concentrare i dati provenienti dal pro-
cesso. In pratica, IO-Link si propone come
un mezzo rapido per integrare sensori e
attuatori nel concetto di automazione di-
stribuita che è tipico di Industria 4.0.
Il convegno, nel pomeriggio, ha affron-
tato le tematiche più comuni attinenti alla
pratica dell’utilizzo di IO-Link, spiegando
come sia possibile effettuare semplice-
mente la configurazione di un sistema di
automazione che si interfaccia attraverso
questo standard e di come, utilizzando
dei tool grafici che sono già disponibili, si
possa effettuare in modo relativamente
semplice l’integrazione di un dispositivo
IO-Link nel programma di un PLC.
Particolarmente interessante è stato il
punto di vista di un produttore di sensori
come Sick, che ha permesso di conoscere
i vantaggi di IO-Link nelle applicazioni di
misura attraverso due diversi interventi
tenuti da Pasquale Cara e Peter Kamp,
entrambi di Sick, nell’ambito della ses-
sione convegnistica.
Semplicità e prestazioni
con sensori e attuatori
Le testimonianze di Sick hanno permesso
ai partecipanti di comprendere alcune
caratteristiche di base di questo proto-
collo che si conferma come un’opzione
di comunicazione punto a punto partico-
larmente efficace per i sensori sul campo.
Per comprendere meglio la differenza di
IO-Link rispetto ad altre soluzioni, è utile
considerare il caso esemplificativo di un
sensore di tipo analogico, per esempio
un comune trasduttore di pressione, con
il quale è possibile trasmettere il segnale
contenente il valore di misura, oltre che
con un collegamento IO-Link, anche
utilizzando altri due sistemi diversi: con
un’interfaccia analogica o con un accesso
diretto al bus di campo.
L’utilizzo di un’interfaccia analogica ri-
chiede un notevole dispendio di tempo
nel collegamento materiale dei cavi,
soprattutto quando siano presenti nu-
merose periferiche, e necessita di co-
stosi ingressi analogici. Inoltre, anche
utilizzando dei cavi schermati di costo
elevato, la trasmissione analogica del
segnale rimane comunque più sensibile
ai disturbi rispetto al trasferimento dati
digitale di IO-Link.
Oltre a ridurre la quantità complessiva di
cavi necessari per consentire il passaggio
dei segnali, il collegamento IO-Link per-
mette anche il trasferimento di energia,
rendendo possibile l’alimentazione del
dispositivo con un unico cavo e ren-
dendo disponibile un canale di comuni-
cazione aciclico per la parametrizzazione
e per la diagnosi del dispositivo stesso.
Inoltre, esistono dei vantaggi nella con-
nessione attraverso IO-Link anche ri-
spetto a un collegamento diretto con
bus di campo e questi partono dal fatto
che IO-Link è indipen-
dente dai diversi proto-
colli di bus e, rispetto a
un collegamento diretto
sul sensore effettuato
con queste tecnologie,
IO-Link permette di rea-
lizzare un’interfaccia a
bordo dei dispositivi
con dei costi inferiori.
Ma, oltre ad avere una
minore complessità e
un costo più basso delle
interfacce dei bus di
campo (ideali per col-
legare un numero ele-
vato di sensori), IO-Link
è in grado di utilizzare
un cavo di trasmissione
standard M12 a tre fili,
anziché ricorrere a un
conduttore speciale
come avviene per molti bus di campo,
consentendo così un vantaggio econo-
mico e logistico.
L’esperienza di Sick ha dimostrato come
sia possibile realizzare una facile inte-
grazione di tutti i dispositivi IO-Link in
generale e, in particolare, dei sensori
nei programmi dei PLC. Il quadro con-
cettuale delle applicazioni di IO-Link è
stato completato dall’importante testi-
monianza di Festo che, come produttore
di riferimento nell’ambito della pneu-
matica e dell’automazione elettrica, ha
dimostrato come IO-Link presenti dei
vantaggi sostanziali anche per il colle-
gamento di attuatori, riassumibili come
una sostanziale semplificazione del colle-
gamento e un miglioramento nelle pre-
stazioni (comunicazione bidirezionale e
veloce di dati eterogenei).
Complessivamente, i lavori del workshop
hanno fornito una panoramica generale
sullo standard IO-Link e hanno permesso
di comprendere come questo tipo di so-
luzione di collegamento sia finalmente
matura e pronta a mantenere le impor-
tanti promesse di rendere più efficiente
e versatile l’interazione tra i diversi com-
ponenti del sistema d’automazione,
semplificando il collegamento e la con-
figurazione di master e dispositivi.
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IO-Link -
www.io-link.comSick -
www.sick.comFesto -
www.festo.comSiemens -
www.siemens.comGIUGNO-LUGLIO 2016
AUTOMAZIONE OGGI 391
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La sessione congressuale dello IO-Link User Workshop
di Piacenza ha fornito un’ampia panoramica della
tecnologia IO-Link