Startup: il punto sui finanziamenti Early Stage

Il capitale investito supera i 3,6 miliardi di € nel 2018 (+400% rispetto al 2015), trainato da Fintech e MedTech. UK e Francia raccolgono la metà dei fondi complessivi, Italia ferma al 2%: i risultati di una ricerca di Tech.eu, Stripe e Techstars

Pubblicato il 15 novembre 2018

Nonostante le incertezze legate alla Brexit, le startup del Regno Unito mantengono il primato relativo (24,59%) dei fondi ricevuti dalle startup tecnologiche Early Stage, ma i dati di trend prevedono un sorpasso al vertice da parte della Francia (oggi al 24,04%). L’accesso a un mercato che sappia offrire sviluppatori qualificati è uno dei principali motivi a frenare il dato di paesi come Spagna (3,9%), Italia (1,92%) o Portogallo (0,26%).
A livello di numero assoluto di impiegati nel settore, infatti, gli sviluppatori italiani rappresentano intorno al 2% del numero globale (dietro solamente a UK, Francia e Germania), ma se rapportiamo il numero al dato della popolazione l’Italia scivola tra le ultime posizioni.

Queste alcune delle evidenze presentate al Web Summit di Lisbona da Tech.eu, Stripe e Techstars, che, per comprendere meglio lo stato della tecnologia in Europa, hanno rilasciato il primo di una serie di tre report suddivisi per segmento: Early Stage Technology (EST *), Growth Stage e Late Stage Technology.

(*) EST: Early Stage Technology, si riferisce alle imprese che si trovano nella fase di sviluppo e ideazione del ciclo economico del prodotto, uno stadio in cui generalmente non percepiscono ancora delle entrate

Gli investimenti nelle imprese EST europee hanno raggiunto un nuovo massimo storico
La tecnologia europea si sta rafforzando grazie a un capitale totale investito, pari a 19 miliardi di euro nel 2017, con un aumento del 36% rispetto ai 14,3 miliardi di euro del 2016 (https://2017.stateofeuropeantech.com).
Nello specifico, negli ultimi tre anni gli investimenti nelle Early Stage Technology in Europa hanno registrato una crescita senza precedenti sia nel finanziamento totale, sia nel volume degli investimenti effettuati. Secondo la nuova ricerca pubblicata oggi, gli investimenti in EST in Europa sono aumentati di quattro volte nel periodo, che parte dal primo semestre 2015, passando da 875 milioni di euro investiti nei primi sei mesi del 2015 a più di 3,6 miliardi di euro nel primo semestre del 2018.

La Francia e il Regno Unito sono più forti quando si tratta di investimenti EST, ma il resto dell’Europa è in ritardo
I dati rivelano come la Francia e il Regno Unito si trovino testa a testa quando si tratta di investimenti EST. La Francia ha raccolto quasi un quarto (24,04%) degli accordi EST in Europa, appena meno del 24,59% del Regno Unito (a sottolineare la forte crescita dello scenario startup francese negli ultimi cinque anni).
Le imprese EST francesi e inglesi ricevono quindi una fetta maggiore della torta rispetto ad altri paesi europei, come Spagna (3,9%), Italia (1,92%) o Portogallo (0,26%). Una serie di fattori, tra cui l’accesso al talento degli sviluppatori, può influenzare significativamente la quantità di investimenti nei vari paesi: Regno Unito, Francia e Germania hanno il maggior numero di sviluppatori in Europa.

Le prime due città in Italia per numero di sviluppatori (stima calcolata sul numero di account attivi sulla piattaforma GitHub) sono invece Milano e Roma, rispettivamente 29esima e 31esima per numero assoluto di iscritti, un dato paragonabile a quello di città dal più ridotto numero di abitanti come Breslavia ed Edimburgo.

Fintech e Medtech guidano la carica degli investimenti
La ricerca ha rilevato che le startup Fintech come Monzo e N26 e le startup Medtech come Dr.Focused, Kry e Doctolib hanno saputo beneficiare maggiormente dell’afflusso di investimenti, poiché si sfidano a vicenda per ottenere la maggior parte dei capitali a disposizione durante le fasi iniziali. Entrambi i settori hanno ricevuto rispettivamente 2,32 miliardi di euro e 2,07 miliardi di euro di investimenti negli ultimi tre anni.
È interessante notare come, nonostante l’incombente minaccia della Brexit, il Regno Unito continui a essere al primo posto in termini di investimenti Fintech con 829,9 milioni di euro raccolti, rispetto ai 402,2 milioni investiti nello stesso periodo in Germania, che è il Paese al secondo posto.

“Lo scenario tecnologico europeo sta chiaramente prosperando. Vedere un aumento quadruplo del valore degli investimenti EST in soli tre anni è una dimostrazione molto importante del potenziale dello scenario startup del Continente. Il Regno Unito non è più solo. Stiamo assistendo alla nascita di una nuova generazione di società tecnologiche competitive a livello globale, guidata da Francia, Germania, Svezia e Spagna” dichiara Guillaume Princen, Head of Continental Europe – Stripe. “Le startup fanno parte del DNA di Stripe e continueremo a fare la nostra parte nel sostenere la loro crescita entusiasmante, in Europa e non solo”.

“Abbiamo lanciato Tech.eu 5 anni fa, quando l’Europa era sul punto di esplodere con l’attività delle startup tecnologiche. Questo rapporto mostra che lo slancio è cresciuto da allora, accompagnando gli ecosistemi degli startup europei nella fase della maturità in hub chiave come Londra, Parigi, Berlino e Stoccolma, ma anche creando un sano e fertile terreno per una nuova generazione di imprenditori ambiziosi nelle regioni di tutto il continente. Non vediamo l’ora di documentare e analizzare la continua evoluzione della scena tecnologica europea nei prossimi anni” aggiunge Robin Wauters, Co-founding editor Tech.eu.

“Nei cinque anni trascorsi dal lancio di Techstars London abbiamo visto alcune incredibili aziende europee crescere e espandersi a livello globale. Come rete mondiale che aiuta gli imprenditori ad avere successo, siamo orgogliosi di sostenere questa crescita con programmi a Londra, Parigi, Amsterdam, Berlino, Monaco, Oslo e Tel Aviv. Siamo felici di poter supportare le aziende di tutto il mondo che cercano di espandersi dentro e fuori dai mercati europei” conclude Eamonn Carey, Direttore Generale di Techstars London.



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