MAGGIO 2017
AUTOMAZIONE OGGI 398
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utilizzi Industrial Ethernet o IO-Link poco
importa: dipende dal contesto applica-
tivo. Ciò che conta è che i componenti
montati a bordo macchina, tra cui i sen-
sori, siano dotati di un’intelligenza di
comunicazione che li renda parte attiva,
e quindi efficiente, del sistema in cui si
trovano inseriti.
A.O.:
Industria 4.0. Quali saranno le appli-
cazioni future e gli sviluppi nelle macchine
automatiche di packaging?
Beccalli
: Anche per le aziende di que-
sto settore, c’è valida ragione di credere
che il futuro sarà all’insegna di Industry
4.0, sulla spinta delle già citate esigenze
di flessibilità e di prestazioni. La realiz-
zazione della fabbrica digitale è perse-
guita per ridurre i costi di produzione e
ammodernare i sistemi, ottenendo un
miglioramento nei tempi di risposta al
mercato e accrescendo quindi la com-
petitività globale dell’azienda. Tuttavia,
ci troviamo ancora in una fare iniziale
del processo di evoluzione tecnologica
e le aziende stanno ancora studiando le
soluzioni migliori. Sulla base di quanto
concettualizzato con Industry 4.0, di-
versi apparati produttivi sono connessi
in rete, per permettere loro di comuni-
care gli uni con gli altri e per provvedere
alla digitalizzazione dei sistemi. Stanno
mutando i confini entro cui si muove
la comunicazione: prima contenuta
all’interno di un’azienda, ora si apre a
coinvolgere anche aziende diverse che
collaborano tra loro. In questo modo,
l’intera filiera viene coinvolta in un mec-
canismo in cui lo scambio massivo di Big
Data serve a favorire una produzione
intelligente e ottimizzata. Il risultato è
un miglioramento di tutto il processo
produttivo. Questo intento richiede l’a-
dozione delle cosiddette tecnologie abi-
litanti e rappresenta un forte stimolo alla
diffusione di soluzioni basate su Internet
e cloud. L’estrema evoluzione di questo
sviluppo, d’interesse anche per il settore
packaging, è rappresentata dal cosid-
detto cloud manufacturing, ovvero l’ap-
plicazione in ambito manifatturiero dei
concetti cardine del cloud computing
per abilitare, tramite rete, un accesso on
demand diffuso e agevole a un insieme
condiviso e configurabile di risorse tec-
nologiche, come i software di supporto
alla produzione, le risorse e le capacità
produttive. Diverse tecnologie di di-
tuare una manutenzione preventiva che
evita onerosi fermi macchina e perdite di
produzione. In caso di rottura di un com-
ponente, inoltre, è possibile trasmettere
la configurazione del nuovo sensore
senza perdite di tempo per la sua pro-
grammazione manuale. Tutto questo
contribuisce sensibilmente a rendere
più efficiente non solo la singola mac-
china, ma anche l’intero processo pro-
duttivo, in piena ottica Industry 4.0.
Randieri
: La leadership dei costruttori
italiani di macchine per confeziona-
mento e imballaggio è da sempre una
diretta conseguenza dell’elevato livello
tecnologico delle soluzioni messe a
punto, corredate della loro minuziosa
personalizzazione e flessibilità in ter-
mini di progettazione e realizzazione. La
sopravvivenza di molte aziende produt-
trici italiane operanti in questo settore
è legata alla capacità di saper affron-
tare queste sfide. I progettisti questo lo
sanno bene, e intuiscono che è inevita-
bile intervenire sulla modalità di inge-
gnerizzazione delle macchine e impianti
sin dalle prime fasi dalla loro progetta-
zione, in altre parole, occorre investire
nella direzione di Industria 4.0 e smart
manufacturing. Per rendere operative
tali richieste occorre mantenere una
spiccata propensione all’innovazione
per difendere un vantaggio competitivo
in termini di livello tecnologico e perfor-
mance delle proprie macchine, rispetto
alla concorrenza sia interna che estera.
È ben noto che l’efficienza di una mac-
china non può prescindere dall’affida-
bilità e sicurezza dei processi produttivi,
per esempio nella rilevazione di oggetti
e antinfortunistica in ambiente sterile,
e della logistica tramite
processi di tracciabilità
automatica di materiali
e prodotti. La parola
d’ordine è sempre la
stessa ‘ricerca di inno-
vazione’ da intendersi
sia nello specifico in ter-
mini di prestazioni, effi-
cienza e flessibilità, sia
in generale sui sistemi
di automazione intesi
come piattaforme di svi-
luppo. È fondamentale
il ruolo delle aziende
OEM a cui si richiede di
progettare macchine
che siano sempre più flessibili, ovvero
capaci di operare su un’ampia gamma di
contesti produttivi, con tempi di set up
minimi, che siano nel contempo scalabili
e adattabili a tutte le future evoluzioni e
riprogettazioni. In ultimo occorre favo-
rire l’integrazione dei sistemi di automa-
zione con i sistemi informativi aziendali.
In altre parole, confezionatrici, sistemi
Scada, sistemi di visione, database e
robot per la manipolazione dei prodotti
devono essere sempre più interconnessi
favorendo la possibilità di raccogliere e
analizzare dati che spaziano dal campo
sino a giungere al livello organizza-
tivo e di business. Stiamo parlando di
Big Data e Analytics che sono alla base
del nuovo concetto Industria 4.0 a cui
a breve si aggiungeranno le tecniche
d’intelligenza artificiale per la modella-
zione di sistemi fortemente non lineari.
Il prossimo passo sarà quello di inclu-
dere nelle linee produttive tecniche di
ispezione e analisi di dati automatizzate
che partendo dalle esperienze acquisite
con i cosiddetti sistemi esperti, permet-
teranno l’applicazione dei moderni al-
goritmi di intelligenza artificiale da cui
si ci aspetta di poter gestire in realtime
l’enorme complessità di tutte le informa-
zioni disponibili.
Bolsi
: Oggi la comunicazione è uno
degli aspetti sui quali occorre porre
maggiormente l’accento. Quale tec-
nologia abilitante, la comunicazione
rappresenta infatti una base indispensa-
bile per conseguire i massimi risultati in
termini di efficienza. Tutte le nostre so-
luzioni dispongono in maniera nativa e
direttamente integrata a bordo sensore
della capacità di comunicazione. Che si
Ripartizione del fatturato 2015
per settore cliente
Farmaceutico
16.9%
Cosmetico e
Personale Care
4.8%
Chimico e
Home Care
3.4%
Beverage
29.1%
Food 28.5%
Altro
(Tissue, Tabacco, etc.)
17.3%
Fonte: Centro Studi Ucina (Giugno 2016)