Table of Contents Table of Contents
Previous Page  45 / 116 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 45 / 116 Next Page
Page Background

APRILE 2017

AUTOMAZIONE OGGI 397

45

ciarne lo stato fino alla consegna finale,

passando per lo ‘scaffale’ e per tutto l’iter

logistico. “Molte istanze espresse da Ne-

stlé riguardano del resto la confezione:

aumentarne la praticità, consentirne una

modalità di utilizzo apri-e-chiudi, oppure

realizzare confezioni monouso da con-

sumare rapidamente sul posto” ha pro-

seguito Poli. Sono tutte esigenze legate

ai trend futuri di una società sempre più

‘mobile’, fatta di ‘sigle’ e abituata a occu-

pare appartamenti piccoli. “Tutto questo

ha un immediato impatto sulle linee e le

macchine destinate, per esempio, al con-

fezionamento. Oltre a essere affidabili e

a garantire fermi ridotti, si chiede infatti

che siano facili e veloci da manutenere

e gestire, flessibili nei cambi formato,

capaci di integrare facilmente e rapida-

mente le nuove soluzioni tecnologiche

emergenti, come quelle di tracciabilità o

stampa 3D” ha esemplificato Poli.

Dall’altro lato Bayer ha ben chiaro cosa

chiedere a un fornitore: che diventi un

vero e proprio partner, in grado di sup-

portarla a livello globale e di intervenire

tempestivamente nei suoi stabilimenti

ovunque siano ubicati. Altro nodo cen-

trale è l’adozione di un approccio che

consideri il TCO (Total Cost of Owner-

ship), ossia che guardi alla macchine o

linea nel suo complesso, includendo tutti

gli aspetti che la concernono, dalla ma-

nutenzione al collaudo, dalla formazione

del personale allo smaltimento. L’accento

non è più tanto sulla produttività, dun-

que, o sul costo della macchina o linea in

sé, bensì sulla gestibilità dell’intero ciclo di

vita, sull’efficienza a 360 gradi, con un ap-

proccio di lungo termine. “Fondamentale

per Bayer è anche poter accedere a tutte

le informazioni relative alla macchina o

linea, soprattutto concernenti l’efficienza

(OEE-Overall Equipment Effectivess), con

monitoraggio dei parametri fisici della

macchina o delle prestazioni produttive,

per esempio il numero degli scarti per

lotto prodotto ecc.” ha sottolineato Poli.

‘Data is the king’ dunque, per dirla con Ne-

stlè: ora più che mai ci rendiamo conto di

quanto siano importanti i dati e come sia

essenziale saperli raccogliere e rielaborare

per ottenere un reale vantaggio competi-

tivo. Rendere disponibili all’utente finale

prodotti che permettano tutto questo è la

priorità di B&R.

Tecnologie standard

e open source

L’ampia offerta di prodotti e soluzioni di

B&R, oltre a soddisfare le esigenze degli

utenti in un’ottica di Industry 4.0, si uni-

sce alla capacità dell’azienda di offrire

servizi e supporto pre e post-vendita:

“I nostri prodotti nascono per essere

integrati in soluzioni che soddisfino ap-

pieno le esigenze del cliente finale” ha

sottolineato Luca Galluzzi, direttore ge-

nerale di B&R Automazione Industriale.

“Questa strategia ci ha premiato anche

quest’anno con un +10% di fatturato

rispetto al 2015 in Italia e 11 nuove as-

sunzioni nel 2016, con altre previste per

questo 2017. Siamo infatti un’azienda

fatta di persone e su di esse puntiamo

per ‘fare la differenza’: il cliente sa di es-

sere seguito, passo dopo passo, sempre

dallo stesso referente, e che i nostri tec-

nici sanno intervenire in modo efficace e

competente in caso di necessità”.

Le soluzioni della società austriaca

adottano inoltre standard aperti e ri-

conosciuti, in particolare per la comu-

nicazione industriale, base dell’intero

concetto di Industria 4.0 e ‘fabbrica

interconnessa’. Stiamo parlando nello

specifico di OPC UA, tecnologia definita

come ‘standard di fatto dell’Industrial

IoT’: “L’avvento di tecnologie come IoT e

cloud ha di fatto aperto la via all’ingresso

nel mondo dell’automazione di soggetti

prima attivi in ambiti differenti, in parti-

colare l’IT. Da qui la comparsa sulla scena

di colossi quali SAP, Amazon, Cisco, IBM,

GE, Microsoft e la spinta all’adozione

di tecnologie condivise, open source,

TCP/IP in primis” ha illustrato Poli, che ha

proseguito: “L’utilizzo di soluzioni ‘uni-

versalmente’ riconosciute porta indubbi

vantaggi, come la possibilità di uno

scambio dati continuo, l’indipendenza

dal sistema operativo in uso, la scalabi-

lità delle soluzioni dal microcontrollore al

cloud, il fatto di avere prodotti intrinseca-

mente sicuri che fanno uso di password,

autenticazioni, eventualmente critto-

grafia”. Essendo però basato su TCP/IP,

lo standard OPC ‘base’ non garantisce

realtime e determinismo, come richie-

sto dalle applicazioni industriali, per cui

è stata elaborata la variante OPC UA

che implementa su OPC due estensioni:

PUB/SUB e TSN. Quest’ultima tecnologia,

definita da Ieee, è nata dalle esigenze del

mondo automotive di sopperire alle limi-

tazioni legate alla ristretta banda del pro-

tocollo CAN, ampiamente diffuso sulle

vetture per la comunicazione dati. Data

l’esigenza di aumentare il volume dello

scambio dati per permettere l’invio di

informazioni per esempio in streaming e

in realtime, per le applicazioni di infotai-

Le soluzioni di B&R, basate su tecnologie standard, si integrano facilmente con i

prodotti di altri fornitori