NOVEMBRE-DICEMBRE 2015
AUTOMAZIONE OGGI 386
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minor impatto ambientale e rispettino le
vigenti normative EU”.
Marra
: “Le nuove soluzioni di sicurezza
integrate sugli elementi di automazione
sono il punto di partenza ottimale per
realizzare macchine sempre più in grado
di ‘collaborare’ con l’operatore così da raf-
forzare la protezione offerta alla persona
e anche alla macchina stessa. Nell’ottica
dell’ecocompatibilità, l’automazione può
intervenire in modo decisivo sulla com-
ponente dell’efficienza energetica, quindi
della riduzione dei consumi e delle emis-
sioni ad esse associati. In particolare si
tratta di lavorare per rendere sempre più
efficienti le soluzioni di movimento, penso
quindi ai motori sincroni, o brushless, e
sviluppare anche la direzione del direct
drive. Si tratta di eliminare le parti mec-
caniche a basso rendimento, e introdurre
parti a elevato rendimento”.
Zanini
: “Gli impianti di produzione stanno
diventando sempre più complessi, perché
devono riuscire a coniugare diversi aspetti,
che spaziano dalla messa in sicurezza del
personale all’aumento della produttività
dell’impianto, tenendo conto delle nume-
rose normative e della gestione dei costi.
È quindi importante che i responsabili
della meccanica, dell’automazione e della
sicurezza collaborino tra loro già nelle pri-
missime fasi del progetto di una nuova
macchina.
Solitamente si tende a pensare agli aspetti
tecnici dell’impianto come prima cosa, ma
la sicurezza e l’ottimizzazione delle risorse
energetiche devono essere affrontate sin
da subito, e viste come parte integrante
della macchina e non come ‘accessori’”.
A.O.:
Quali saranno le principali innovazioni
che potrebbero avere un maggior impatto
sugli impianti?
Bedetti
: “L’utilizzo di soluzioni innovative
quali i sensori di diagnosi può avere un
notevole impatto sugli impianti, con con-
seguente analisi dei cicli di lavorazione,
più specificatamente analisi dei trend di
misurazioni, danneggiamenti ed efficienza
degli impianti.
Questi dati consentono di investire tempo
e risorse nell’individuazione di quegli ele-
menti strategici e sottoposti più frequen-
temente a usura e rottura (i cosiddetti
stressor), che in base alla nostra espe-
rienza, nella macchina utensile sono ad
esempio elettromandrini, cuscinetti, uten-
sili, pompe ad alta pressione e filtri. Così
facendo è possibile migliorare l’efficienza
dell’impianto stesso attuando interventi di
manutenzione preventiva e ottimizzando
la tempistica di sostituzione degli elementi
stessi”.
Griffini
: “Le principali innovazioni sono
rivolte alla connettività degli impianti non
solo a livello locale ma soprattutto a livello
globale. Concetti come Internet of Things,
Industry 4.0 e Cyber Security stanno condi-
zionando sempre di più lo sviluppo di so-
luzioni che abbiano una programmazione
evoluta che consenta riduzione del tempo
di sviluppo dei progetti e una maggiore
integrazione tra i sistemi.
In questo senso le interfacce MES di Mitsu-
bishi Electric si caratterizzano per l’inte-
grazione totale dei processi attraverso la
connessione diretta tra il reparto produt-
tivo e il livello dei sistemi informativi (ERP).
Esse permettono di creare un’infrastrut-
tura di comunicazione trasparente che eli-
mina il gap tra manufacturing e database
IT, ottenendo una visibilità totale della
fabbrica e una trasmissione dati in tempo
reale, senza necessità di alcun gateway
(come ad esempio un PC) e senza che sia
necessaria una programmazione aggiun-
tiva. In tal modo si ottengono importanti
risultati sia in termini di affidabilità che di
riduzione dei costi.
Per la configurazione dell’interfaccia è pre-
visto l’utilizzo di un semplice e intuitivo
software che consente di mettere in fun-
zione la scheda senza avere approfondite
conoscenze di sistemi MES e di comuni-
cazione di alto livello. Attraverso tale tool
di configurazione è inoltre possibile atti-
vare le varie funzionalità avanzate offerte
dall’interfaccia stessa. Grazie all’interazione
sullo stesso backplane del modulo MES- IT
con le altre CPU (PLC, motion, robot e CNC)
della piattaforma iQ è possibile fornire
al sistema informazioni sull’efficienza di
produzione, sul controllo qualità piuttosto
che sulle funzioni di controllo dei processi
aziendali”.
Marra
: “Il trend attuale che investe anche
il mondo della macchina è quello legato
all’IoT e allo sviluppo della connettività
nell’automazione. In ultima analisi, questo
trend porterà amacchine sempre più intel-
ligenti e autonome: che interagiscono con
la linea e con l’impianto in modo flessibile
e adattivo, come già si accennava in pre-
cedenza. Come frontiera, possiamo anche
parlare di una ‘intelligenza artificiale’ per
le macchine che saranno al centro della
Industry 4.0: un’intelligenza legata all’e-
voluzione di manutenzione predittiva,
condition monitoring, collaborazione con
l’operatore attraverso interfacce HMI sem-
pre più evolute”.
Zanini
: “Sicuramente il controllo remoto,
che monitora e restituisce feedback in
tempo reale, evitando le presenze in loco
e anticipando eventuali necessità di ma-
nutenzione per intervenire solo quando
è realmente necessario. Un altro enorme
potenziale è rappresentato dai robot per il
pick &place, sempre più sofisticati grazie ai
sistemi 3DVision. La tridimensionalità con-
sente a questi robot di muoversi in modo
più preciso e di registrare gli oggetti rapi-
damente e in sicurezza, evitando collisioni
e, quindi, fermi macchina”.
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