borazione tecnologica-scientifica,
i parchi tecnologici, le Università
dei due Paesi, collaborazione tra
Enti e sistemi fieristici. Negli ultimi
dieci anni i commerci tra l’Italia e
la Russia sono più che raddoppiati
raggiungendo oltre 27 miliardi di
euro (2002-2011).
Naturalmente il Made in Italy ne
trae grande beneficio. Alcune a-
ziende italiane, che da diverso
tempo operano in quel Paese,
hanno cortesemente partecipato
all’inchiesta di Fluidotecnica rac-
contando la loro esperienza.
Gli investimenti
nella Federazione Russa
“Dato che le fiere di settore stan-
no perdendo di appeal e il web
marketing non è ancora maturo
nel nostro settore, l’investimento
più proficuo rimane il contatto
I PROTAGONISTI
ANDREA TREZZI, di Duplomatic Oleodinamica:
“L’apprezzamento dell’offerta Made in Italy
nel mercato Russo, trova la sua ragion d’essere
in elementi quali la qualità del prodotto, la
flessibilità nella realizzazione di soluzioni e
l’approccio relazionale che pone il cliente al
centro della proposizione commerciale. Questi
valori, da sempre intrinsechi nello spirito di
Duplomatic Oleodinamica, ci stanno consentendo
di vivere un’esperienza di successo”.
fluidotecnica 370
APRILE
2013
DANIELE COLOMBO, di Atos: “Il successo del
Made in Italy in Russia? Posso sintetizzare al-
cuni principali concetti e sfumature tecniche e
interpersonali tra la storia della Russia e il nostro
Paese: innanzitutto un’empatia particolare tra il
popolo russo e italiano, che aiuta enormemente
gli scambi commerciali, inoltre, l’apprezzamento
del nostro Paese da parte dei nostri interlocutori
sia dal punto di vista culturale sia paesaggistico.
Poi, ovviamente, la qualità tecnologica dei nostri
prodotti”.
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