Table of Contents Table of Contents
Previous Page  17 / 126 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 17 / 126 Next Page
Page Background

MARZO 2016

AUTOMAZIONE OGGI 388

17

AO

IL PUNTO

Michele Santovito

Comitato Tecnico di Automazione Oggi e Fieldbus & Networks

i sento di poter affermare, senza te-

mere alcuna smentita, che gli ultimi

mesi del 2015 e ancora di più il mese

di dicembre, hanno rappresentato,

per chi opera nel settore dell’efficienza

energetica, un momento unico. L’ese-

cuzione e consegna delle diagnosi

energetiche previste dal D.Lgs. 102/14,

obbligatorie per grandi imprese e

aziende energivore ha richiesto per gli

operatori uno sforzo fuori dall’ordina-

rio tenuto conto che per molti clienti si

è trattata di una novità, che il numero

di fornitori era relativamente basso se

confrontato con la domanda e che,

come sempre in queste occasioni, in

molti hanno atteso l’ultimo momento

per attivarsi nel far realizzare il lavoro.

Dal confronto avuto con molti col-

leghi coinvolti in questo esercizio, è

opinione comune che l’esperienza

appena trascorsa sia stata altamente

formativa e abbia permesso a molti di

noi di fare un grosso salto di qualità.

Un po’ come se, per alcuni mesi, il tempo avesse subito una forte accelerazione e

quindi fossimo entrati all’interno di una funzione ‘time-lapse’.

In questo particolare contesto è stato possibile osservare e confrontare differenti

modalità di lavoro delle imprese e come questi siano direttamente correlati con

il clima che si respira all’interno dell’azienda e la motivazione delle persone che

ci lavorano. Scontato dire che le realtà dove abbiamo incontrato terreno fertile

nel trasmettere i valori e i vantaggi propri dell’efficienza energetica, materia ge-

neralmente ostica ai non addetti ai lavori, e dove le idee e le proposte pian piano

si stanno trasformando in opportunità, sono quelle in cui fin da subito abbiamo

avuto riscontri positivi e dove anche i trend di impresa sono altrettanto positivi.

Non avendo e non potendo dare risposta sul perché esistono tali differenze,

approfitto per condividere l’intervento di Mario Calabresi, neodirettore del

quotidiano

‘La Repubblica’

, in occasione dell’assemblea di redazione in cui

illustrava il suo piano editoriale (

http://video.repubblica.it/cronaca/il-piano-

editoriale-di-mario-calabresi--un-giornale-trasparente-racconteremo-l-italia-che-

si-impegna/225390/224653

). Tutto il contributo di Calabresi è caratterizzato da

un’enorme forza innovativa, mettendo in discussione abitudini e pratiche che

si sono radicate in anni di lavoro trascinato. Non mancheranno le resistenze da

parte di alcuni (molti?) collaboratori, ma i cambiamenti previsti sono da consi-

derarsi necessari se si vuole rimanere competitivi. Il contesto di riferimento, del

giornale, potrà essere differente da quello di un’azienda industriale, ma l’esigenza

di puntare al miglioramento continuo, facendo delle scelte che hanno l’obiettivo

di rompere schemi e consuetudini (negative) radicate, rappresenta un passaggio

obbligato se si vuole provare a cambiare marcia, evitando di dare la colpa solo ed

esclusivamente alla crisi economica.

M

Per cambiare

(in meglio), mettiamoci

in discussione!

Video disponibile al link:

http://video.repubblica.it/cronaca/il-piano-editoriale-di-mario-

calabresi--un-giornale-trasparente-racconteremo-l-italia-che-si-impegna/225390/224653