AUTOMAZIONE OGGI 394
SOLUZIONI SOFTWARE PER L’INDUSTRIA 97
software industriale
S
SI
rappresentanti di alcune aziende del mercato che abbiamo
incontrato, confermano un nuovo punto di vista, una diversa
prospettiva di cui il mondo dell’automazione ha preso piena-
mente coscienza.
Hanno risposto: Simone Brisacani, sales product mana-
gement electric drives controls Dcit/SPC Bosch Rexroth
( www.boschrexroth.it); Federico Varotti, HMI and SW division
manager di ESA Automation (
www.esa-automation.com); Ed-
gardo Porta, direttore marketing Rittal Italia
( www.rittal.it) e
Stefano Casazza, country manager Eplan Italia (
www.eplan.it );
Daniele Vizziello, sales manager global solutions Wonderware
by Schneider Electric (
www.schneider-electric.com ); Roberto
Motta, solution architect team leader - connected enterprise
di Rockwell Automation
( www.rockwellautomation.it).
Automazione Oggi: Quali sono secondo voi le linee di
sviluppo dell’Industrial Software per i prossimi anni?
Simone Brisacani:
La tendenza tra i costruttori macchina è
quella di concepire il software come un prodotto, dandone
finalmente il giusto valore nel ciclo di vita della macchina, in-
tegrandolo nel processo di sviluppo di un intero progetto. Gli
strumenti a supporto del teamdi sviluppo per gestire il software
con qualità elevata sono già disponibili anche se poco utilizzati
in automazione. Per citarne alcuni parliamo di controllo ver-
sione, utile a gestire l’evoluzione
del progetto, di unit test, utilizzate
per collaudare singole parti di co-
dice e di code coverage analysis
che permette di valutare la qua-
lità dei test eseguiti. Un secondo
aspetto riguarda l’evoluzione delle
CPU di controllo, volta all’integra-
zione di linguaggi di programma-
zione aperti e di alto livello, guidata
dalla crescente potenza di calcolo
e all’affacciarsi di linguaggi con
un’occupazione di memoria molto
bassa, pensati per essere eseguiti
sui dispositivi embedded.
Federico Varotti:
Proseguendo il filone intrapreso negli ul-
timi anni l’Industrial Software si avvicinerà sempre più alle
nuove tecnologie d’interazione che quotidianamente ven-
gono utilizzate. Quindi ad esempio vedremo anche nel mondo
dell’industria visualizzazioni grafiche e prototipazioni virtuali
attraverso l’utilizzo di tecnologie come la realtà aumentata.
Edgardo Porta/Stefano Casazza:
Due sono le parole d’or-
dine che muoveranno lo sviluppo del software: standardiz-
zazione e integrazione. Standardizzazione perché in tutti i
processi ingegneristici e produttivi, per rispettare l’economia
di scala del ‘Lotto1’ è obbligatorio standardizzare. La parola
standardizzazione èmolto ampia e coinvolge l’azienda e i pro-
cessi aziendali ai vari livelli. Nel nostro caso si parla di standar-
dizzazione dell’informazione, del dato tecnico, che una volta
generato è messo a disposizione di tutta l’azienda in quel
formato e con quello standard. Integrazione perché sempre
di più le 3 discipline delle meccatronica, meccanica, elettrica,
elettronica, stanno convergendo verso una visione univoca
del prodotto.
Daniele Vizziello:
Riteniamo che il cloud rappresenterà un
tema centrale nell’evoluzione futura del software industriale.
Oggi le aziende sono ancora piuttosto restie verso l’utilizzo di
questo tipo di tecnologie per i software di fabbrica. Progressi-
vamente i vantaggi in termini di flessibilità, riduzione del total
cost of ownership e spinta verso nuovi modelli collaborativi,
propri del cloud, verranno
percepiti e questo darà
una spinta verso un uti-
lizzo maggiore di questa
tecnologia (ovviamente
non per tutti i software
utilizzati in fabbrica). Que-
sta tendenza si accom-
pagnerà a nuovi modi di
fruizione dei software con
interfacce grafiche sempre
più evolute e nuovi mo-
delli di licensing basati sul
concetto di ‘subscription’.
Roberto Motta:
L’Industrial Software è certamente uno dei
motori principali per l’evoluzione del manufacturing, nell’am-
bito della digitalizzazione e integrazione della produzione.
Quello che ancora manca, o dove c’è ampio margine di mi-
glioramento, è una maggiore integrazione tra le varie aree (e
vari prodotti). Questo richiede risorse, tempo, sviluppi dedi-
cati, customizzazioni spinte (quindi costi elevati). Soprattutto
la scalabilità verso il basso viene a mancare ed è spesso il mo-
tivo per cui queste soluzioni sono poco presenti nelle realtà
medio piccole. La vetustà degli impianti presenti sul nostro
territorio (il 70% degli stabilimenti italiani ha più di 20 anni) e
la mancanza di un’indispensabile connessione del field attra-
verso un’unica rete sono un ulteriore ostacolo al diffondersi di
queste tecnologie; tuttavia la disponibilità di fondi governativi
stanziati anche in Italia a partire dal 2017 dovrebbero dare un
notevole stimolo alle aziende per la modernizzazione degli
impianti.
A.O.: Con Industrial Software
si indicano diverse tipologie
di prodotti. La vostra azienda
quale tipo di offerta propone
e perché?
Brisacani:
Bosch Rexroth pro-
pone due alternative per il sof-
tware industriale, entrambe valide
e integrabili a tutti i livelli. La piat-
taforma IndraWorks 14, basato
su Codesys V3, permette di svi-
luppare software di automazione
Simone Brisacani
Bosch Rexroth
Federico Varotti
ESA Automation