Autoomazione_Oggi_371 - page 54

APRILE2014
AUTOMAZIONEOGGI 371
54
AO
PANORAMA
tuzione di eventuali dispositivi guasti di-
venta unmeromontaggiomeccanico che
non richiede l’interventodi personale spe-
cializzato. Oggi l’efficienza di una linea di
produzione si misura più sull’eliminazione
di possibili problemi che
sui ritmi produttivi. Si sta
puntandomolto sulla ridu-
zione dei fermi macchina,
quindi suun’estremaaffida-
bilità, più che sull’aumento
della capacità produttiva.
Le ragioni, soprattutto nel
mondooccidentale,sonoda
ricercarsi nella saturazione
del mercato e nell’estrema
differenziazione del pro-
dotto, che spostano il focus
dell’automazione industriale
dall’incrementoproduttivoa
flessibilitàequalità. Si stannostudiandoso-
luzioni complesse,manon complicate, per
esempio, per semplificare i cambi formato
garantendo standardqualitativi elevati. La
nuova frontiera è sicuramente rappresen-
tata dallamanutenzione predittiva: preve-
dereepianificare i fermimacchina,evitando
interruzioninonprogrammate”.
Martino
: “L’automazione offre benefici su
tre assi strategici: l’ottimizzazione dei pro-
cessi produttivi, l’incrementodell’efficienza
delle lineedi confezionamento, lagestione
efficacedell’energia. Nei processi produttivi
oggi sono richieste soluzioni avanzate di
controllo che superano i tradizionali con-
cetti usati finora: con l’automazione si deve
garantirequalità costante, stabilità, innova-
zione, elevati tooldidiagnostica.Così anche
nelle lineedi confezionamento lemacchine
hanno subito una completa metamorfosi:
oggi sonomacchinemeccatroniche, dove
l’automazionedigitaleha reso i sistemi più
flessibili ed efficaci. Per quanto riguarda la
gestionedell’energiaènecessariotracciaree
monitorare tutti gli assi di consumoeavere
informazioni predittive che consentano di
operare lesceltepiùadeguateper l’impianto
produttivo. Tutti questi elementi oggi non
vivonodi vitapropria,ma l’efficienzaèpro-
prio dettata dall’integrazione globale, che
consentedirendereestremamenteefficienti
gli impianti”.
Mandelli
: “L’automazione da sola non
bastaadaumentare l’efficienzadi una linea.
Indispensabile a questo scopo è infatti la
‘conoscenza’, quindi ancora una volta la
raccolta dati. Solo l’analisi di questi dati,
l’identificazione delle principali cause di
inefficienza, l’attuazionedimanovre corret-
tiveedi nuovo l’analisi dei risultati ottenuti
possono portare a un au-
mento stabilee consistente
dell’efficienza di una linea.
Oggiesistonostrumentiche
rendono possibile l’analisi
dei dati e il calcolodell’OEE,
quindi di conseguenza che
consentono di ottimizzare
l’efficienza produttiva di
un impianto. Grazie all’evo-
luzione della tecnologia i
softwareMES sono sempre
piùutilizzatieaccessibiliedi
semplice integrazione”.
Risparmioenergetico
A.O.:L’industriaalimentareèunagrande
consumatrice di energia: come si può
risparmiare energia tramite l’automa-
zione?
Ghigliotti
: “Stimolata dalla
crisi dei consumi, l’industria
alimentare sta focalizzando
l’attenzione sui costi di
produzione. Chiaramente
il consumo energetico im-
pattapesantemente: lasfida
staneldimensionamentodi
un livello di automazione
industriale sufficiente, che
noncomportiextracosti”.
Bonacini
: “Una nota
azienda del settore avicolo, consapevole
di essere fortemente ‘energivora’, ha in-
trapreso alcune iniziative per ottenere la
certificazione ISO 50001 per uno dei suoi
stabilimenti principali. Così, in questo sito
abbiamo installato un sistema di monito-
raggio compostoda più 100 apparati, che
rilevano i dati energetici (energia elettrica,
acqua e gas) di varie utenze, e alcuni sof-
twareper larilevazionecontinuadeidatie la
generazione automaticadi report. L’analisi
effettuata sui dati raccolti ha consentitodi
individuarediverseopportunitàdimigliora-
mentodei consumi energetici ehaportato
alladefinizionediunpianostrategico. Idati
hanno consentitodi effettuare calcoli e si-
mulazioni fondamentali nella valutazione
degli investimenti da fare. Lamisurazione
continuativa consentiràpoi dimonitorarne
il rendimento in termini di efficienza delle
azioni intraprese”.
Mandelli
: “Parallelamente alla gestione e
al controllo del processo produttivo, l’au-
tomazione estesa e applicata al consumo
dell’energia consente di identificare spre-
chi (inefficienze) eopportunitàdi risparmio
energetico, nonché di attuare opportune
azioni correttive, quali una gestione più
puntualeeoculatadei consumi di energia,
una migliore distribuzione dei consumi
stessi (a livello sia di unamigliore satura-
zionedelle risorse, siadi unamigliore ripar-
tizioneorariadei consumi), l’integrazionedi
diversiprocessienergeticiecc.”.
Martino
: “L’energiaèunvettore fondamen-
talenel settorealimentareehaun impatto
evidentesul costodelprodottofinale. Ène-
cessarioquindiavereun’attenzionepartico-
lareall’efficienzaenergetica.L’automazione,
insiemeaunapprocciometodologicopro-
fessionale,permettediotte-
nereevidenti risultati.Nonè
piùpossibile realizzare ‘bu-
siness as usual’, ma è stra-
tegico trattare l’efficienza
energetica integrataa tutto
il processo produttivo. Per
questoavereadisposizione
un sistema integrato che
tenga sotto controllo, dal
MES alla macchina, tutti i
dati, consente di ridurre
l’impatto del costo ener-
getico fino a un 30%. Que-
sto significa passare da un
risparmio energetico passivo (utilizzo di
motori adaltaefficienza, peresempio) aun
risparmio attivo, che consente di pensare
l’efficienza come elemento dell’efficienza
produttiva”.
Gaia
: “Indubbiamente i processi produttivi
inambito food&beveragehannodei con-
sumi energetici elevati, che nascono prin-
cipalmente dalle condizioni ambientali di
lavoro incui si sviluppa lafilieraproduttiva.
Per alcuni ambiti occorre garantire livelli
elevati di produttivitàe, vista ladeperibilità
dellematerieprimeutilizzate,un’operatività
h24, 7/7. È davanti a queste esigenze che
automatizzando lafilieraproduttiva si può
ottimizzare il consumoenergetico; di fatto,
una catenaproduttiva smart consente l’ac-
CostantinoGhigliotti
diSick
LucaCraverodiSick
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