Automazione_Oggi_370 - page 34

MARZO 2014
AUTOMAZIONE OGGI 370
34
AO
PANORAMA
lizzata per mezzo di motori lineari sincroni
e il sostentamento e la guida attraverso
innovativi sistemi a sublimazione e levita-
zione magnetica. La rete di tubi potrebbe
sostenere il collegamento e la interconnes-
sione fisica tra siti in cui vi sia l’esigenza di
ricevere o spedire merce. In linea di princi-
pio potrebbero essere connesse le singole
abitazioni, i centri commerciali, qualunque
tipo di punto vendita e/o di distribuzione, le
fabbriche, gli uffici, magazzini centralizzati
con forniture ‘just in time’, farmacie, ospe-
dali ecc. Il sistema, oltre all’elevata velocità,
al basso impatto ambientale (atmosferico e
acustico) e alla flessibilità, è concepibile in
modo scalare per cre-
scere con gradualità
partendo con connes-
sioni B2B (Business to
Business) tra siti indu-
striali arrivando al B2C
(Business to Consu-
mer) o C2C (Consumer
to Consumer).
Il progetto Pipenet,
già presentato alla
conferenza europea
sul futuro dei trasporti,
potrebbe avere dei costi di realizzazione,
successivamente alle fasi di start up, sen-
sibilmente inferiori a quelli per le infra-
strutture tradizionali attestandosi a circa
un milione di euro al chilometro. Quinto
sistema dei trasporti, dopo quello stradale,
marittimo, ferroviario e aereo, potrebbe
nel giro di pochi anni sostituire tracciati
standard per i collegamenti transnazionali
riducendo, oltre ai tempi di percorrenza
dello scambio delle merci, anche i rischi di
incidenti ai danni di persone e cose e i costi
specifici del trasporto.
Tecnica
I collegamenti, costituiti sostanzialmente
da tubi di diametro inferiore a un metro,
possono essere realizzati in affiancamento
a opere già esistenti riutilizzando infrastrut-
ture già praticate come tracciati stradali,
ferroviari, ponti e gallerie oltre che sfruttare
la posa sottomarina che in Italia potrebbe
portare a svariati vantaggi per collegare le
principali città come Trieste, Ancona, Bari,
Palermo, Napoli, Roma, Genova ecc.
In qualunque luogo, in pochi minuti,
anche da centinaia di chilometri di di-
stanza, sarà possibile recapitare pacchi
postali, generi alimentari, capi di abbiglia-
mento, semilavorati, pezzi di ricambio,
medicinali, valori e titoli, rifiuti (raccolta dif-
ferenziata) ecc. Si potrà ricevere, per esem-
pio, merce fresca in ogni istante, provare un
capo di abbigliamento visto in internet e
poi restituirlo se non adeguato alle aspetta-
tive. Grazie alla tecnologia della levitazione
magnetica e al vuoto ottenuto all’interno
del tubo, le capsule potrebbero viaggiare
senza particolari attriti raggiungendo ve-
locità elevatissime (300 km/h per trasporti
urbani bidirezionali, 300 km/h – 1.500 km/h
per trasporti regionali monodirezionali,
oltre i 1.500 km/h per trasporti nazionali
monodirezionali) utilizzando quantitativi
di energia specifici ridotti del 70% rispetto
alla strada, 50% rispetto al trasporto ferro-
viario e 90% rispetto all’aereo con emis-
sioni di CO
2
estremamente ridotte. Nei tubi
viaggiano capsule che possono sostenere
il peso di circa 50 kg e 200 litri di volume
che è il taglio del 70% della merce che
oggi è trasportata sulle reti infrastrutturali
convenzionali. L’80% dei pacchi trasportati
oggi via posta convenzionale non supera i
3 kg di peso e il 75% delle merci che sono
ogni giorno trasportate può essere pallet-
tizzata, trasformata in kit e formati standard
che non superino i 20 kg. Secondo le stime
contenute nel progetto, avviato purtroppo
senza effettivi riscontri nella pratica già
dieci anni fa, dirottando le merci sul rivo-
luzionario sistema, si abbatteranno infatti
del 93% le polveri sottili, dell’80% l’ossido
di azoto e del 19% l’anidride carbonica. Dal
punto di vista acustico, inoltre, la partico-
larità della tecnologia garantirà un ridotto
inquinamento. Infine, per quanto riguarda
gli incidenti, Pipenet produrrebbe una ri-
duzione media annua di parecchie migliaia
di incidenti. Il sistema Pipenet è in grado
di fornire un’elevata affidabilità legata alla
tecnologia completamente automatica di
propulsione e indirizzamento delle cap-
sule mentre la sicurezza è garantita dalle
modalità di posa in opera, all’autodiagnosi
e al monitoraggio dei parametri di funzio-
namento in tempo reale. In caso di emer-
genza o malfunzionamento, l’aria potrà
essere immessa appositamente e in modo
controllato nei condotti al fine di frenare
rapidamente la corsa delle capsule. La rete,
inoltre, permetterebbe percorsi alternativi
in caso di guasto o manutenzione di un
tratto e il sistema di instradamento delle
capsule pianifica fin dalla spedizione il per-
corso più breve in termini di tempo e può
scegliere percorsi alternativi in base al traf-
fico presente in rete.
È curioso che questa tecnologia si stia svi-
luppando proprio in Italia dove oltre il 90%
del trasportomerci si muove su gomma per
cui ci si può chiedere senza esitazioni: “cosa
stiamo aspettando a metterla in pratica?”
La rete di tubi potrebbe sostenere il
collegamento e la interconnessione fisica tra siti
in cui vi sia l’esigenza di ricevere o spedire merce
1...,24,25,26,27,28,29,30,31,32,33 35,36,37,38,39,40,41,42,43,44,...136
Powered by FlippingBook