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GIUGNO 2015

AUTOMAZIONE OGGI 382

51

secondo Busetto, che si deve digitalizzare

tutto iniziando “dall’ordine di un determi-

nato componente chepotrebbemodificare

la produzione, a una perfetta integrazione

con la progettazione, il design, a una mag-

giore flessibilità delle linee di produzione,

insomma a una perfetta integrazione tra

mondo reale e virtuale per arrivare all’og-

gettosceltodalcliente.Lafabbricanondeve

solo avere sensori o attuatori sempre più in-

telligenti, sistemi di controllo, MOM, nuova

terminologia del MES che gestisce l’aspetto

esecutivo della linea di produzione, ma

deve avere engineering, design, simulation

e tutto quello che non è ancora prevedibile

oggi. Il CRM, ad esempio, del cliente non

potrà essere slegato da quanto noi pen-

siamo a livello progettuale. Ma anche le ri-

sorse umane devono essere interconnesse

a tutta la fabbrica, cambierannogli skill delle

persone, cambierà il modo di integrare tutti

i processi: si trattadi un’evoluzione culturale

e di una rivoluzione di innovazione tecno-

logica”. Si tratta quindi di un nuovo livello

di organizzazione e controllo della catena

del valore per l’intero

ciclo dei prodotti, in

grado di soddisfare

le future e variate esi-

genze del cliente, che

comprende tutte le fasi

produttive: dall’idea

all’ordine, dallo svi-

luppo alla produzione,

fino alla consegna del

prodotto al cliente fi-

nale e a tutte le attività

di service correlate, ma per Busetto questa

organizzazione dovrebbe andare oltre.

Per ora le attuali tendenze del mercato si

stanno muovendo nella direzione della

modularizzazione, dellamappatura digitale

delle fasi di produzione e della comuni-

cazione tra le singole macchine in un im-

pianto. “La digitalizzazione sta scatenando

una nuova ondata di innovazione che

induce le imprese a creare nuovi business

a valore aggiunto. Questo processo di svi-

luppo tecnologico deve essere compreso,

abbracciato e infine, utilizzato”. E Siemens è

e sarà accantoal cliente inquestanuova era,

o per traghettarlo nella nuova era del ‘tutto

integrato’ con, per ora, la Digital Enterprise

Platform, una piattaforma di convergenza

tra il mondo virtuale e il reale che com-

prende varie soluzioni industriali in grado

di fornire e soddisfare le esigenze dell’indu-

striamanifatturiera e di processo. Un esem-

pioera inbellamostraduranteSPSdi Parma

allo stand Siemens. Chi passava non poteva

non fermarsi a osservare la ‘radiografia’

della Maserati Ghibli che mostrava le varie

fasi del processo produttivo digitalizzato:

lo sviluppo dei componenti delle vetture,

l’automazione dell’impianto produttivo, la

simulazione dei processi produttivi e i pos-

sibili risparmi economici, la pianificazione,

l’ottimizzazione e simulazione dei processi

complessi durante la produzione. E questo

grazie a Teamcenter, softwarePLM, che fun-

ziona come struttura portanteper i processi

di produzione virtuale, egrazie anche al sof-

twareNX, TIAPortal, al softwareTecnomatix

e al MES Simatic IT.

Mondo virtuale e mondo reale, un insieme

di automazione e software dunque dove

l’automazione deve essere sempre più inte-

grata, modulare, sicura con l’obiettivo di ar-

rivare a fabbriche intelligenti congli oggetti

che dicono come devono essere lavorati e

con le fabbriche chedialogano fradi loro.

t

Siemens -

www.siemens.it

SPS di Parma, stand Siemens. Chi passava non poteva

non fermarsi a osservare la ‘radiografia’ della Maserati

Ghibli che mostrava le varie fasi del processo

produttivo digitalizzato

Giuliano Busetto, country divisions lead di Digital Factory e Process Industries andDrives di Siemens Italia, durante l’incontro con

AutomazioneOggi