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APRILE 2017

AUTOMAZIONE OGGI 397

46

AO

ATTUALITÀ

ment o altri optional come l’assistenza

al parcheggio con videocamera ecc., si è

costituito il gruppo 802.1 AVB che ha la-

vorato sulla possibilità di sostituire CAN

con Ethernet. In particolare, lo standard

802.1.QBV nasce per garantire realtime e

determinismo su una rete Ethernet stan-

dard grazie all’impiego di uno switch

intelligente, implementato a livello soft-

ware, dotato di uno scheduler in grado

di creare delle code in uscita distribuite

in base alla priorità. Le porte (gate) in

uscita vengono dunque aperte in modo

esclusivo in caso di messaggi prioritari.

Sfruttando TSN vengono dunque sal-

vaguardati il determinismo e la latenza

minima, con hot plug garantito. Il pro-

tocollo PUB/SUB, invece, sopperisce

al fatto che OPC si basi su meccanismi

server/client, ovvero il server risponde

in caso di domanda dei client. Il modello

PUB/SUB prevede invece che il server

pubblichi i dati in rete e i client interes-

sati vi accedano, con notevole migliora-

mento delle performance della rete.

“Tutti i sistemi di controllo di B&R sono

anche OPC UA server, dove il protocollo

è implementato a livello di runtime, con

tutti i servizi che lo standard richiede.

Inoltre, i server OPC UA non necessitano

di alcuna programmazione, ma soltanto

della configurazione di parametri, men-

tre la funzionalità OPC UA client richiede

una programmazione facilitata grazie

all’impiego di blocchi funzione stan-

dard” ha ricordato Poli.

B&R ritiene che OPC UA sia la rete ide-

ale da adottare per la ‘factory network’,

in combinazione con Ethernet Power-

link nel caso di movimentazioni veloci:

durante il 2017 B&R renderà disponibili

sul mercato svariate soluzioni basate su

OPC UA realtime version.

“Altro punto centrale per B&R è la fles-

sibilità, che consente all’utente finale

di far interagire senza problemi oggetti

differenti sulla rete, come smart meter,

robot, unità meccatroniche ecc., all’in-

terno della stessa macchina automatica

o linea, per ottenere una produzione

sempre più efficiente al di là del singolo

lotto, puntando sulla customizzazione

spinta” ha concluso Poli. “Ridotto fo-

otprint della macchina, contenimento

degli scarti, uso limitato delle materie

prime per evitare sprechi, ottimizza-

zione dell’impiego delle risorse e dell’e-

nergia, nonché minore rumore acustico

sono altre istanze provenienti dai clienti

alle quali B&R sta cercando di dare rispo-

ste efficaci”. Da qui lo sviluppo anche a

livello software di soluzioni che sempli-

fichino le operazioni e consentano un

veloce scambio dei dati a tutti i livello

aziendali, basandosi sulle soluzioni

Mapp e Automation Studio, che offre la

possibilità di condividere i dati anche via

web, nonché sulla piattaforma Aprol per

il mondo del processo.

L’esempio di Acqua

minerale San Benedetto

Vengono dal mondo del food & beve-

rage i testimonial portati da B&R a Parma:

Rigoni di Asiago e Acqua minerale San

Benedetto. Quest’ultima, nello specifico,

ha adottato Aprol per il controllo dei

consumi elettrici dello stabilimento di

Scorzè, in provincia di Venezia: “Il nostro

obiettivo era monitorare vari parame-

tri, per esempio quelli denominati Enpi

(Energy performance indicator) relativi a

macchinari come le soffiatrici impiegate

nel processo di imbottigliamento, o sui

consumi di aria compressa, o di produ-

zione di acqua calda e fredda ecc., in

modo da poter poi gestire meglio l’ener-

gia” ha spiegato Fabio Lazzari, energy

manager del Gruppo. “Abbiamo quindi

seguito il modello di lavoro ‘plan-do-

check-act’ previsto dalla certificazione

ISO 50001 che l’azienda ha conseguito.

Prima di tutto, dunque, la raccolta dati

ci ha permesso di ‘fotografare’ lo status

delle linee e individuare alcune criticità

legate alla raccolta manuale dei dati e

alla loro mancata correlazione. Da qui

la ricerca di una piattaforma efficace per

ovviare a queste problematiche, che alla

fine ci ha portato all’implementazione di

Aprol di B&R”. La scalabilità del sistema,

in particolare, è stata molto apprezzata

da Gruppo San Benedetto, in quanto

consente di aumentare il numero delle

variabili da monitorare, in base alle ne-

cessità emergenti, senza l’intervento di

un ‘esperto’. La soluzione è inoltre in

grado di interfacciarsi con qualsiasi di-

spositivo di terze parti; fornisce report

che possono essere personalizzati in

tutto, in base alle esigenze del singolo

utente, con le variabili richieste; garanti-

sce la sicurezza e il mantenimento dello

storico. In caso di malfunzionamenti

sulla rete, i dati vengono reinviati senza

bisogno di procedure complicate sul

PLC, poiché i back up sono automatiz-

zati. I dati sono disponibili a lungo ter-

mine per successive rielaborazioni ed è

possibile confrontare i parametri relativi

a siti differenti ubicati in zone diverse.

“A Scorzè abbiamo inserito 11 PLC dove

acquisire i principali vettori energetici:

al momento sono 600 i punti monito-

rati, di cui 350 elettrici e il resto diviso fra

variabili termiche, quelle relative all’aria

compressa e quelle legate all’acqua” ha

illustrato Lazzari. “Abbiamo inoltre im-

plementato vari indicatori: il sistema crea

i report in base ai formati preimpostati in

accordo con le nostre esigenze. Per ogni

macchina, per esempio un compressore,

possiamo vedere i consumi di energia e

acqua o altro con un dettaglio che arriva

al minuto. Per valutare il livello di effi-

cienza, invece, guardiamo ai kWh totali

consumati a livello di stabilimento per

1.000 litri imbottigliati, per cui notiamo,

per esempio, i picchi di consumo su al-

cune linee nei fine settimana, quando

il numero totale delle linee in azione è

ridotto… I dati vengono rapportati a

una ‘best line’, ovvero la media dei con-

sumi dell’anno precedente, e l’obiettivo

è migliorare sempre più, rimanendo al

di sotto di tale linea ideale” ha osser-

vato ancora Lazzari. “Inoltre, si vedono

a colpo d’occhio le anomalie. Entrando

nel dettaglio è poi possibile individuare

la macchine che le hanno causate e ri-

salire alle cause. Si possono anche fare

confronti fra macchine dello stesso tipo,

in modo da vedere quale abbiano le mi-

gliori prestazioni o i minori consumi, così

come si può vedere l’andamento della

produzione per singolo batch o lotto”.

A riprova del successo di questa prima

implementazione di Aprol, Gruppo

San Benedetto ne sta pianificando l’e-

spansione: “Entro il 2018 intendiamo

allargare l’impiego di Aprol ad altri

siti produttivi del Paese, in particolare

quello di Popoli, in provincia di Pe-

scara, e di Donato nel biellese” ha con-

cluso Lazzari.

B&R Automazione Industriale

www.br-automation.com

Video intervista disponibile al

link

http://automazione-plus.it/

video/le-novita-di-br-per-lindus-

tria-4-0-videointervista-a-nico-

letta-ghironi/