AO
AUTOMAZIONE DOMANI
di
Alessandra Flammini
OTTOBRE 2013
AUTOMAZIONE OGGI 367
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un’opportunità importante. Le aziende che investiranno nella protezione dell’am-
biente avranno notevoli benefici d’immagine. Osservando il panorama attuale gli
investimenti in automazione per il risparmio energetico sembrano ancora eco-
nomicamente poco vantaggiosi, date le recenti politiche sui costi dell’energia; è
anche vero però che la cosiddetta ‘green automation’, ossia le pratiche volte alla
riduzione dei consumi energetici e dell’impatto ambientale, nel senso di conteni-
mento dei rifiuti, del rumore e degli inquinanti, sta assumendo un ruolo rilevante
per l’immagine di un’azienda e l’incremento delle vendite. Molte imprese e società
fanno promozione con iniziative volte alla salvaguardia ambientale, al recupero
dei beni culturali o al sociale. Le nuove smart city chiederanno ai cittadini di limi-
tare la produzione di rifiuti generici, adottando specifici cassonetti che contabiliz-
zano il rifiuto indifferenziato e favorendo la raccolta differenziata e una maggiore
attenzione agli sprechi. Partendo da un’azione sui giovani attraverso l’istruzione,
poi, si formeranno i ‘nuovi’ cittadini, più consapevoli dei propri
doveri sociali verso i soggetti svantaggiati e del fatto di essere
responsabili in prima persona del proprio benessere. Se da un
lato si vuole smantellare il paradigma della prosperità legata
al consumismo, dall’altro il ‘viver sano in un ambiente sano’,
migliorando il proprio stile di vita, implica comunque dei con-
sumi, quindi la necessità di produrre, anche se di un produrre
più di qualità e sostenibile. Il cittadino guarderà così con più
simpatia a quei prodotti che, per esempio, usano imballi ridotti
o facilmente riciclabili, incentivando indirettamente gli investi-
menti delle aziende nell’automazione. Gli abitanti delle future
smart city saranno più consapevoli degli effetti sulla propria sa-
lute dell’inquinamento e dei propri stili di vita e cambieranno
la quantità e la qualità dei consumi, complice la crisi economica che ha colpito il
ceto medio. Consumare meno e meglio potrebbe essere una molla per il rilancio
del made in Italy e per incentivare le imprese italiane a investire in tecnologia e
automazione per incrementare gli aspetti legati alla qualità del prodotto: design
e qualità dei processi di lavorazione. È importante sottolineare come il concetto di
smart city abitate da cittadini più consapevoli sia di respiro europeo, quindi andrà
a influenzare anche le realtà che oggi si rivolgono prevalentemente al mercato
estero. Smart city poi significa infrastrutture: comunicazione e trasporti di qualità,
accessibili a privati e aziende. La mobilità, in particolare quella elettrica, avrà un
notevole peso nelle future ‘città intelligenti’, così come la logistica. Si prevedono
investimenti infrastrutturali per la ricarica veloce; inoltre, grazie alla mobilità elet-
trica potrebbero cambiare le politiche legate ai costi dell’energia e della sua di-
stribuzione, dando nuovo impulso all’automazione per la misura e la gestione dei
flussi energetici. Una maggiore sensibilità per l’ambiente potrebbe infine portare
società e aziende a inserire tale tema nei propri statuti e codici etici, privilegiando
i contatti con fornitori altrettanto sensibili a tale aspetto, incentivando nuovi inve-
stimenti nella ‘green automation’.
Nuove opportunità
con le smart city
Comitato tecnico Automazione Oggi
a politica nazionale di
ricerca e innovazione
sembra convergere sulle
cosiddette ‘Smart City and
Community’, in coerenza
con gli orientamenti eu-
ropei di Horizon 2020, gli
orientamenti dell’Agenda
Digitale Europea, il Piano Nazionale
di E-Government, le azioni in atto nel
quadro dell’Agenda Digitale Italiana.
Gli ambiti di azione (sicurezza del ter-
ritorio, waste management, trasporti
e mobilità, logistica
last-mile, smart grid,
architettura soste-
nibile e materiali,
cultural heritage,
gestione risorse idri-
che, invecchiamento
della società, tecno-
logie welfare e in-
clusione, domotica,
cloud computing
technology for smart
government, giusti-
zia, scuola, tecnologie del mare, salute)
vertono prevalentemente sulla soste-
nibilità ambientale e sull’innovazione
sociale. Horizon 2020 dedica grande
attenzione anche al tema delle ‘Com-
petitive Industry’, indicando come
tecnologie chiave abilitanti l’ICT, le na-
notecnologie, i nuovi materiali, le bio-
tecnologie, lo spazio e l’automazione
di fabbrica e di processo, tuttavia le ini-
ziative in questo ambito, come il ‘Clu-
ster Fabbrica intelligente’, sembrano
al momento scarsamente collegate ai
concetti delle smart city. Se è vero che
gli ambiti di queste ultime interessano
comunque parte delle aziende del
settore dell’automazione (si pensi alle
smart grid o alla domotica), è anche
vero che una forte volontà d’investi-
mento sui temi dell’ambiente e del
benessere possono rappresentare
L
Fonte: cdni.wired.co.uk