APRILE 2017
AUTOMAZIONE OGGI 397
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ciarne lo stato fino alla consegna finale,
passando per lo ‘scaffale’ e per tutto l’iter
logistico. “Molte istanze espresse da Ne-
stlé riguardano del resto la confezione:
aumentarne la praticità, consentirne una
modalità di utilizzo apri-e-chiudi, oppure
realizzare confezioni monouso da con-
sumare rapidamente sul posto” ha pro-
seguito Poli. Sono tutte esigenze legate
ai trend futuri di una società sempre più
‘mobile’, fatta di ‘sigle’ e abituata a occu-
pare appartamenti piccoli. “Tutto questo
ha un immediato impatto sulle linee e le
macchine destinate, per esempio, al con-
fezionamento. Oltre a essere affidabili e
a garantire fermi ridotti, si chiede infatti
che siano facili e veloci da manutenere
e gestire, flessibili nei cambi formato,
capaci di integrare facilmente e rapida-
mente le nuove soluzioni tecnologiche
emergenti, come quelle di tracciabilità o
stampa 3D” ha esemplificato Poli.
Dall’altro lato Bayer ha ben chiaro cosa
chiedere a un fornitore: che diventi un
vero e proprio partner, in grado di sup-
portarla a livello globale e di intervenire
tempestivamente nei suoi stabilimenti
ovunque siano ubicati. Altro nodo cen-
trale è l’adozione di un approccio che
consideri il TCO (Total Cost of Owner-
ship), ossia che guardi alla macchine o
linea nel suo complesso, includendo tutti
gli aspetti che la concernono, dalla ma-
nutenzione al collaudo, dalla formazione
del personale allo smaltimento. L’accento
non è più tanto sulla produttività, dun-
que, o sul costo della macchina o linea in
sé, bensì sulla gestibilità dell’intero ciclo di
vita, sull’efficienza a 360 gradi, con un ap-
proccio di lungo termine. “Fondamentale
per Bayer è anche poter accedere a tutte
le informazioni relative alla macchina o
linea, soprattutto concernenti l’efficienza
(OEE-Overall Equipment Effectivess), con
monitoraggio dei parametri fisici della
macchina o delle prestazioni produttive,
per esempio il numero degli scarti per
lotto prodotto ecc.” ha sottolineato Poli.
‘Data is the king’ dunque, per dirla con Ne-
stlè: ora più che mai ci rendiamo conto di
quanto siano importanti i dati e come sia
essenziale saperli raccogliere e rielaborare
per ottenere un reale vantaggio competi-
tivo. Rendere disponibili all’utente finale
prodotti che permettano tutto questo è la
priorità di B&R.
Tecnologie standard
e open source
L’ampia offerta di prodotti e soluzioni di
B&R, oltre a soddisfare le esigenze degli
utenti in un’ottica di Industry 4.0, si uni-
sce alla capacità dell’azienda di offrire
servizi e supporto pre e post-vendita:
“I nostri prodotti nascono per essere
integrati in soluzioni che soddisfino ap-
pieno le esigenze del cliente finale” ha
sottolineato Luca Galluzzi, direttore ge-
nerale di B&R Automazione Industriale.
“Questa strategia ci ha premiato anche
quest’anno con un +10% di fatturato
rispetto al 2015 in Italia e 11 nuove as-
sunzioni nel 2016, con altre previste per
questo 2017. Siamo infatti un’azienda
fatta di persone e su di esse puntiamo
per ‘fare la differenza’: il cliente sa di es-
sere seguito, passo dopo passo, sempre
dallo stesso referente, e che i nostri tec-
nici sanno intervenire in modo efficace e
competente in caso di necessità”.
Le soluzioni della società austriaca
adottano inoltre standard aperti e ri-
conosciuti, in particolare per la comu-
nicazione industriale, base dell’intero
concetto di Industria 4.0 e ‘fabbrica
interconnessa’. Stiamo parlando nello
specifico di OPC UA, tecnologia definita
come ‘standard di fatto dell’Industrial
IoT’: “L’avvento di tecnologie come IoT e
cloud ha di fatto aperto la via all’ingresso
nel mondo dell’automazione di soggetti
prima attivi in ambiti differenti, in parti-
colare l’IT. Da qui la comparsa sulla scena
di colossi quali SAP, Amazon, Cisco, IBM,
GE, Microsoft e la spinta all’adozione
di tecnologie condivise, open source,
TCP/IP in primis” ha illustrato Poli, che ha
proseguito: “L’utilizzo di soluzioni ‘uni-
versalmente’ riconosciute porta indubbi
vantaggi, come la possibilità di uno
scambio dati continuo, l’indipendenza
dal sistema operativo in uso, la scalabi-
lità delle soluzioni dal microcontrollore al
cloud, il fatto di avere prodotti intrinseca-
mente sicuri che fanno uso di password,
autenticazioni, eventualmente critto-
grafia”. Essendo però basato su TCP/IP,
lo standard OPC ‘base’ non garantisce
realtime e determinismo, come richie-
sto dalle applicazioni industriali, per cui
è stata elaborata la variante OPC UA
che implementa su OPC due estensioni:
PUB/SUB e TSN. Quest’ultima tecnologia,
definita da Ieee, è nata dalle esigenze del
mondo automotive di sopperire alle limi-
tazioni legate alla ristretta banda del pro-
tocollo CAN, ampiamente diffuso sulle
vetture per la comunicazione dati. Data
l’esigenza di aumentare il volume dello
scambio dati per permettere l’invio di
informazioni per esempio in streaming e
in realtime, per le applicazioni di infotai-
Le soluzioni di B&R, basate su tecnologie standard, si integrano facilmente con i
prodotti di altri fornitori