In accordo con la definizione
della Direttiva 2012/27/UE,
la finalità della diagnosi
energetica è il raggiungi-
mento della conoscenza del
reale comportamento del
sistema energetico e l’indi-
viduazione delle modifiche
dello stesso attraverso le
quali si possono conseguire
gli obiettivi di: migliora-
mento dell’efficienza ener-
getica, riduzione dei costi
per l’approvvigionamento
energetico, miglioramento
della sostenibilità ambien-
tale nell’utilizzo delle fonti
energetiche (utilizzo delle
risorse attuali di modo da
non comprometterne la
fruizione alle generazioni
future), eventuale riquali-
ficazione del sistema ener-
getico.
Passo dopo passo
Gli obiettivi si possono
raggiungere effettuando,
in ordine sequenziale, le
seguenti attività: razionaliz-
zazione dei flussi energetici; adozione di
tecnologie di risparmio energetico e di
fonti rinnovabili; recupero delle energie
disperse; ottimizzazione dei contratti di
fornitura energetica.
Razionalizzare i flussi energetici vuol dire
eliminare sprechi e inefficienze quali val-
vole, bypass, cambi di
sezione ingiustificati,
perdite (di vapore, aria
compressa, acqua…)
favorendo l’evolu-
zione del sistema di
distribuzione ener-
getica verso schemi
semplici che minimiz-
zino le perdite e con-
sentano un’agevole
implementazione di
un sistema di contabi-
lità amezzomisuratori
dedicati. L’adozione
di tecnologie energy
saving e di fonti rin-
novabili implica il
passaggio a sistemi
energetici a maggiore
rendimento, ossia si-
stemi che, a parità di energia prodotta,
siano caratterizzati da energia in ingresso
e perdite minori.
Il recupero delle energie disperse va ese-
guito se, dopo aver razionalizzato la distri-
buzione e introdotto tecnologie efficienti,
ancora restano effluenti a temperatura in-
teressante per un recupero. L’operazione
finale di ottimizzazione dei contratti di
fornitura è di tipo economico e consta
dell’adesione alle migliori condizioni di
offerta presenti sul mercato.
Al fine di eseguire una diagnosi energe-
tica rispondente ai requisiti, risulta ne-
cessario implementare una procedura
generale condotta con sistematicità. La
procedura prevede le fasi di: contatti
preliminari, comunicazioni con il com-
mittente, incontro preliminare, raccolta
dati, attività in campo, analisi, redazione
del rapporto di diagnosi energetica e
presentazione dello stesso al commit-
tente. Attraverso i contatti preliminari, il
responsabile della diagnosi energetica
(Rede) deve concordare con il commit-
tente scopo, confini e grado di accura-
tezza della diagnosi energetica. Il Rede
deve chiedere al committente di nomi-
nare un referente, informare il personale
e assicurare la cooperazione delle parti in-
teressate. Durante l’incontro preliminare,
il Rede concorda con l’organizzazione la
modalità di accesso al sistema energetico,
i dati da fornire e il programma di esecu-
zione della diagnosi energetica. Nell’atti-
vità in campo, il Rede deve ovviamente
rispettare i regolamenti vigenti in tema di
salute, sicurezza, controllo degli accessi
e protezione dell’ambiente, e deve assi-
curarsi che i rilievi siano rappresentativi
delle condizioni di esercizio.
Nel corso dell’esecuzione della diagnosi
vanno redatti i modelli energetici termico
ed elettrico, trattasi, rispettivamente, dei
censimenti degli utilizzatori elettrici e
termici comprensivi di una stima delle
perdite, necessari per poter individuare le
fasi di lavorazione energivore. Individuati
in tali aree possibili interventi di miglio-
ramento, va costruito il piano di investi-
menti, e si procede quindi alla valutazione
tecnico-economica degli stessi. Una pos-
sibile metodologia è quella del calcolo
del Valore Attuale Netto (VAN). L’ultimo
passaggio della procedura generale pre-
vede la redazione del rapporto di dia-
gnosi energetica che viene consegnato
al committente. Esso deve contenere un
documento di sintesi (gli interventi indi-
viduati e il programma di realizzazione
degli stessi), il contesto (l’anagrafica
dell’impresa e il quadro normativo), la
descrizione della procedura di diagnosi
energetica adottata, la descrizione degli
interventi per il miglioramento dell’effi-
cienza energetica individuati con relativa
analisi costi/benefici, il piano di moni-
toraggio degli interventi individuati ed
eventuali allegati tecnici.
Tra direttive e disegni
di legge
Il tema della diagnosi energetica risulta
di grande attualità e forte interesse per
GIUGNO 2015
AUTOMAZIONE OGGI 382
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Foto tratta da http://pixabay.com/
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