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SETTEMBRE 2015

AUTOMAZIONE OGGI 384

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AO

MOTION CONTROL

D

al 1° gennaio 2015 è aumentata la pressione sull’in-

dustria per imporre l’utilizzo di controlli efficienti dal

punto di vista energetico. Da quel giorno, tutti i mo-

tori con potenza nominale da 7,5 a 375 kW che ven-

gono distribuiti per la prima volta dovranno avere

una classe di efficienza energetica non inferiore a IE3 o soddisfare

i requisiti della classe di efficienza energetica IE2 ed essere azio-

nati con controller elettronici della velocità. Dopo due anni, questa

normativa si applicherà anche ai controlli più piccoli con potenze a

partire da 0,75 kW. Questo è ciò che viene sancito dalla direttiva CE

640/2009 dell’UE. In precedenza, esistevano essenzialmente due

modi di proteggere e commutare i controlli in modo efficiente:

l’avviatore per motore e il controllo a frequenza variabile. Entrambi

presentano vantaggi e problematiche. Da una parte, l’avviatore per

motore offre una soluzione economica gestibile facilmente e con

un alto livello di affidabilità, anche se offre una gamma di funzioni

limitata. Dall’altra parte, il controllo a frequenza variabile consente

di variare la velocità inmodo continuo, oltre a offrire numerose fun-

zioni, ma presenta un alto livello di complessità. Questo richiede

quindi notevoli investimenti e agli utenti sono normalmente ri-

chieste buone conoscenze nella progettazione dei controlli. La

soluzione ‘giusta’ per ogni particolare applicazione deve quindi

essere scelta di volta in volta, tenendo conto del sistema generale.

In questa sede deve essere considerata un’ampia gamma di aspetti

e nuove funzionalità. In ogni caso, si può affermare che l’avviatore

motore sarà anche in futuro la soluzione migliore e più efficiente

dal punto di vista energetico per le applicazioni a velocità fissa o

con frequenza di commutazione ridotta. Tuttavia, i controlli a fre-

quenza variabile sono necessari per le applicazioni con velocità e

carichi altamente variabili. Questo implica comunque alcune pro-

blematiche importanti per molti operatori, dato che la complessità

dei dispositivi è elevata e normalmente richiede vaste conoscenze

di progettazione dei controlli. Per colmare la lacuna fra gli avviatori

di motori e i controlli a frequenza variabile, Eaton ha sviluppato una

nuova classe di dispositivi in grado di combinare i vantaggi dell’av-

viatore di motore con quelli dei controlli a frequenza variabile.

Il meglio di entrambi i mondi: il nuovo

avviatore a velocità variabile

Il cosiddetto ‘avviatore a velocità variabile’ può essere gestito con la

stessa facilità di un avviatore per motore, ma offre contemporanea-

mente la funzionalità di un controllo a velocità variabile. Eaton sta

lanciando questa nuova classe di dispositivi con il prodotto deno-

minato PowerXL-DE1 VSS, dall’esposizione SPS IPC Drives del 2014.

Il lato interessante di questi eleganti dispositivi sta nel fatto che non

Heribert Joachim*

Oggi le classi di efficienza energetica dei motori elettrici sono un argomento

scottante. Il settore sta discutendo animatamente dell’evoluzione da IE2, IE3

e IE4, fino a IE5. Una cosa è certa: la domanda di controlli a frequenza

variabile è destinata ad aumentare. Tuttavia, contattori e avviatori

rappresentano ancora la soluzione migliore per molte applicazioni

Avviatori a velocità

variabile: quali possibilità?

Una nuova classe di dispositivi: l’avviatore a velocità variabile

può essere azionato con la stessa facilità di un avviatore per

motore, ma offre contemporaneamente le possibilità di un

controllo a velocità variabile. La versione sottile di FS1, spessa

45 mm, può controllare motori fino a 1,5 kW (a sinistra). La

variante FS2 (spessa 90 mm) è stata progettata per potenze

nominali da 2,2 a 7,5 kW