Continuiamo la tavola rotonda che abbiamo pubblicato sul numero
di giugno-luglio di Automazione Oggi. Nel numero precedente abbiamo parlato
delle professioni più ‘a rischio’ in tema di Smart Manufacturing e da dove si può
partire per la trasformazione di un’impresa in un’ottica di Industria 4.0
TAVOLA ROTONDA
AO
A
bbiamo incontrato alcune aziende del settore
ICT e dell’automazione industriale. Ci hanno for-
nito un’ampia visione di come cambiano le figure
professionali a seguito delle nuove tecnologie
di Industry 4.0 con alcune indicazioni legate a
questa importante trasformazione industriale. Hanno rispo-
sto alle nostre domande: Alberto Muritano, CEO di Posytron
(
www.posytron.com), Francesco Tieghi, responsabile digital
marketing ServiTecno (
www.servitecno.it), Guido Porro, mana-
ging director Euromed Dassault Systèmes (
www.3ds.com/it/),
Cristian Randieri, president & CEO di Intellisystem Technolo-
gies (
www.intellisystem.it), Michele Dalmazzoni, collaboration
& business outcome leader Cisco Italia (
www.cisco.com/c/it_it),
Giuseppe Biffi, Simatic PLC group manager di Siemens Italia
(
www.siemens.it), Diego Tamburini, manufacturing industry
strategist di Autodesk (
www.autodesk.it), Ezio Fregnan, Comau
HR training manager (
www.comau.com), Giuseppe D’Amelio, IM
Solutions & Services director - Information & imaging Solutions
di Canon Italia (
www.canon.it), Paolo Carnovale, head of product
marketing industrial di RS Components (
it.rs-online.com), So-
phie Borgne, marketing director - Industry di Schneider Electric
(
www.schneider-electric.it).
Automazione Oggi:
Quale figura professionale è più adatta a diri-
gere la trasformazione digitale in un’azienda?
Alberto Muritano:
La trasformazione digitale abbraccia la mag-
gior parte delle funzioni e dei processi aziendali, per cui è indi-
spensabile un forte committment del vertice, senza il quale è
molto difficile definire una strategia di ampio respiro e tradurla
in risultati significativi. Alcuni studi riferiti al contesto italiano
hanno evidenziato che solo in 1 caso su 5 il top management ha
un atteggiamento proattivo rispetto ai progetti digitali: da qui
la strada, preferita da molte imprese, di costruire una task force
dove far lavorare insieme i responsabili delle unità produttive, del
marketing e dei sistemi informativi, che di norma rappresentano
le funzioni più coinvolte e dove risiedono le competenze neces-
sarie ad avviare i progetti.
Francesco Tieghi:
La trasformazione digitale non può e non deve
essere attuata da un unico interprete, ma deve essere una scelta
consapevole del management avallata e costantemente aggior-
nata dagli operativi. La classe dirigenziale può dunque indicare la
direzione, ma sono coloro che seguono direttamente il processo
a dover guidare perché solo loro hanno conoscenza dell’impianto
e sono in grado di interpretare i dati e stabilire le strategie per la
trasformazione digitale. La risposta alla domanda dunque è: non
Giovanni Miragliotta,
professore al Politecnico di Milano
Carlo Marchisio,
coordinamento Comitato Tecnico
di Automazione Oggi e Fieldbus & Networks,
@CMarchisio
118
SETTEMBRE 2016
AUTOMAZIONE OGGI 392
Foto tratta da www.morguefile.com
Quarta rivoluzione
industriale: benefici per
imprese o lavoratori?
2
a
parte