GENNAIO-FEBBRAIO 2014
AUTOMAZIONE OGGI 369
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alle aziende la possibilità di sviluppare nuovi servizi business-to-
business o business-to-consumer che creano nuove efficienze
ed economie di scala. L’IoT ha permesso ai più diversi settori la
possibilità di fruire di due benefici operativi, chiave in grado di
ottimizzare i processi di business: realtime analytics e adaptive
analytics. Grazie alle capacità di manutenzione predittiva e di
auto-diagnosi, nell’IoT l’analisi in tempo reale (realtime analytics)
vieneeffettuata autonomamentedai dispositivi edallemacchine
intelligenti. Per esempio, i sistemi sono in grado di estendere la
durata dei componenti a rischio di possibili malfunzionamenti
riducendo il carico meccanico oppure richiedendo autonoma-
mente un intervento. La manutenzione predittiva elimina il
tempo e i costi relativi ai controlli programmati e all’assistenza
preventiva, aumentando l’efficienza attraverso una gestione ot-
timizzata delle scorte di componenti, riducendo quindi i costi di
magazzino. Grazie invece alla possibilità di convertire gli enormi
set di dati generati dall’IoT in una fonte di informazioni ricche e
utilizzabili, l’analisi adattativa (adaptive analytics) aiuta a iden-
tificare i trend che determineranno la trasformazione del busi-
ness. Permettendo lo sviluppo di processi decisionali in tempo
reale e su vasta scala in grado di migliorare il comportamento
di dispositivi e sistemi, l’analisi adattiva rende i sistemi intelli-
genti ancora più intelligenti, capaci quindi di diagnosticare con
maggiore precisione, e risolvere, i problemi nel momento in cui
questi si verificano.
A.O.: Cosa sono i gateway intelligenti e cosa devono sapere
le imprese a riguardo?
Wiegand:
Le organizzazioni che operano nel commercio e nel
settore pubblico (che comprende tra gli altri energia, building
automation, trasporti, sanità) e che desiderano fare leva sull’IoT
si trovano ad affrontare due possibili scenari: connettere gli
asset già esistenti oppure costruire una nuova generazione di
dispositivi connessi. Per la maggior parte delle organizzazioni,
connettere le risorse esistenti ha la priorità in termini di tempi e
impatto. Le imprese vogliono infatti trovare modi efficienti per
connettere miliardi di risorse già installate, dal momento che
questo richiede costi inferiori rispetto allo sviluppo di nuovi di-
spositivi e alla loro successiva installazione. L’obiettivo è quindi
quello di essere in grado di gestire e controllare i dispositivi da
remoto e di utilizzare i dati già disponibili. Il software e l’hard-
ware esistenti possono essere modificati in modo da poter es-
sere connessi a Internet. Questo approccio risulta però oneroso
e, con ogni probabilità, poco realistico. Molti di questi dispositivi,
come i sensori, si basano
infatti su risorse limitate:
dispongono di capacità
di calcolo e networking
limitate alla connes-
sione diretta a Internet e,
anche in presenza di di-
spositivi dotati di capa-
cità sufficienti, sarebbe
comunque costoso
modificare software e
hardware esistenti, se
non addirittura impossibile a causa di problemi normativi e di
sicurezza. La soluzione è quella di creare un ‘bridge’ tra questi
dispositivi e Internet utilizzando ciò che viene definito gateway
o hub. Anche per la nuova generazione di dispositivi connessi a
Internet, il collegamento via gateway costituirà il modo più pra-
tico per ottenere scalabilità e minimizzare i costi.
A.O.: Come state intervenendo per garantire la sicurezza
dell’IoT?
Wiegand:
La sicurezza è il principale elemento differenziatore
per l’IoT e la potenziale vulnerabilità costituisce l’ostacolo mag-
giore all’adozione dell’IoT da parte del mercato industriale rego-
lato da precise normative. La sicurezza sia a livello di dispositivo
sia di rete rappresenta un fattore critico per il funzionamento
dell’IoT: la stessa intelligenza che permette ai dispositivi di svol-
gere le loro attività deve anche consentire loro di riconoscere
e contrastarne le minacce. Per fortuna, questo non richiede un
approccio rivoluzionario, quanto piuttosto un’evoluzione delle
misure che si sono già dimostrate vincenti per le reti IT, adattan-
dole alle sfide poste dall’IoT e ai vincoli dei dispositivi connessi.
La sicurezza non può essere considerata un semplice add-on
di un dispositivo, ma parte integrante di esso al fine di garan-
tirne un funzionamento affidabile. I controlli di sicurezza sul
software devono essere applicati a livello di sistema operativo,
sfruttando le nuove funzioni di protezione hardware che stanno
facendo il loro ingresso sul mercato, estendendosi alla catena
di dispositivi per garantire una costante affidabilità della base
installata. Integrare la sicurezza a livello di sistema operativo
permette agli sviluppatori e ai designer di dispositivi di elimi-
nare gli oneri legati alla configurazione dei sistemi per mitigare
le minacce e garantire la sicurezza delle loro piattaforme. Wind
River si trova nella posizione più adatta per implementare e for-
nire la sicurezza dell’IoT grazie alla presenza dei nostri prodotti
all’interno dello stack software dei dispositivi. Siamo focalizzati
sull’offerta di controlli di sicurezza IT all’avanguardia, ottimizzati
per le nuove ed estremamente complesse applicazioni embed-
ded che costituiscono l’Internet of Things. I nostri prodotti e le
nostre soluzioni supportano capacità di secure boot con risorse
hardware che garantiscono la ‘root of trust’, meccanismi per il
controllo degli accessi, protezione nella gestione dei pacchetti e
degli aggiornamenti software, firewall e IPS e integrazione con
prodotti per la gestione delle reti e la correlazione degli eventi.
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