliorare e

le sfide degli uomini che sono presenti

nelle aziende stesse. Buona parte di que-

ste sfide tecnologiche saranno affidate a

voi che sarete i ‘tecnici’ di domani. Una

grandissima responsabilità. E ancora più

grande è la responsabilità dei docenti che

devono formare queste specializzazioni.

C’è bisogno quindi di grande supporto

sia da parte delle Pubblica Istruzione,

sia da parte delle aziende. Tutti quindi

devono fare la loro parte ma mai senza

passione e curiosità: valori che ci servono

per migliorare. Solo la settimana scorsa il

nostro Presidente giapponese ci ha tra-

smesso i quattro valori a cui dobbiamo

tendere. Al primo posto ha messo pro-

prio la passione; poi la collaborazione,

perché chi lavora da solo fa fatica, ha

dei limiti, la squadra invece moltiplica le

forze; la comunicazione, la grande bar-

riera dello sviluppo di una società è pro-

prio il livello di comunicazione, se non

comunico bene non riesco a sviluppare

la mia società, non riesco a renderla vin-

cente; il ‘fare’, eseguire, bisogna pensare

i progetti ma poi è necessario realizzarli;

e in ultimo divertirsi. Se riusciamo nella

nostra attività professionale a coniugare

tutte queste cose divertendoci, riusciamo

a raggiungere quello che chiamo il ‘mira-

colo’, perché riusciremo sicuramente a

raggiungere i nostri traguardi”. Di tutto

questo è convinta anche Rosa De Pa-

squale del Dipartimento per il sistema

educativo di istruzione e formazione:

“Quando si è in squadra si è l’uno per l’al-

tro. Lo avete visto con i vostri progetti che

hanno unito studenti e docenti. I docenti

sono i motori all’interno della scuola al

servizio dei ragazzi e questi ultimi ringra-

ziano con la loro generosità, la loro forza,

il loro lavoro. Non si tratta di un ‘do ut des’

ma di un atto di gratuità. Perché è que-

sto dare senza chiedere niente in cambio

che porta speranza, e la dimostrazione

di questa speranza sono proprio que-

sti progetti, questo inventare ‘cose’ che

molte volte anche le migliori aziende

non hanno. L’uomo ha sempre voluto,

pensato e sperato di poter costruire qual-

cosa di meglio ma deve comprende che

la scuola lo può aiutare a far emergere

le sue caratteristiche migliori. Comuni-

care deriva dal latino ‘cum munis’, che

significava mettere in comune, condi-

videre un compito, che vuol anche dire

costruire insieme, avere la consapevo-

lezza e l’esperienza. Noi condividiamo

un compito, quello di avere insieme

un futuro migliore”.

E infine i complimenti

“Complimenti quindi a Omron” come

sottolinea Carmela Palumbo, Direzione

generale per gli ordinamenti scolastici

e la valutazione del sistema nazionale di

istruzione “per questi 10 anni di progetti

formativi ed educativi per le scuole. Un’a-

zienda antesignana rispetto a tutte le

tematiche di cui adesso si parla in modo

‘naturale’ nelle scuole. Solo ieri abbiamo

avuto proprio qui al Miur la ‘Conferenza

nazionale ‘ITS Day – Competenze per

l’Italia 4.0’ una conferenza nella quale si

parlava di Industria 4.0 e ritrovo molti

degli argomenti trattati, ritrovo l’orizzon-

talità, la comunicazione, la creatività, la

passione, l’empatia, l’approccio al lavoro

che è anche educazione alla cultura del

lavoro e che ritroviamo in questi progetti.

Negli ultimi anni abbiamo fatto un passo

avanti, abbiamo progredito cultural-

mente nelle nostre scuole grazie anche ad

aziende come Omron che hanno profuso

costanza e impegno educativo. Il fatto che

un’azienda, una grande azienda inserisca

organicamente nei suoi programmi di la-

voro e nelle sue attività i progetti forma-

tivi è una cosa positiva e se fosse diffusa e

replicata il mondo del lavoro vedrebbe la

scuola come interlocutore naturale e si ve-

drebbero espandere i progetti di ‘qualità’

di alternanza scuola-lavoro. Partner come

Omron sono quindi preziosi perché ci per-

mettono di veicolare non solo capacità

tecniche e innovazionema ci permettono

di introdurre i ragazzi a una mentalità, a

un approccio al mondo del lavoro che è

vincente e che permette effettivamente

alle aziende di progredire, di abbracciare

innovazioni, di premiare il merito”.

Omron Electronics -

www.industrial.omron.it

Video

disponibile

su

http://

automazione-plus.it/video/giornata-

finale-del-x-trofeo-smart-project-di-

omron/

Il vincitore della decima edizione dello Smart Project Omron

Matteo Cosentino dell’IIS Benedetto Castelli ha conquistato il primo posto della competizione organizzata annualmente da Omron per gli studenti del 4° e 5° anno

di Itis e Ipsia. Alle spalle di Cosentino, che ha raggiunto il miglior punteggio nel test di automazione, si sono piazzati Pietro Gori dell’Itts Fedi Fermi (già vincitore

dell’edizione 2016) e Daniele Zerbini dell’IIS Marzoli. Zerbini ha anche stabilito un nuovo record: quello del minor tempo di svolgimento della prova, conclu-

dendo il test in soli 16 minuti. Gli undici progetti presentati erano, come ormai consuetudine, ripartiti nelle due categorie: ‘Esperti’ e ‘Promesse’. Nella categoria

‘Promesse’, riservata a chi partecipa per le prime due volte al torneo, si è aggiudicato il primo posto il prof. Rocco Potenza dell’IIS G. Marzoli di Palazzolo sull’Oglio

(BS) con il progetto ‘Pongo Factory - Play Doh’ seguito al secondo posto dal prof. Roberto Biasci dell’Itis G. Galilei di Massa (corso serale) con il progetto ‘Autom-

azione filtropressa e depurazione acque’. Nella categoria ‘Esperti’ ha primeggiato il prof. Michele Centonze dell’IIS Pentasuglia di Matera con il progetto ‘Impianto

per la molitura delle olive’, mentre al secondo posto si è piazzato il prof. Andrea Minghi dell’Itis G. Galilei (serale) di Carrara con il progetto ‘Vivaio automatico a

crescita miracolosa’. Sono stati Ilario Bacci e Stefano Vignoli dell’Itis Galilei Serale a conquistare il Premio Comunicazione, intitolato al compianto professor Giorgio

Barilari. Si tratta di un riconoscimento che i giornalisti presenti assegnano alla coppia di studenti che ha dimostrato le migliori capacità espositive. Per la categoria

scuole, i premi sono andati all’IIS C. Marzoli, primo classificato, seguito dall’ IIS Fermo Corni e, al terzo posto, dall’ IIS G.B. Pentasuglia.