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APRILE2014
AUTOMAZIONEOGGI 371
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il collegamento sottomarino a elevata ca-
pacità Irlanda-Galles o l’impiantooff-shore
per la produzione di energia eolica inBel-
gio, e abbiamoportato avanti diverse for-
niture di drive per il risparmio energetico
nel campodell’automazione in vari settori
industriali. Altrettanto fondamentale è
stato l’apporto del business del service,
chepuntiamo amigliorareulteriormente”.
Ottimistaper quanto concernegli sviluppi
delmercato edi ABB sulmedio-lungo ter-
mine, Spiesshofer ha dettodi aspettarsi, a
frontedella situazione contingente attual-
mente in essere, “complessivamente nel
periodo 2011-2015 una crescita per ABB
compresa tra il 5,5% e l’8,5%, dove il 2014
sarà ancora un anno di transizione, men-
tre il 2015 vedrà una crescita aggregata
del 4-5%”. Per il prossimo futuro sono cin-
que i punti cardine sui quali ABB intende
insistere: innovazione, come dimostrano i
continui investimenti inR&S, superiori a1,5
miliardi di dollari per il 2013; soddisfazione
del cliente, accogliendone i feedback per
un miglioramento continuo delle perfor-
mance; mantenimento del team in essere
conproposte interessanti per i dipendenti;
integrazione di nuove aree di business in
mercati emergenti come i Mint (Messico,
Indonesia,Nigeria, Turchia); transizionima-
nageriali senza intoppiper lacontinuitàdel
servizioedelbusiness.
Il2013diABB Italia
In concomitanza con la presentazione dei
risultati di Gruppo, MatteoMarini, già re-
sponsabiledella regioneMediterranea che
dal 1° novembre 2013 è alla guida di ABB
Italia, ha rivelato i numeri realizzati dalla
società nel 2013: “Abbiamo chiuso il 2013
registrando ordini per un totale di 2.115
milioni di euro, inflessionedel 7% rispetto
al 2012, e ricavi per 2.107milioni di euro
(-8% rispetto al 2012). Nonostante la fles-
sione registrata, però, la redditività azien-
dale è rimasta positiva e la percentuale di
export sui ricavi, che si è assestata al 63%,
è in crescita. Sebbene dunque il 2013 sia
stato caratterizzatodaun contestodimer-
cato certonon favorevole, siamo riusciti a
mantenereunaposizionedisostanzialesta-
bilità, cui ha contribuitononpoco la forte
attitudineall’esportazionediABB Italia, con
la quale abbiamo bilanciato le inevitabili
perdite sul fronte domestico”. Nello spe-
cifico, le divisioni Discrete Automation &
Motion, Process Automation e Power Pro-
ducts hanno registratouna flessionenegli
ordini rispettivamentedel13%,19%e13%,
mentre laPower Systemsmostraun+21%
grazie soprattutto ai rapporti che intrat-
tiene con gli EPC contractor italiani a loro
volta fortemente legati al mercato estero.
Marini si èquindi soffermato sullo0%della
LowVoltageProducts: “Èdifficiledifendere
uno 0%, ma devo dire che sono contento
di questo risultato, perché fruttodi unno-
tevole recupero avvenuto nel IV trimestre
del 2013. Forsenonè l’iniziodi una seriedi
trimestri positivi, ma sicuramente è segno
dellanostracapacitàdi reagireallecriticità.
Occorredel resto tenerepresente il conte-
stonel quale cimuoviamo, dove Ternaha
registratoun -3/4%nei consumielettrici in-
terni edove i nostrimaggiori clienti hanno
registratoun -5/8%nelCapex”.
Guardandoai ricavi, tutte ledivisionidiABB
Italia risultano inperdita tranne laDiscrete
Automation&Motiona+2%grazieagli or-
dini conclusi nel 2012. Inuncontesto incui
le imprese investono sull’ottimizzazione e
lavalorizzazionedeipropriassetproduttivi,
leattivitàdi servicesi sonoattestateal 13%
dell’ordinato, con un incremento del 2%
rispetto al 2012, a conferma di una foca-
lizzazione di ABB Italia suquestobusiness
dal quale si attende una crescita nei pros-
simidueanni. “Per il futurocontinueremoa
puntaresull’innovazione,comedimostrano
i crescenti investimenti in R&S effettuati
nel 2013, pari al 2,5%del fatturato. Siamo
infatti convinti che ricerca e innovazione
rappresentino unpunto centrale, al quale
nonpossiamopensaredi rinunciare se vo-
gliamo rimanereaiverticineinostrimercati
di riferimento e al contempo essere con-
correnziali a livello di prezzi, non solo di
qualità”hasottolineato ilcountrymanager.
“Il 2013 è stato per noi un anno record in
termini di brevetti depositati: 37 in tutto ri-
spettoallamediadi 28degliultimi 5anni”.
A testimonianza poi dell’effettiva efficacia
dei propri sistemi, nonché apropriobene-
ficio, ABB Italia proseguirà nell’adozione
di tecnologie allo statodell’artenei propri
stabilimenti. Che si tratti di soluzioni che
possono aiutare le aziende amigliorare il
proprio business e fronteggiare al meglio
la crisi lodimostrano i casi di successodei
siti produttivi di DalmineeSantaPalomba,
dove processi e produzione sono stati ot-
timizzati grazie all’introduzione di sistemi
di automazione di ultima generazione,
tutti ‘made inABB’.Magli investimenti del
colosso svizzeronel nostroPaesenonfini-
sconoqui: “Che l’Italia siauna realtà impor-
tanteall’internodelGruppoè testimoniato
dalla recente acquisizione di Power One,
fra i maggiori produttori di inverter foto-
voltaici, che ha una forte base nel nostro
Paese, con circa 600 dipendenti”. Si tratta
di un’operazione anti-ciclica, come hanno
illustrato i vertici dellamultinazionale, edi
un investimentoa lungotermine, inquanto
ilsolarerappresenterà in futurouna fontedi
energia fortementecompetitivanel campo
delle rinnovabili edestinataallacrescita.
ABB Italia -
UlrichSpiesshofer,CEOdiGruppoABB
MatteoMarini, countrymanagerdi
ABB Italiae responsabiledella
MediterraneanRegion
EricElzvik,CFOdiGruppoABB
1...,33,34,35,36,37,38,39,40,41,42 44,45,46,47,48,49,50,51,52,53,...154
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