MARZO 2014
AUTOMAZIONE OGGI 370
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AO
PANORAMA
di
Matteo Marino
P
er il trasporto di persone il nu-
mero di auto in Italia è passato
da ventiquattro milioni nel 1986
a più di trentasette milioni di
oggi. Il numero di autovetture
ogni cento abitanti sul nostro suolo sfiora
le sessanta unità contro una media eu-
ropea di circa due terzi rispetto a quella
italiana. Il traffico cittadino è diventato
soffocante negli ultimi anni. Questo feno-
meno è particolarmente evidente nei Paesi
emergenti ma anche i numeri dell’Italia
non possono lasciare indifferenti. Se pren-
diamo ad esempio la capitale, che registra
la maggior intensità di traffico del Paese,
si può facilmente verificare come ogni abi-
tante perda almeno undici giorni in media
all’anno in coda. Se, invece, facciamo rife-
rimento agli incidenti stradali e al relativo
impatto sociale ed economico sulla collet-
tività, emergono numeri sconcertanti. Gli
incidenti stradali importanti annui in Italia,
nonostante il numero sia progressivamente
in calo, è di circa 185.000 con un numero di
vittime di circa 3.600 e oltre 260.000 feriti.
Di fronte a questi aspetti della mobilità
automobilistica del trasporto di persone è
evidente come sia necessaria un’innova-
zione radicale dei trasporti che passi anche
da invenzioni dal carattere nazionale che si
bbiamo posto alcune domande relative al settore della logistica a
Gian Paolo Fedrigo, CEO di Datalogic Automation, e a Francesco
Montanari, vice president and general manager Mobile Computing
di Datalogic ADC:
Di cosa avrebbe bisogno oggi il settore della logistica e dei
trasporti per poter cambiare pelle adattandosi così a una condizione che
ormai sembra essere permanente nel nostro Paese?
Gian Paolo Fedrigo
- In uno scenario tecnologico in rapida evoluzione diventa
fondamentale investire in innovazione e utilizzare tutti gli strumenti più idonei per
controllare i propri processi e ottimizzare i costi. Datalogic è da sempre impe-
gnata nel trovare le migliori soluzioni tecnologiche per i propri partner e clienti,
anche grazie a consistenti investimenti in R&D.
Francesco Montanari
- Quello che consente alle aziende che operano nel
settore logistico di competere sul mercato è un servizio efficiente a un costo ade-
guato. Per farlo, la risposta è una sola e valida ormai da molti anni: la tecnologia.
Per garantire efficienza e velocità sono necessari strumenti tecnologicamente
avanzati, gli unici in grado di monitorare e comunicare dati e informazioni corrette
in tempo reale.
La capacità di fare innovazione di business, oltre che tecnologica, co-
stituisce probabilmente oggi uno dei maggiori punti di forza del nostro
Paese. La sua azienda come ha affrontato il tema?
Gian Paolo Fedrigo
- Il settore della
logistica sta subendo profondi cam-
biamenti e gli addetti ai lavori devono
adeguare il loro servizio rendendolo
ancora più preciso e accurato. Da
qui la necessità di utilizzare stru-
menti flessibili e standardizzati, che
consentano di migliorare i processi.
In quest’ottica Datalogic offre una
gamma completa e innovativa di pro-
dotti per la logistica, come le soluzioni
tecnologiche per l’identificazione dei
colli. Ne è un esempio il dimensio-
natore DIM3610, in grado di offrire
prestazioni ottimali per la misurazione
automatica di lunghezza, larghezza e
altezza di oggetti, pacchi e pacchetti
all’interno dei centri di distribuzione. Il DIM3610, garantendo stime molto
precise e accurate, ottimizza le operazioni di carico dei mezzi e la conseguente
pianificazione dei percorsi di consegna. Oggi le soluzioni di Auto ID vanno
ben oltre il codice a barre, avvicinandosi sempre più al data intelligence. Le
A
Datalogic
Nuove idee
per la logistica
Da dieci anni la capacità innovativa dell’Italia si è espressa
con un progetto particolarmente innovativo per concorrere a
risolvere il problema dei trasporti di merci sulle medie e lunghe
percorrenze. Ancora oggi, nonostante il tam tam sui media, non
se ne riesce a vedere il concreto utilizzo se non di tipo
prototipale. Ma cambiare si può, basta volerlo
Gian Paolo Fedrigo, CEOdi
Datalogic Automation