OTTOBRE 2016
AUTOMAZIONE OGGI 393
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Il vantaggio di una
corretta rilevazione
Riccardo Petruzzelli
N
egli affollati porti commerciali, dove l’ambiente
è altamente aggressivo, operano tutto il giorno
dei mezzi appositamente progettati per la movi-
mentazione, che caricano, scaricano e impilano i
container. Date le difficili condizioni operative,
questi mezzi richiedono una frequente manutenzione preven-
tiva. L’utilizzo dello spazio, poi, è molto importante, tanto che il
corretto rilevamento delle dimensioni del container agganciato
da ogni attrezzatura di sollevamento è fondamentale. Dotando
i mezzi di sensori che misurano i container, si evita che i condu-
centi debbano effettuare controlli di rilevamento, risparmiando
tempo ed evitando errori. È altresì necessario misurare l’usura dei
componenti ad alto rischio di guasti prematuri, in questo caso si
utilizzano robusti sensori induttivi con uscita analogica. Il moni-
toraggio delle condizioni e del tasso di usura di ogni componente
permette di eseguire la manutenzione predittiva solo quando ne-
cessario, massimizzando l’impiego del mezzo e riducendo i costi
di manutenzione.
Il caso degli straddle carrier
In un parco di straddle carrier, ovvero gru su ruote appositamente
progettate per la movimentazione dei container, che opera nei
porti commerciali francesi e tedeschi con un’operatività 24/24 e
in un ambiente altamente aggressivo, gli interventi di manuten-
zione erano frequenti e i tradizionali programmi a intervalli non
sono sempre ottimali. Effettuare interventi basati sulle reali condi-
zioni dei mezzi ha ridotto al minimo il rischio di guasti.
Quando uno straddle carrier si sposta su un container, un bilan-
cino centrale di sollevamento si abbassa fissandosi sui blocchi
d’angolo del container; ogni attrezzatura di sollevamento può
trasportare un container da 40 piedi o due container da 20 piedi.
L’utilizzo ottimale dello spazio di stoccaggio è anch’esso essen-
ziale, così come l’identificazione delle dimensioni del container
agganciato da ogni attrezzatura di sollevamento. Dotando i car-
rier di sensori che identificano dimensioni e tipo di container, al
momento del sollevamento si evita ai conducenti di effettuare
controlli di rilevamento, risparmiando tempo ed evitando errori.
I sensori meccanici usati originariamente si sono dimostrati inaf-
fidabili, poiché perdevano calibrazione in quanto soggetti a con-
tinue vibrazioni durante il funzionamento. Anche se l’intervallo
di manutenzione programmato per ciascun mezzo ammonta a
1.000 ore, i sensori meccanici hanno bisogno di essere ricalibrati
a intervalli massimi di due o tre giorni. Si è quindi reso necessario
sostituirli con un sistema di sensori altamente stabili.
I cuscinetti a strisciamento in plastica sulle gambe del carrier gui-
dano il container quando viene sollevato, quindi vengono note-
volmente contaminati da sporco e altri residui. Dovendo lavorare
con qualsiasi condizione meteorologica, i cuscinetti si usurano ra-
pidamente. Un sistema di monitoraggio delle condizioni deve mi-
surare lo spessore del cuscinetto, ripetutamente e accuratamente,
in tempo reale e con risoluzione in micron. I sensori devono fun-
zionare in modo affidabile anche in un ambiente difficile, con un
grado di protezione minimo IP67. La lunghezza del sensore non
deve superare i 70 mm ed è obbligatorio un campo minimo di
rilevamento di 30 mm.
I sensori fotoelettrici e induttivi
analogici di Contrinex consentono
il rilevamento dimensionale di
container e il controllo dell’usura dei
cuscinetti su gru portuali
AO
S P E C I
A L E