GENNAIO-FEBBRAIO 2017
AUTOMAZIONE OGGI 395
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AO
logy, Panduit, solo per citarne alcuni. La
società collabora inoltre con università
e istituti di ricerca quali McKinsey & Co. e
Georgia Institute of Technology, nonché
con un panorama sempre più vasto di for-
nitori di soluzioni e integratori di sistemi,
fra cui oltre 150 realtà aderenti al Partner-
Network e numerosi Encompass Product
Partner, per offrire soluzioni complete agli
utenti finali. Così, a tutte le realtà convinte
di dover intraprendere il viaggio verso la
‘Connected Enterprise’ Rockwell Automa-
tion offre strumenti e dispositivi allo stato
dell’arte, combinando tutte le soluzioni
necessarie in rapporto alle differenti tipolo-
gie di sistema e applicazione da realizzare.
Moret ha sottolineato come il meccanismo
delle partnership sia estremamente utile:
“Intendiamo proseguire in questa dire-
zione soprattutto per quanto concerne il
tema, oggi cruciale, della sicurezza, indivi-
duando realtà che possano fare la
differenza in questo ambito”.
Altro punto saliente, infine, sul
quale la multinazionale intende
continuare a investire è quello della
formazione: “Rendere le nuove leve
più affini e capaci nei vari campi
afferenti alla sfera matematica/
tecnologica è fondamentale per
creare le giuste figure per le aziende 4.0” ha
sottolineato Moret. “L’automazione ridurrà
la richiesta di operatori di basso profilo in
azienda, incrementando invece il numero
di lavoratori richiesti con conoscenze tecni-
che valide, capaci di interagire con le nuove
tecnologie, analizzare i dati ed estrapolare
informazioni per prendere le decisioni giu-
ste. Software e servizi a valore aggiunto: è
qui il futuro del manifatturiero”.
Azienda interconnessa: una
realtà sempre più concreta
Viviamo in un’epoca in cui alcuni fenomeni
su larga scala impongono alle aziende una
trasformazione. Prima fra tutte la globaliz-
zazione, che spinge le realtà industriali dei
vari settori a competere su larga scala con i
migliori al mondo, quindi l’avvento di con-
correnti agguerriti fortemente competitivi
nei Paesi a economia emergente e il mu-
tamento delle competenze richieste agli
operatori con la nascita di nuove tipologie
di impieghi e la ‘morte’ di altri. In questo
contesto “la Industry 4.0 è un’opportunità
da non perdere per aumentare i profitti e
migliorare le marginalità” ha sottolineato
Moret. “Le sfere di IT (Information Techno-
logy) e OT (Operations Technology) sono
destinate a convergere nella ‘Connected
Enterprise’: con i nostri prodotti e solu-
zioni intendiamo semplificare questo iter
consentendo ai clienti di produrre meglio,
in modo più efficace, limitando le rilavo-
razioni, tramite una gestione predittiva
non solo della manutenzione ma anche
degli asset, ottimizzando la produzione e
aumentando i profitti. Tutto questo è già
possibile se si prova a cambiare il modo
di lavorare, per esempio sfruttando la cre-
scente mole di informazioni provenienti
dalla supply chain e impiegando il cloud
per migliorare i processi”. Un impiego ef-
ficace dell’IIoT permette infatti di trarre
maggiore valore della catena di fornitura.
Automation Fair 2016 ha mostrato come si
possae si debba trarreprofittodai BigDatae
dall’IIoT (Industrial Internet of Things), met-
tendo in rete le informazioni per offrire ser-
vizi a valore aggiunto, come manutenzione
predittiva, telegestione, monitoraggio a
distanza, controllo remoto di siti produttivi
e via dicendo, migliorando efficienza, pro-
duttività, qualità, sostenibilità. L’azienda 4.0
di fatto esiste già, ora e adesso, come dimo-
strano i casi di diverse start up diventate in
breve tempo delle ‘star’ grazie a unmodello
di business ‘disruptive’, o anche di note so-
cietà ‘old style’ che hanno coraggiosamente
fatto da pionieri su questa strada e oggi già
raccolgono i frutti della loro intraprendenza.
Fra le prime LM-Local Motor, azienda che
ha completamente trasformato il modello
di business produttivo tradizionale con la
stampa 3D, digitalizzando l’intera supply
chain dalla progettazione alla prototipa-
zione. Deere & Co., fondata da John Deere
e oggi con sede a East Moline, USA, è fra i
principali produttori di macchine agricole.
Ha saputo cogliere le nuove opportunità
di business offerte dalle nuove tecnologie
e oggi non vende più solo trattori, bensì
servizi a valore aggiunto. Il gruppo danese
Maersk Line, attivo principalmente nel tra-
sporto marittimo, energia e cantieristica
navale, nonché fra i più noti armatori di navi
mercantili, ha ridotto invece dell’80% la pro-
duttività riuscendo a gestire, per esempio,
un intero sito portuale con soli 15 addetti.
In Ford la tradizionale catena di montaggio
si è evoluta per fare spazio alla robotica col-
laborativa. “Sodi unproduttore spagnolodi
caffè che ha ridotto i fermi impianto grazie
alla diagnostica predittiva, sfruttando le so-
luzioni IoT per pianificare quando effettuare
le operazioni di pulizia e manutenzione di
macchine, valvole e tubazioni” ha esempli-
ficato Sujeet Chand, senior vice president
and Chief Technology Officer di Rockwell
Automation. “D’altra parte la disponibilità
di dati di qualità permette di calcolare l’e-
satta quantità di materia prima, per esem-
pio acqua, da impiegare in produzione, ai
fini non solo del risparmio ma anche di una
maggiore sostenibilità”.
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Rockwell Automation
www.rockwellautomation.itVideo disponibili al link:
http://
automazione-plus.it/focus/auto-mation-fair-2016-video-e-report-
age-dalla-25-edizione/
Blake Moret, presidente
e amministratore delegato
di Rockwell Automation
Fra le tecnologie più innovative,
al centro dell’Innovation Booth
si trovava la app ‘social’
TeamOne per smartphone
ATTUALITÀ