OTTOBRE 2016
AUTOMAZIONE OGGI 393
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che i robot UR riscontrano sul mercato è senza dubbio dovuto alla
loro facilità di installazione e programmazione. UR offre un’inter-
faccia uomo-robot user friendly: grazie al software l’utente ha un
approccio intuitivo al pari di usare
uno smartphone o un tablet.
Cristian Randieri
, presidente e
CEO di
Intellisystem Technolo-
gies
(
www.intellisystem.it): I robot
collaborativi sono particolari
robot industriali di nuova genera-
zione pensati per lavorare insieme
all’uomo, affiancandolo in totale
sicurezza, ovvero senza alcuna
barriera o gabbia protettiva a
dividerli. Nella robotica tradizio-
nale, per questioni di sicurezza,
le macchine erano progettate per
bloccarsi in caso di contatto con
l’operatore umano. Oggi, grazie all’adozione delle più moderne
tecnologie della robotica è possibile progettare e realizzare
robot capaci di trovare strategie alternative, senza spegnersi
e di conseguenza senza rallentare il processo produttivo. In
base a questo concetto, i ‘co-bot’ non sono altro che particolari
robot antropomorfi, ovvero automi industriali dotati di bracci
meccanici, telecamere e sensori, specializzati nello svolgimento
di compiti specifici, che ‘imparano’ direttamente sul campo,
memorizzando e replicando manovre mostrate loro pochi mi-
nuti prima da un operatore umano. Quasi sempre si tratta di
lavori ripetitivi e usuranti, che vengono affidati a un robot per
aumentare l’efficienza della filiera produttiva. Questo li differen-
zia dai robot industriali tradizionali, che per funzionare hanno
bisogno di essere programmati. I robot collaborativi affiancano
l’operaio interagendo con lui nello stesso ambiente, come un
instancabile aiutante in grado di svolgere operazioni ripetitive
o pericolose e di dare cadenza e sequenzialità al lavoro svolto.
Marco Filippis
, product manager robot di
Mitsubishi Electric
(
it3a.mitsubishielectric.com): Nel mondo della robotica indu-
striale oggi ci troviamo di fatto a un crocevia: da una parte si
affermano le applicazioni classiche, caratterizzate da elevate
prestazioni ma con la richiesta supplementare di sicurezza per
l’operatore, mentre dall’altra i robot collaborativi si stanno af-
facciando in applicazioni in cui i tempi di ciclo sono molto più
bassi, e garantendo un facile e rapido apprendimento della la-
vorazione da effettuare. In tale scenario è facile comprendere
come l’approccio applicativo debba essere, per forza di cose,
differente in funzione delle reali richieste dei vari tipi di indu-
stria. La proiezione di Mitsubishi Electric verso i differenti am-
biti che la robotica sta rapidamente perseguendo ha portato
alla definizione di soluzioni in en-
trambi questi campi industriali. In
particolare, per ambiti applicativi
legati puramente alle prestazioni,
quali il mondo del packaging, è
stato rilasciato il modulo di sicu-
rezza Melfa SafePlus, che consente
all’operatore di interagire con il
robot a ripari aperti, garantendo
collaborazione in piena sicurezza.
Per le applicazioni invece pura-
mente collaborative, il prossimo
futuro vedrà la soluzione Mitsubi-
shi Electric.
Foto tratta da pixabay
Cristian Randieri di
IntellisystemTechnologies
Marco Filippis
di Mitsubishi Electric