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COPERTINA
PHOENIX CONTACT
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PHOENIX CONTACT
COPERTINA
P
di
Carlo Lodari
Non solo fabbrica intelligente
Industry 4.0 rappresenta il paradigma a cui fare riferimento
per lo sviluppo della cosiddetta fabbrica intelligente, ma non
solo. I risultati di tale processo evolutivo possono venire ap-
plicati anche ad altri campi interessati dalla digitalizzazione
per lo sviluppo di soluzioni innovative e smart: è il caso della
fornitura di energia (smart grid), delle costruzioni (smart buil-
ding) e dei sistemi di trasporto (smart mobility).
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Phoenix Contact -
www.phoenixcontact.itAPRILE 2016
AUTOMAZIONE OGGI 389
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Gli impianti attualmente in uso sono composti per lo più da complessi macchi-
nari e sistemi caratterizzati da un elevato grado di automazione che, considerato
il progetto Industry 4.0, crescerà ulteriormente. Soluzioni di questo tipo devono
essere dotate di misure di sicurezza informatica in grado di soddisfare sia le esi-
genze del sistema, sia quelle dell’utente, costruendo barriere contro gli attacchi.
D’altra parte si richiedono impianti di produzione sempre più efficienti, poiché
i tempi di fermo macchina comportano perdite economiche e compromettono
la reputazione del produttore. Ciò significa che, oltre alle reti di comunicazione
di impianti e macchinari, devono essere presi in esame anche gli accessi di
manutenzione remota, quindi le reti esterne all’azienda, per scongiurarne i pe-
ricoli. Nella progettazione e nella costruzione dei singoli componenti di sistema
i responsabili spesso non hanno preventivato una comunicazione oltre i confini
del sistema, trascurando quindi il tema della sicurezza informatica. Recenti at-
tacchi hanno però evidenziato come le minacce riguardino addirittura protocolli
industriali specifici e tecnologie proprietarie.
Per poter essere competitive, le imprese sono alla costante ricerca di potenziale
di miglioramento. Per questo, Phoenix Contact ha ampliato gli affermati Security
Appliances FL mGuard con dispositivi con switch integrato. I nuovi componenti
consentono di risparmiare spazio sulla guida DIN e semplificano l’installazione.
Sono disponibili a scelta con uno switch non gestito con cinque porte o con
uno switch gestito con quattro porte e una porta DMZ (DeMilitarized Zone). Le
schede di memoria SD fungono da memorie di configurazione intercambiabili
e permettono una facile sostituzione dei dispositivi.
I dispositivi di sicurezza della gamma di base FL mGuard RS2005 sono ideali
per semplici applicazioni di routing e/o di manutenzione remota con un massimo
di due tunnel VPN (Virtual Private Network), raggiungendo un elevato livello di
sicurezza. In caso di necessità, un firewall configurabile dall’utente regola il traf-
fico dati. Le cinque porte Ethernet integrate consentono il collegamento interno
del sistema e lo allacciano alla rete di livello superiore attraverso la porta router.
Oltre alle funzioni di routing, i dispositivi di sicurezza FL mGuard RS4004 offrono
tutte le funzionalità di un firewall e di una VPN, nonché di una porta DMZ e di
uno switch managed con quattro porte. Il firewall del tipo ‘stateful inspection’,
specificatamente configurabile, filtra la comunicazione sulla base di chiare
regole in ingresso e in uscita, permettendo quindi solo lo scambio di dati auto-
rizzati dall’utente. Inoltre, gli FL mGuard RS4004 sono dotati di un firewall del
tipo condizionale che consente la commutazione tra regole firewall predefinite a
seconda delle circostanze. Per la prima volta un firewall può essere commutato
tra regole firewall corrispondenti a differenti stati di funzionamento al semplice
verificarsi di eventi scatenanti. Ciò potrebbe rendersi necessario per autorizzare
o impedire collegamenti specifici durante l’attività produttiva, la manutenzione
locale o la manutenzione remota dell’impianto.
La porta DMZ permette di collegare un’ulteriore rete. Un firewall protegge que-
sta terza rete verso le altre reti accoppiate alle porte WAN e LAN. La porta DMZ
aumenta il livello di sicurezza perché i sistemi collegati tramite essa lavorano
praticamente isolati dagli altri sistemi. Pensiamo per esempio a un server di
posta elettronica che deve essere accessibile dal web per poter ricevere la posta
e, allo stesso tempo, deve essere accessibile da parte degli utenti interni per
la spedizione delle email: questi ultimi devono essere isolati dalla rete Internet
esterna. La porta DMZ permette di gestire tanto i sistemi di archiviazione di dati
di produzione, quanto specifici accessi di manutenzione remota. Macchinari e
impianti possono quindi essere integrati nella rete di livello superiore attraverso
la porta WAN per mezzo di funzioni di routing e allo stesso tempo protetti con il
firewall. All’occorrenza la manutenzione remota è implementabile attraverso la
porta DMZ. Con il firewall di tipo condizionale l’utente ha la possibilità di attivare
delle specifiche impostazioni predefinite per i casi di manutenzione remota.
Nell’era dei virus come Stuxnet, creati per attaccare i sistemi di automazione,
il monitoraggio dinamico dei sistemi Windows utilizzati negli ambienti produttivi
migliora significativamente il livello di sicurezza. Phoenix Contact, con il cosid-
detto Cifs (Common Internet File System) Integrity Monitoring (CIM), offre una
protezione antivirus adatta a usi industriali come licenza aggiuntiva per i dispo-
sitivi di sicurezza appartenenti alla famiglia FL mGuard RS4000. Il CIM funge
da sensore antivirus e riconosce, senza necessità di aggiornamento dei modelli
di rilevamento di virus, se un sistema Windows, costituito da controllore, inter-
faccia utente e PC, è stato infettato da un software dannoso. L’utilizzo parallelo
di firewall e CIM permette di ottenere una protezione ottimale per sistemi che
finora erano ritenuti non efficacemente proteggibili, tra cui reti:
- che utilizzano un sistema operativo obsoleto;
- le cui impostazioni software di default sono state certificate dal produttore o
da enti ufficiali e che in caso di modifiche perdono l’omologazione;
- che in applicazioni industriali, dove il tempo è un fattore cruciale, non possono
essere equipaggiate con un antivirus;
- per le quali non è possibile aggiornare i modelli di rilevamento di virus, per
esempio in mancanza di connessione Internet.
A tutta security
Grazie all’utilizzo parallelo di un firewall e del sistema CIFS
(Common Internet File System) Integrity Monitoring (CIM),
Phoenix Contact rende possibile ottenere una protezione
ottimale per sistemi industriali finora ritenuti non
efficacemente proteggibili