Progetto Repair: a Pompei robotica e digitalizzazione aiutano l’archeologia

Pubblicato il 15 settembre 2021

A Pompei, la prima volta una tecnologia d’avanguardia sarà utilizzata per la ricostruzione fisica di manufatti archeologici, in gran parte frammentati e di difficile ricomposizione. È questo l’obiettivo del progetto europeo “RePAIR”, acronimo di Reconstruction the past: Artificial Intelligence and Robotics meet Cultural Heritage, iniziato il 1° settembre 2021 e coordinato dall’Università Ca’ Foscari Venezia.

Migliaia di frammenti, come piccole tessere di un puzzle, saranno risistemati con l’ausilio di una infrastruttura robotica, dotata di braccia meccaniche in grado di scansionare i frammenti, riconoscerli tramite un sistema di digitalizzazione 3D e restituirgli la giusta collocazione. Mentre i frammenti vengono riconosciuti e scansionati, le braccia e le mani di precisione meccaniche li manipolano e movimentano con l’ausilio di sensori avanzatissimi in grado di evitarne il minimo danneggiamento.

Oggetto di questa sperimentazione saranno gli affreschi del soffitto della Casa dei Pittori al Lavoro nell’Insula dei Casti Amanti, danneggiati nel corso della eruzione del 79 d.C. e poi ridotti in frantumi in seguito ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.

Su tale straordinario contesto lavora già a partire dal 2018 il gruppo di esperti di pitture murali dell’Università di Losanna, guidato dal professor Michel E. Fuchs, con un programma di studio e di ricomposizione manuale che si fonda sull’analisi dei diversi aspetti morfologici, stilistici e tecnici dei frammenti. L’attivazione del nuovo progetto, che procederà parallelamente e in modo coordinato con quello in corso da parte dell’équipe svizzera, consentirà di confrontare dunque due metodologie di lavoro e i rispettivi risultati.

Il secondo caso di studio sarà inoltre costituito dai frammenti degli affreschi della Schola Armaturarum, determinati dal crollo dell’edificio nel 2010 e in parte ancora non ricollocati. Due esempi iconici di grandi affreschi del patrimonio culturale mondiale che si trovano in stato frammentario e sono conservati nei depositi del Parco Archeologico di Pompei.

L’attività si avvale dell’apporto interdisciplinare di istituti scientifici e di ricerca che operano nel campo della computer vision, della robotica, dell’Intelligenza Artificiale, con il contributo fondamentale dell’Archeologia e della Conservazione di Beni Culturali.

Partner del progetto “RePAIR”, assieme al Parco Archeologico di Pompei sono: l’Università Ca’ Foscari di Venezia (ente coordinatore), la Ben-Gurion University of the Negev di Israele, la IIT – Istituto Italiano di Tecnologia, l’Associacao do Instituto Superior Tecnico Para a Investigacao e Desenvolvimento del Portogallo, la Rheinische Friedrich Wilhelms Universitat di Bonn in Germania ed il Ministero della Cultura. Il progetto ha ricevuto finanziamenti dal programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell’Unione Europea, nell’ambito della Grant agreement n. 964854.

“Le anfore, gli affreschi, i mosaici, vengono spesso portati alla luce frammentati, solo parzialmente integri o con molte parti mancanti” dichiara il Direttore del Parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel. “Quando il numero dei frammenti è molto ampio, con migliaia di pezzi, la ricostruzione manuale ed il riconoscimento delle connessioni tra i frammenti è quasi sempre impossibile o comunque molto laborioso e lento. Questo fa sì che diversi reperti giacciano per lungo tempo nei depositi archeologici, senza poter essere ricostruiti e restaurati, e tantomeno restituiti all’attenzione del pubblico. Il progetto RePAIR, frutto di ricerca e competenza tecnologica, grazie all’ausilio della robotica, della digitalizzazione e dell’intelligenza artificiale, si pone l’obiettivo di risolvere un problema atavico”.

“Dal punto di vista scientifico e tecnologico, il progetto pone sfide importanti per affrontare le quali utilizzeremo le più avanzate tecniche nel campo dell’Intelligenza Artificiale, della Visione Artificiale e della Robotica” aggiunge Marcello Pelillo, coordinatore del progetto e professore di Intelligenza artificiale all’Università Ca’ Foscari Venezia.

Fonte: Università Ca’ Foscari Venezia



Contenuti correlati

  • Battaglini Centro Software ERP
    L’ERP di Centro Software consente incrementi in efficienza di oltre il 60%

    L’adozione di un ERP, cioè un software “Enterprise Resource Planning”, all’interno delle aziende attive nel settore meccanico può portare a un beneficio di produttività ed efficienza molto concreto, nella misura di un incremento medio del 60%, che...

  • Le innovazioni dei controllori industriali

    I controllori industriali continuano a occupare una posizione strategica nell’era della trasformazione digitale. In particolare, le tecnologie basate su IoT, Edge computing, AI, robotica e virtualizzazione ne stanno elevando le potenzialità a un nuovo livello. Leggi l’articolo

  • Controllo remoto di mobile robot: Roboverse Reply premiata all’Elrob 2024

    Roboverse Reply, società del Gruppo Reply specializzata in scenari di integrazione tra robotica e reality capture con mixed reality, è stata premiata come “Best Performance” nella Recon Challenge durante la European Land Robot Trial (Elrob) 2024, il...

  • Controllo distribuito per il recupero dei rifiuti

    La digitalizzazione e la scalabilità si rivelano fondamentali per un innovativo progetto di sostenibilità. Il DCS digitale è alla base del controllo di precisione dei processi nell’80% della tecnologia per il recupero dei rifiuti. Leggi l’articolo

  • Quando la produzione è additiva

    Negli ultimi tre decenni l’Additive Manufacturing ha visto una crescita notevole, trasformandosi in una realtà industriale pienamente consolidata e matura. Le applicazioni non si limitano alle attività di prototipazione ma si estendono alla produzione di utensili e...

  • Schneider Electric lancia la III edizione dei Sustainability Impact Awards

    Schneider Electric ha aperto le candidature per la terza edizione del premio Schneider Electric Sustainability Impact Award. Questa iniziativa, inaugurata nel 2022, valorizza il contributo che l’ecosistema di clienti, partner e fornitori di Schneider Electric offre alla...

  • Collaborazione tra RoboDK e Keba Industrial Automation

    RoboDK, azienda fondata in Canada nel 2015, specializzata nella programmazione e nella simulazione offline, ha ufficialmente annunciato che collaborerà con Keba, realtà che vanta oltre 30 anni di esperienza nella robotica industriale e che, con la piattaforma di automazione...

  • Sacchi programma formazione automazione industriale
    Formazione multi-brand con Sacchi in automazione industriale

    Sacchi Elettroforniture, azienda di riferimento nella distribuzione di materiale elettrico e rinnovabili del Nord Italia, prosegue nel suo programma di formazione dedicato a tutti i professionisti del settore elettrico, con l’obiettivo di formare i prossimi esperti e...

  • Faulhaber azionamenti robot chirurgici
    Azionamenti Faulhaber nelle operazioni supportate da robot in chirurgia

    Gli azionamenti Faulhaber trovano largo impiego nella tecnologia medica, nelle procedure supportate da robot ma non solo. Altre applicazioni sono ad esempio nelle pompe cardiache impiantabili, negli strumenti chirurgici manuali, nelle unità turbina dei ventilatori integrate nei...

  • IoT e AI Zerynth nelle lavorazione meccaniche di T.G.R.

    T.G.R. Srl, azienda specializzata in lavorazioni meccaniche come tornitura, fresatura e rettifica per la produzione di particolari meccanici, ha compiuto un significativo passo avanti nella propria trasformazione digitale grazie all’adozione dalla piattaforma IoT & AI di Zerynth....

Scopri le novità scelte per te x