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L’innovazione nasce

dalla contaminazione

“Le tecnologie IoT non sono più di

interesse solo per le aziende utente

‘early adopter’, come nel 2002 quando

abbiamo iniziato M2M Forum, ma ri-

guardano ormai tantissime realtà che

sentono la necessità di trasformare

digitalmente il proprio business fisico.

Intere aree applicative, come mobi-

lity, manufacturing, health, home, city,

energy, possono diventare ‘smart’,

evolvendo digitalmente, attraverso un

ampio e mirato utilizzo delle tecnolo-

gie IoT. Per questo abbiamo parlato di

‘Digital Transformation of Things’ come

ambito specifico nel vasto modo della

trasformazione digitale” aggiunge Ferri.

Occorre infatti passare da una ‘econo-

mia degli atomi’ a una ‘economia dei

bit’, realizzando servizi e modelli di

business in grado di innescare un pro-

cesso virtuoso di moltiplicazione dello

sviluppo e quindi dell’occupazione,

sulla base di infrastrutture di servizio

che siano accessibili e utilizzabili da

tutti grazie anche all’impiego di stan-

dard e piattaforme condivise. Si pensi

alle numerose app tramite le quali di-

versi operatori offrono funzionalità

specifiche per il mondo della foto-

grafia, oppure ai servizi di co-sharing

nate nel campo della mobilità. Una di

queste piattaforme ‘abilitanti’, presen-

tata durante il convegno mattutino da

EIT Digital Italy, si chiama Redborder

(

www.redborder.com

) ed è una solu-

zione open source, sicura per l’analisi

del traffico che consente di gestire una

serie di sonde in modo integrato, uni-

ficando dati provenienti da differenti

sorgenti per la creazione immediata

di dashboard e report anche persona-

lizzati. Sul fronte applicativo, invece,

Rfid Global ha presentato alcune novità

relativamente alle architetture sia Rfid/

NFC sia Bluetooth Low Energy (BLE): dai

tag/transponder Rfid ai reader, mobile

device e periferiche in banda HF ed

UHF, dai TAG/beacon con relativi acces-

sori ai reader/gateway e device BLE, fissi

e mobili, appositamente progettati per

configurare le architetture ideali, sulla

base di criteri prestazionali (feature

tecniche) ed economici (costi). L’utilizzo

tipico è nel campo dell’identificazione,

tracciabilità e micro-localizzazione di

persone e cose. In particolare, unendo

la tecnologia wireless BLE, espressa

dalla Business Unit BluEpyc, con un

approccio non-tradizionale e associan-

dovi tecniche aperte all’interoperabilità

dell’IoT apre la via ad applicazioni in di-

versi scenari, tra cui Industry 4.0, sanità,

smart building e parking.

In quest’ottica di integrazione, ibrida-

zione e contaminazione fra diversi am-

bienti e tecnologie, IOThings Milan ha

rappresentato un’occasione unica di

scambio e confronto, con la possibilità

per i visitatori di incontrare società di ser-

vizi, nonché sfruttare servizi di scouting e

recruiting di start-up e start-upper specia-

lizzati in soluzioni e servizi IoT, da segna-

lare a grandi aziende e PMI interessate a

sviluppare innovazione attraverso pro-

grammi di open innovation. “Quest’anno

abbiamo individuato un filo conduttore

che lega gli operatori dell’ecosistema IoT,

comprese start-up e investitori: l’open

innovation. Sempre più grandi aziende e

PMI del made in Italy stanno utilizzando

questo strumento per portare innova-

zione nel business utilizzando soluzioni

IoT” conclude Ferri.

Innovability -

www.innovability.eu

IOThings Milan -

www.iothingsmilan.com

Gianluigi Ferri, CEO di Innovability

e ideatore di M2M Forum

L’area espositiva ha consentito

ai visitatori di incontrare diversi

fornitori di servizi innovativi

per lo sviluppo di applicazioni IoT

Video disponibile al link:

http://

automazione-plus.it/video/iothings-

milan-2017-m2m-forum/

GIUGNO-LUGLIO 2017

AUTOMAZIONE OGGI 399

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