NOVEMBRE-DICEMBRE 2016
AUTOMAZIONE OGGI 394
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Antonella Cattaneo
@nellacattaneo
Droni di terra e…
di acqua
stessa da un punto di vista biologico e antro-
pico con una precisione impensabile solo fino
a poco tempo fa. “Potremo eseguire molti tipi
di analisi, e in primis studiare più facilmente le
acque basse, soprattutto le zone costiere, fino
a fondali di centinaia di metri” sostiene Fabri-
zio Del Bianco del Consorzio ProAmbiente
dell’Emilia Romagna. Quello che se ne ricava è
unamappa tridimensionale elaborata dai dati
del sonar e del sistema ultrasonico, trasmessa
dalla scheda grafica pilotata da un software
che converte i rilievi delle onde sonore in
grafica. Sarà più semplice scandagliare, sorve-
gliare, ispezionare…
Sono già molte le realtà industriali che ope-
rano in questo mondo e al quale l’industria
dell’energia e delle istituzioni che si occupano
di ambiente guarda con crescente interesse. Il
comparto, che ha inizialmente visto derivare
i primi prodotti direttamente dall’industria
militare, è oggi un segmento confinante con
quello delle imbarcazioni a controllo remoto
da una lato, e dei sistemi autonomi di ricerca
ed esplorazione dall’altro, ed è talmente tanto
interessante che ha già attratto parecchi co-
lossi internazionali.
Sul fronte della normativa? Il Rina (Registro Navale Italiano di Genova), dialogando costrut-
tivamente con gli operatori italiani dei droni galleggianti, ha emesso una prima bozza di
regolamento. La situazione è molto diversa da quella aeronautica: la giurisdizione, infatti,
è ora dell’autorità locale (Capitaneria di porto) che al momento decide in autonomia ap-
plicando le norme navali generali. L’esistenza però di un regolamento edito da un ente
certificatore come il Rina costituirà comunque un utile riferimento anche per chi deve as-
sicurare i mezzi.
È sicuramente un inizio di una nuova realtà.
industria dei droni lancia importanti segnali
di crescita e rifocalizzazione, dimostrandosi
attrattiva e vitale. Le nuove tendenze vanno
sui droni acquatici, comparto di droni emer-
gente, e sugli unmanned che stanno rivo-
luzionando anche le tattiche e le strategie
del calcio professionistico. Volanti, acqua-
tici, galleggianti, subacquei, unmanned…
sono comunque in grado di dare un grande
contributo in operazioni di ricerca, salva-
taggio di persone, monitoraggio dell’am-
biente, della salute delle acque… Ormai
le imbarcazioni a controllo remoto si sono
molto diffuse e svolgono missioni silen-
ziose anche in autonomia, poiché rispetto
ai loro cugini volanti, per evidenti ragioni
di velocità, possono procedere anche con
rotte pre-memorizzate con meno preoccu-
pazioni. Un esempio? L’Istituto di Scienze
Marine (ISMAR) di Bologna e il CNR di Ori-
stano hanno lavorato a un drone sperimen-
tale, battezzato nella laguna di Santa Giusta,
in Sardegna, equipaggiato con un nuovo
sonar ultra-sonico in grado di leggere il fon-
dale e quindi ricostruire la storia della laguna
L’
AO
AUTOMAZIONE DOMANI
Foto tratta da http://www.linkoristano.it/