Automazione_Oggi_367 - page 114

di
Cristiano Cominotto, Pier Stefano Croce
AO
AVVOCATO
OTTOBRE 2013
AUTOMAZIONE OGGI 367
114
mici modificando l’art. 7 della legge 604/66. In base a tale procedura l’azienda, prima di
procedere al licenziamento, dovrà comunicare l’intenzione di licenziare (e i motivi di tale
decisione) alla Direzione territoriale del lavoro del luogo dove il lavoratore presta la sua
opera. Tale comunicazione dovrà essere trasmessa per conoscenza al lavoratore. Entro 7
giorni dalla ricezione della comunicazione la Direzione territoriale del lavoro convocherà
il lavoratore e l’azienda per tentare una conciliazione. Solo se fallisce il tentativo di conci-
liazione il datoredi lavoropotrà comunicare legittimamente il licenziamentoal lavoratore.
Tuttavia, se l’azienda licenzia il lavoratore senza prima azionare la procedura
qui descritta, potrà essere condannatadal giudice apagare al lavoratore licen-
ziato una somma compresa tra le 6 e le 12mensilità.
La procedura standard in aziende conmeno di 15 dipendenti
Se l’azienda occupa meno di 15 dipendenti, l’azienda non sarà soggetta ad
alcuna procedura particolare nel licenziare i lavoratori (che potranno essere
anche più di 5) e basterà che l’azienda comunichi per iscritto il licenziamento
al lavoratore precisando, contestualmente e sempre per iscritto, le ragioni su
cui si fonda il licenziamento.
La scelta dei lavoratori da licenziare
Inogni caso, un aspettoda valutare attentamente nel contestodi un ridimensionamento
aziendale riguarda la scelta dei lavoratori da licenziare. Infatti, se il datore di lavoro in crisi
si vede costretto a licenziare uno o più lavoratori che hanno funzioni simili o uguali, non
potrà scegliere a caso ma dovrà rispettare alcuni criteri di scelta tra cui, in particolare, i
carichi di famiglia e l’anzianità del lavoratore. Se l’azienda non individua correttamente i
lavoratori da licenziare sulla base dei criteri sopra indicati, c’è il rischio che il giudice possa
ritenere il licenziamento illegittimo e condannare l’azienda al risarcimentodel danno. Ma
il giudicepotrebbe addirittura condannare l’azienda alla reintegrazionedel lavoratorenel
posto di lavoro qualora accerti che il mancato utilizzo dei criteri di scelta sia stato dettato
da intenzioni discriminatorie da parte dell’azienda. Se poi il mancato o non corretto uti-
lizzo dei criteri di scelta avviene nell’ambito della procedura collettiva di licenziamento
(sopra tratteggiata), è la stessa legge a stabilire che il lavoratore illegittimamente licen-
ziato debba essere reintegrato in azienda. In conclusione, nell’ambito di una ristruttu-
razione aziendale, l’azienda è tenuta per legge a osservare tutta una serie di obblighi e
procedure. Per questo consigliamo alle aziende in fase di ristrutturazione di muoversi
conparticolare cautela dal momento che decisioni sbagliate potranno essere successiva-
mente impugnate giudizialmente dal lavoratore.
Ristrutturazioni
e ridimensionamento
aziendale in caso
di crisi aziendale
n periodo di crisi le aziende per-
dono commesse o appalti e si ve-
dono quindi costrette a ridurre il
personale oppure, per rendersi più
competitive, sentono la necessità
di riorganizzarsi tagliando posizioni
non più utili e anti-economiche. La
corretta procedura di
ristrutturazione e/o ridimen-
sionamento aziendale varia a
seconda delle dimensioni oc-
cupazionali dell’azienda e dal
numero dei lavoratori di cui
l’azienda intende privarsi.
La procedura collettiva
Se l’azienda occupa più di 15
dipendenti e intende licen-
ziare 5 o più lavoratori nell’arco di 120
giorni, dovrà obbligatoriamente adottare
la procedura collettiva di cui alla legge
n. 223/1991. Tale procedura, piuttosto
complessa e articolata, prevede una for-
zata procedimentalizzazione del potere
di licenziamento del datore di lavoro e
un forte coinvolgimento delle compagini
sindacali.
La procedura in DTL per i licenziamenti
economici in aziende con più di 15 di-
pendenti
Se l’azienda occupa più di 15 dipendenti
ma intende licenziaremenodi 5 lavoratori,
la procedura da attivare non sarà quella
collettivama quella che la riforma Fornero
ha introdotto per i licenziamenti econo-
Risponde alla nostra rubrica l’Avv. Cristiano Cominotto di Milano specializzato nelle
problematiche legali in campo elettronico, informatico e dei sistemi di produzione.
Chiunque desiderasse proporre o approfondire argomenti legali su queste pagine
può telefonare al n. 02/5450823 o scrivere a:
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