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MAGGIO 2017

AUTOMAZIONE OGGI 398

44

AO

PANORAMA

gitalizzazione di processi convergono

nell’abilitare questo metodo produttivo:

collaborative manufacturing, virtual ma-

nufacturing, Internet of Things (IoT) e In-

dustry 4.0. Perché tutto ciò sia possibile, è

fondamentale che vi sia una totale inter-

grazione di tutti i livelli dell’azienda e una

loro apertura verso l’esterno. Inoltre, per

abilitare Industry 4.0 e per garantire una

panoramica trasparente sui processi è

fondamentale disporre di soluzioni di co-

municazione a banda larga che permet-

tano la condivisione di grandi quantità di

dati in tempo reale tra i diversi dispositivi.

Consoli

: Il packaging è un ambito in

cui tutto quello che oggi definiamo

smart manufacturing è vitale per tenere

il passo della competizione e delle esi-

genze sempre più evolute dei clienti

finali. Costruire macchine e linee che

sfruttano la connettività consente di rea-

lizzare un valore aggiunto: chiaramente

per farlo è necessario investire in ricerca

e innovazione, ma questo le aziende

del settore l’hanno capito e si stanno

strutturando, specie quelle più grandi.

Un supporto importante arriverà anche

dalle iniziative che supportano l’evolu-

zione tecnologica del settore manifat-

turiero, come il piano per l’Industria 4.0.

In questo piano sono previste misure

per favorire gli investimenti, e anche un

investimento culturale per la creazione

di competence center che supportino la

filiera nel suo complesso.

Nicola

: Stiamo assistendo a una nova ge-

nerazione d’impianti e macchinari basati

sui concetti di Industry 4.0. Partendo dal

concetto di smart production le richieste

dei clienti si rivolgono verso sistemi che

sono facilmente installabili, con alta affi-

dabilità e impiegabili dagli operatori fi-

nali in modo semplice e sicuro. Passando

per il concetto di smart service assistiamo

sia a richieste che prevedono aziona-

menti alimentati da rete sia, e in modo

sempre più pressante, al concetto di

elettronica distribuita che prevede azio-

namenti con grado di protezione IP65 e

che possono essere installati vicino alla

motorizzazione o motori con elettro-

nica integrata. È sempre più comune la

richiesta che le nuove motorizzazioni as-

solvano alla riduzione di consumi ener-

getici; che si tratti di drive, di attuatori e

motorizzazioni il presupposto è di repe-

rire componenti con rendimenti elevati.

Tutti i dati relativi alla produzione, e ai

consumi energetici, sono raccolti, ana-

lizzati e correlati tra loro nell’ottica del

risparmio complessivo.

Negri

: Gli strumenti messi a disposi-

zione dalla digitalizzazione portano a

intraprendere una gara di velocità e pro-

duttività in ogni campo. Anche nel ciclo

produttivo di una macchina packaging,

vista la necessità di elevata produttività

e flessibilità, è fondamentale utilizzare

strumenti per ridurre il time-to-market

della macchina. Così diventa possibile

simularne il funzionamento in ogni mi-

nimo dettaglio. Cicli macchina, carico

dei motori, ingombri meccanici possono

essere valutati prima della costruzione fi-

sica della macchina: si tratta di un vero e

proprio virtual commissioning. Ciò con-

sente di mettere in atto i correttivi neces-

sari prima della costruzione del prototipo

meccanico. La perfetta integrazione con

l’automazione tra PLC e motion consente

inoltre al softwarista di scrivere il pro-

gramma di macchina come se avesse a

disposizione la macchina reale.

Randieri

: Le applicazioni future e gli

sviluppi nelle macchine automatiche

si focalizzeranno sul concetto di una

maggiore flessibilità per assecondare le

nuove richieste di mercato di avere un

Ripartizione del fatturato 2015 per famiglie di macchine

Fonte: Centro Studi Ucina (Giugno 2016)

Pallettizzatori

11.6%

Avvolgitrici

10.4%

Astucciatrici,

cartonatrici

8.8%

FS e FFS 30.8%

Pulitrici, sterilizzatrici

1.7%

Etichettatrici,

marcatrici 7.7%

Riempitrici, chiuditrici,

macchine di controllo

29.0%

Export per area geografica

(dati 2015: quote % e Var. % 15/14)

Centro - Sud

America

9,6%

Africa e Oceania

9,6%

Nord America

10,8%

Unione

Europea

35,8%

Europa extra -

UE 11,6%

Asia 22,7%

20,0%

-20,0%

15,0%

-15,0%

10,0%

-10,0%

5,0%

-5,0%

0,0%

6,3%

-15,7%

3,3%

15,9%

-1,2%

-1,0%

-6,2%

Unione

Europea

Europea

extra - UE

Nord

America

Africa e

Oceania

Centro - Sud

America

Totale

complessivo

Asia