Usdata smaschera complotto segreto per incastrare gli End User… .

Dalla rivista:
Automazione Oggi

 
Pubblicato il 18 luglio 2002

Vi è poi Linux, l’unica alternativa credibile a Microsoft Windows nell’automazione (Usdata è già pronta a fornire rapidamente una versione di FactoryLink su Linux, se questo sistema operativo prenderà piede), mentre .NET è una nuova rivoluzionaria base tecnologica Microsoft per i sistemi operativi, per i tool e le applicazioni che domina il mercato del software per l’automazione. Da citare, infine, quella che sembra la più dirompente tra tutte le nuove tecnologie software: XML, il metalinguaggio che è in fase di rapida adozione in tutti i mercati software. Anche se tutte queste tecnologie potranno avere singolarmente un impatto radicale sull’automazione, gli effetti delle altre impallidiscono in confronto agli effetti di XML. Tutta l’informatica sta passando da API chiuse all’apertura assicurata di XML, assestando un colpo mortale ai costi elevati associati all’integrazione e ponendosi in pieno contrasto con le strategie di soluzioni totali ‘private’ dei fornitori di hardware per l’automazione. Oggi Usdata sostiene con forza XML sia nel suo prodotto MES XFactory, sia nel suo prodotto Scada FactoryLink. XML può essere utilizzato per la comunicazione di dati fra il database real-time di FactoryLink o gli oggetti aziendali MES di XFactory e i vari sistemi enterprise di livello superiore, come i sistemi ERP, CRM e SCM, utilizzando il BizTalk Server Microsoft. Il BizTalk Server è di fatto il traduttore del metalinguaggio XML, tra uno speaker e un altro, che permette ai vari dialetti XML di capirsi a vicenda. Il framework è .NET, che include XML e BizTalk Server (vedi figura 2).

XML-enabled

Poiché sia FactoryLink che XFactory sono distribuiti con incluso SQL Server 2000, abilitato a XML, tutti i dati registrati da FactoryLink sono disponibili in formato XML. Inoltre, sono disponibili in formato XML anche le configurazioni MES di XFactory che definiscono l’ambiente di produzione. Usdata offre anche un’infrastruttura di portale che garantisce sicurezza, amministrazione e integrazione basate su XML, oltre a una base di Analysis embedded real-time costruita sul supporto XML di FactoryLink e XFactory. L’XML viene oggi implementato in tutte le aree di confine dell’informatica (vedi figura 3). Questo standard comune sta infatti riducendo quasi a zero il costo di integrazione di prodotti che si trovano in aree diverse. In tutti i settori, ciò diventerà la base di una nuova generazione di soluzioni software integrate che sostituiranno le offerte software assimilate, lente e pachidermiche, dei fornitori di hardware. Al loro posto, troveremo quindi soluzioni modulari più snelle e economiche. Al Tech Tour 2002, che ha toccato circa trenta città in tutti gli angoli del pianeta nella primavera scorsa, Usdata ha dimostrato che utilizzando XML e la versione attuale di FactoryLink è possibile realizzare in pochi minuti l’infrastruttura di integrazione completa fra lo shop floor e i sistemi enterprise tramite BizTalk Server (vedi figura 4). L’evoluzione è stata notevole se si pensa che fino a pochi anni fa, solo per un progetto pilota di integrazione simile alla demo erano necessari 30-40.000 dollari.

Con questa demo Usdata ha dimostrato che l’argomento dei costi di integrazione ridotti, sostenuto dai fornitori di hardware per l’automazione, non è di fatto più valido.
In conclusione, Usdata ha già cominciato ad abbracciare queste nuove tecnologie ed è quindi ben posizionata per quando esse diventeranno un must nel Manufacturing.
FactoryLink S2K (Scada2Knowledge). Se si esamina la pipeline dei prodotti Usdata (vedi figura 5) si può vedere che essa è salutarmente piena: comprende infatti prodotti stabilizzati (FactoryLink 7.X, che rimane il prodotto guida, con oltre oltre 76.000 installazioni a livello mondiale), emergenti (Xfactory, emergente perché è lo stesso concetto di pacchetto MES non proprietario a essere una novità, con 3.000 client su circa 50 installazioni), di prossimo rilascio (Xcelerate) e in creazione (FactoryLink S2K, la cui release è prevista per fine estate/autunno 2002). Inoltre l’azienda sta introducendo nuove release dello Scada FactoryLink 7.X: la versione 7.1, disponibile dal prossimo autunno, e la 7.2, che vedrà la luce nel 2003. Negli ultimi due anni e mezzo è stato sviluppato parallelamente un nuovo concetto di Scada, in partnership con la francese Alstom Technologies, definito FactoryLink S2K. Si tratta di un server con architettura a ‘Data Flow’, che si configura come un vero e proprio DCS software. In sostanza lo Scada S2K non perde un solo evento, dispone di una ridondanza con ‘embedded data security’ nel motore e ha una risoluzione di ‘tag time stamp’ di 10 ms. Il client è lo stesso di FactoryLink 7.X, permettendo la coesistenza dei server FactoryLink 7.X e FactoryLink S2K nella stessa applicazione, come dimostrato al Tech Tour 2002. FactoryLink 7.X, con architettura ‘exception based’, è adatto per applicazioni mission critical nel mondo del manufacturing, in cui non è importante memorizzare tutti i cambiamenti di stato di tutte le variabili ma è importante avere il valore delle variabili al momento del trigger. FactoryLink S2K è invece adatto per applicazioni dove è necessario avere la fotografia in tempo reale di tutti gli eventi/stati verificatisi: distribuzione elettrica, grossi progetti di infrastruttura, controllo, ecc. Per esempio, Alstom sta già utilizzando FactoryLink S2K come base per le sue applicazioni di segnalamento ferroviario, di controllo delle navi e nelle applicazioni di controllo e distribuzione dell’energia (tipicamente applicazioni DCS). FactoryLink S2K estende quindi il mercato Scada raggiungibile da Usdata verso il mondo DCS, attualmente dominato da tecnologie proprietarie.

FactoryLink 7.1

Il nuovo FactoryLink 7.1 fa convergere le precedenti versioni FactoryLink 7.0 e FactoryLink++ in un unico prodotto. Con la 7.1 la tecnologia CAL (Client Builder) della versione 7.X avrà a disposizione lo User Domain (che permette di sviluppare applicazioni realmente multiutente, finora solo con tecnologia ECS). Inoltre verrà potenziato il linguaggio di scripting in Client Builder, introducendo VBA nativo che permetterà tra l’altro di indirizzare agevolmente i Tag Array, uno dei punti di forza di FactoryLink 6.X. Infine, un’altra caratteristica riguarda il WebClient: nella versione 7.1 sarà possibile utilizzare Client Builder in sessioni remote via Internet/Intranet nella stessa semplice modalità che contraddistingue WebClient. Quindi, in breve, in FactoryLink 7.1 sarà disponibile la nuova grafica Client Builder con gli stessi punti forti della versione 6.X e molte cose in più, fornendo un ‘upgrade path’ molto attraente per la grossa base installata 6.X.