Riparte l’Osservatorio Intralogistica: una seconda edizione con tante novità
Al via i lavori della 2° edizione dell’Osservatorio Intralogistica, il primo Osservatorio permanente dedicato al settore della logistica interna, che torna nel 2020 dopo una prima edizione di successo

L’Osservatorio Intralogistica è un progetto nato dalla volontà della manifestazione Intralogistica Italia di offrire al settore uno strumento avanzato di conoscenza del mercato, in grado di indagare i reali bisogni dei supply chain manager e i loro programmi di investimento a breve, medio e lungo termine.
L’idea è nata a fine maggio 2018 durante la manifestazione Intralogistica Italia ed è stata portata avanti nei mesi successivi a seguito dell’accordo di collaborazione con la rivista Largo Consumo, main media partner, e con i seguenti partner scientifici: GEA-Consulenti di Direzione e l’Università degli Studi di Parma.
“Sul lungo periodo, il successo di una fiera è determinato non tanto dalla superficie espositiva, quanto soprattutto dalla sua capacità di entrare in relazione profonda con il mercato e di offrire strumenti efficaci per lo sviluppo delle sue istanze più rilevanti” commenta Andreas Zuege, General Manager di Hannover Fairs International. “Credo che l’Osservatorio Intralogistica risponda molto bene a entrambe le sfide. E credo anche che possa dimostrarsi in breve tempo uno strumento formidabile per una conoscenza approfondita del settore”.
Inoltre, un ruolo fondamentale è stato svolto dai principali key player del settore, membri attivi dell’Advisory Panel di manifestazione, che hanno espresso la volontà di collaborare alla creazione di un osservatorio permanente dedicato alla logistica interna, comparto strategico per l’industria ma carente di dati analitici.
La ricerca si è focalizzata in modo particolare sul comparto dei prodotti di largo consumo, settore tra i più innovativi dal punto di vista dei modelli di supply chain, che ha potuto beneficiare dell’approccio giornalistico di inchiesta della rivista Largo Consumo. GEA-Consulenti di Direzione e il Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università degli Studi di Parma si sono occupati della definizione del metodo e di curare la parte scientifica dell’indagine, intervistando oltre un centinaio di supply chain manager di aziende end-user dei settori food, fashion e beni durevoli della produzione e della distribuzione.
Quest’attività ha permesso non solo di elaborare un report finale, bensì di rilevare i comportamenti delle aziende più performanti utilizzatrici di soluzioni per la logistica interna e di cogliere, in un dialogo diretto, i bisogni e le osservazioni delle aziende end-user.
La presentazione dei risultati della 1° edizione dell’Osservatorio Intralogistica ha fornito l’input di partenza a un monitoraggio regolare per lo sviluppo di riflessioni sul campo. Protagoniste in qualità di sponsor sono state alcune importanti realtà del panorama industriale, che hanno costituito il Gruppo di Lavoro e hanno avuto fin dall’inizio un ruolo attivo nell’avanzamento dell’Osservatorio: Crown Lift Trucks, Dematic, Fives Intralogistics, Kardex, Incas, Eurofork e S.P.E. Elettronica Industriale.
Secondo Eleonora Bottani, Professore Ordinario di Impianti Industriali Meccanici presso il Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università degli Studi di Parma: “Il bilancio della prima edizione dell’Osservatorio Intralogistica è senz’altro positivo per quanto riguarda il numero di partecipanti, tenuto conto della novità dell’iniziativa e dell’esistenza di altri osservatori, affermati da tempo”.
Della stessa opinione è Tito Zavanella, Senior Partner e Managing Director di GEA-Consulenti di Direzione, che argomenta cosi il successo del primo Osservatorio: “Per il numero di aziende che hanno aderito alla prima survey, ben superiore alle aspettative, ma soprattutto per gli interessanti spunti emersi sia dal questionario somministrato ma ancor più dalle interviste a un campione di rispondenti”.
“Dalla ricerca” prosegue Zavanella “sono emersi alcuni aspetti interessanti; l’evidente tendenza, espressa da molte aziende, sia grandi che piccole, verso una gestione sempre più tesa dei flussi, volta a minimizzare scorte e spazi occupati, l’analisi sistematica dei flussi per comprendere le dinamiche ed apportare le dovute migliorie e, infine, un atteggiamento molto aperto verso tutto ciò che le nuove tecnologie digitali e le più recenti soluzioni di automazione”.
Forti di questa prima esperienza positiva, Intralogistica Italia ha deciso di continuare a sostenere il progetto Osservatorio, che si conferma per il suo secondo appuntamento a maggio 2020 con provider e aziende end-user e si inserisce nel percorso di avvicinamento alla prossima edizione del salone fieristico, Intralogistica Italia 2021 (dal 4 al 7 maggio a Fiera Milano Rho). “L’idea della seconda edizione è quella di approfondire tematiche specifiche, emerse nella prima edizione dell’Osservatorio, e applicare un approccio più scientifico all’analisi dei temi maggiormente rilevanti” commenta Bottani.
“Se il primo anno di attività si è concentrato sul settore del largo consumo e del retail, anche in virtù della collaborazione con Largo Consumo, dal secondo anno ci saranno importanti novità” aggiunge Massimo Bertolini “dovute sia a scelte dei partner che compongono l’Osservatorio, sia a sollecitazioni pervenute dal campo, cioè le aziende sponsor del progetto e coloro che sono stati intervistati”.
Tra le principali novità dell’Osservatorio Intralogistica 2020, è previsto il coinvolgimento del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia quale terzo partner scientifico, che porterà il raggio di indagine a concentrarsi sui seguenti settori: food&beverage, GDO/retail e automotive.
Zuege commenta così l’ingresso del nuovo partner nel progetto: “La fiera opera in un clima di totale collaborazione con tutti i soggetti che possano portarle beneficio, essa è un soggetto superpartes, il cui unico obiettivo è agevolare lo scambio di informazioni e il dialogo tra operatori del settore”. Inoltre, è emersa la proposta di superare i confini nazionali e coinvolgere un esponente dell’ambito accademico tedesco. Questo potrebbe fornire un importante contributo alla ricerca senza tuttavia distogliere lo sguardo dal mercato italiano, che rimane l’unico obiettivo dell’indagine per continuare a fornire una chiave di lettura del settore sia ad aziende end-user, che provider.
L’obiettivo è ancora una volta alimentare con costanza il dibattito di settore e creare valore per i tanti professionisti che ogni giorno operano in questo campo.
Tutte le informazioni relative al progetto Osservatorio Intralogistica e ai suoi sviluppi sono disponibili
sul sito di Intralogistica Italia alla pagina ufficiale
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