MARZO 2016
AUTOMAZIONE OGGI 388
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PERTINA
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prevista l’assunzione di ulteriori dieci-dodici persone nella
ricerca e sviluppo, nella struttura commerciale Italia ed
estero e nel supporto tecnico pre e post vendita, oltre al
personale che auspichiamo necessario per adeguare la ca-
pacità produttiva alla crescita prevista per il 2016”.
Domanda: Gli investimenti in macchinari sul mercato in-
terno sono incoraggianti per una prospettiva di ripresa
del settore manifatturiero in Italia?
Guerra:
“Certamente. La crisi negli ultimi anni ha rimesso
al centro delle politiche economiche la manifattura come
motore dello sviluppo. Infatti l’‘Industrial Compact’, il do-
cumento cardine della politica industriale dell’Unione
Europea, da qui al 2020 si pone l’obiettivo ambizioso di
accompagnare il manifatturiero
a generare il 20% del PIL par-
tendo dall’attuale 15,5%. La re-
alizzazione di tale programma
rappresenta una grande oppor-
tunità nel medio-lungo periodo
per i costruttori europei e italiani
di macchine automatiche, utiliz-
zatori delle tecnologie di auto-
mazione industriale. In Europa
e in Italia vi è ormai la consape-
volezza che per superare la crisi
e creare nuova occupazione è
necessario recuperare il settore
manifatturiero con una politica di
rilocalizzazione produttiva entro i
confini nazionali di attività prima
trasferite all’estero in Paesi a più
basso costo del lavoro”.
Domanda: Quanto sono importanti le tecnologie dell’au-
tomazione industriale per il recupero dell’attività mani-
fatturiera in Europa?
Guerra:
“Forse la domanda più corretta è quanto sia e possa
essere importante l’applicazione delle tecnologie digitali
nell’automazione industriale per il rilancio della manifat-
tura nei Paesi industrializzati. Nella seconda metà degli
anni ’90, primi in Italia, abbiamo progettato e proposto al
mercato gli IPC, il personal computer (x86) in versione in-
dustriale, e abbiamo creduto che le tecnologie che hanno
determinato la terza rivoluzione industriale, quelle dei
computer, di Internet e dei telefoni cellulari, in tre parole
ICT - Information & Communication Technology, oltre a ri-
voluzionare il quotidiano di ogni persona e le attività profes-
sionali della ‘office automation’,
avrebbero rivoluzionato anche
le attività nelle ‘building, home
e factory automation’. In un mer-
cato conservatore come quello
dell’automazione industriale,
contraddistinto al tempo da tec-
nologie proprietarie, le multina-
zionali, per difendere le posizioni
acquisite, hanno inizialmente
rallentato l’utilizzo delle nuove
tecnologie ‘open & standard’,
ma gli evidenti vantaggi delle
stesse e l’ingresso sul mercato di
nuovi player hanno determinato
la nascita di nuovi standard di
riferimento. In tal senso le tecno-
logie hardware e software della
piattaforma x86 (PC) hanno rap-
Simone Mori, software solutions product
manager di Asem