che utilizzeranno per acquistare tecnolo-
gie per i laboratori scolastici”. “Questo no-
stro progetto parte dalla consapevolezza
che effettuando e facendo business sul
territorio italiano abbiamo bisogno di do-
nare qualcosa al Paese. Lo facciamo attra-
verso la formazione gratuita dei docenti
perché reputiamo che in questo periodo,
in cui si sta sviluppando l’Industria 4.0 e
il Piano Calenda, sia importante mettere
le scuole nella condizione di poter im-
parare e conoscere tecnologie che quo-
tidianamente l’industria manifatturiera e
costruttiva italiana implementa e utilizza
nelle proprie linee produttive” continua
Di Benedetto.
Alternanza scuola-lavoro
Elevato l’apprezzamento per il Trofeo
da parte della Direzione Generale per gli
ordinamenti scolastici e la valutazione
del sistema nazionale di istruzione, nella
persona di Edvige Mastantuono, che ha
avuto mesi di massima attenzione, con-
fronto e disponibilità verso Omron. Lo
stesso vale per Fabrizio Proietti in rappre-
sentanza della Direzione Generale per gli
Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia
Scolastica, che ha sottolineato l’impor-
tanza dell’alternanza scuola-lavoro: “Se
da una parte c’è la scuola, dall’altra parte
ci devono essere le imprese, gli esponenti
del mondo del lavoro che devono essere
disposti a far fare questa esperienza ai ra-
gazzi. Omron ha dimostrato la sensibilità
e la responsabilità sociale di far fare tale
esperienza anche attraverso una com-
petizione come questa. Un’alternanza di
‘qualità’. Vogliamo e dobbiamo innalzare
il livello di qualità dell’alternanza scuola-
lavoro. Se l’azienda
capisce l’importanza
di queste esperienze
e le scuole rispon-
dono in modo con-
sapevole, allora si
comprende a pieno
il discorso dell’alter-
nanza di qualità, si
comprende anche
come le tecnologie si
possano diffondere
adeguatamente. Sì,
perché questi ra-
gazzi domani si di-
plomeranno e grazie
all’alternanza scuola-
lavoro saranno già in
grado di operare con le tecnologiemesse
a disposizione dalle aziende e quindi
le diffonderanno. Le aziende, dal canto
loro, avendo già conosciuto i ragazzi du-
rante l’alternanza potranno invece più
facilmente trovare personale da assu-
mere”. Un perfetto completamento del
quadro alternanza scuola-lavoro quindi,
dove i ragazzi già in età scolare entrano
nel mondo del lavoro e le aziende invece
possono plasmare il personale da assu-
mere in futuro. Risponde Di Benedetto:
“La presenza del marchio Omron sul ter-
ritorio nazionale e internazionale è ben
radicata. Fatturiamo 7 miliardi di euro,
abbiamo 40.000 dipendenti nel mondo e
grazie a questo mettiamo a disposizione
il nostro sito per acquisire curriculum e
candidature di studenti in ambito territo-
riale. Un altro aspetto fondamentale che
conferma la bontà del nostro progetto
è che avendo clienti di tutto il territorio
nazionale, mettiamo a disposizione i cur-
riculum dei ragazzi ai nostri clienti, vale a
dire industriemanifatturiere, primari mar-
chi, costruttori di macchine di tecnologie,
system integrator, costruttori di quadri...
Da parte nostra c’è il massimo impegno
per facilitare il compito dei ragazzi sia nel
momento stesso in cui sceglieranno di
intraprendere la carriera professionale,
sia nel seguirli nel momento stesso in
cui decideranno di affrontare gli Isti-
tuti Tecnici Superiori di meccatronica
o eventualmente la grande ambizione
dell’Università”.
Il dietro le quinte
Certo, per fare tutto questo, c’è un lavoro
ben architettato e collaudato dietro le
quinte da parte di Omron, un lavoro che
dura da 10 anni ed è sempre in continua
evoluzione. “In questi anni ho apprezzato
il percorso di cambiamento, l’evoluzione,
e non è facile in un ente pubblico apprez-
zare questo miglioramento, l’attenzione
rispetto alle esigenze delle aziende, dei
ragazzi, dei docenti” sottolinea Massimo
Porta, country general manager Omron
Italia. “Si può fare molto di più ma è ap-
prezzabile tutto questo miglioramento.
Si potrebbero ad esempio coinvolgere
le società private all’interno degli istituti
scolastici. Certo non è semplice. Omron
ha impiegato 10 anni per sviluppare
questo progetto. Altre aziende hanno
abbandonato solo perché non ne hanno
visto un ritorno economico. Certo il Tro-
GIUGNO-LUGLIO 2017
AUTOMAZIONE OGGI 399
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Un momento della premiazione del primo classificato
tra gli Istituti, IIS G. Marzoli di Palazzolo sull’Oglio (BS)
con il progetto ‘Pongo Factory - Play Doh’.
Tengono l’assegno il professore Rocco Potenza
e gli studenti Alex Borgogni e Daniele Zerbini
Secondo e terzo
classificato
tra le scuole
e i premi
speciali