Plastica vegetale per posate monouso e non solo

Pubblicato il 13 dicembre 2023

La plastica derivata dal petrolio è oggi ritenuta un rifiuto pericoloso a livello internazionale. La microplastica ha infatti invaso ogni parte del nostro ecosistema, e anche i nostri corpi.

La ricerca di soluzioni alternative, realizzate con materiali compostabili ma il cui utilizzo resti comunque efficace, non ha finora prodotto risultati soddisfacenti. Questo comunicato stampa mi è appena arrivato. Racconta una storia (a differenza della pubblicità) sullo sviluppo della plastica compostabile ricavata da rifiuti agricoli utilizzabili nei macchinari di stampaggio a iniezione esistenti e che si trasforma rapidamente in compost, riutilizzabile, da impiegare in ambito agricolo. Davvero brillante!

L’azienda protagonista di questa storia si chiama PlantSwitch ed ecco il suo racconto.

L’inizio della storia

Nel 2019, il 22enne Dillon Baxter era senior della Southern Methodist University e studiava ingegneria mentre faceva uno stage presso una società di private equity, quando una proposta per un’alternativa alla plastica si è presentata sulla sua scrivania. Sebbene la società di private equity in cui Baxter era stagista alla fine abbia deciso di non fare alcun investimento, l’interesse di Baxter per in quell’idea era ormai vivo.

The reason why…

Uno dei motivi per cui in precedenza le aziende che realizzavano materiali alternativi alla plastica, non avevano avuto successo – spiega Baxter – era che non erano riuscite ad attirare l’interesse delle grandi imprese, perché non offrivano una soluzione ‘pronta all’uso’.

“Le grandi aziende che necessitano di stampare prodotti in plastica hanno già effettuato investimenti significativi nei macchinari esistenti”, spiega Baxter. “Non avrebbero mai avvallato l’adozione di un materiale alternativo alla plastica che richiedesse l’impiego di nuovi macchinari, facendo così aumentare i costi e minando i profitti aziendali”.

Sapeva quindi che, per offrire una via alternativa alla plastica davvero praticabile, avrebbe dovuto progettare quella che lui stesso chiama una “soluzione drop-in”, ovvero i suoi pellet alternativi alla plastica dovevano essere compatibili con i macchinari già in uso per la lavorazione della plastica.

Un’idea “folle”

Baxter allora si è messo in contatto con Maxime Blandin, un compagno di studi della SMU che aveva già stretti legami con i produttori, e i due si sono messi al lavoro.

“Ho lasciato il mio lavoro e la mia carriera presso una società di private equity per perseguire il nostro folle obiettivo di creare la prima alternativa alla plastica al mondo, che fosse ecologica, sostenibile e scalabile”.

Bioplastica ricavata dai rifiuti agricoli

Dopo diverse prove, Baxter e Blandin hanno scoperto un metodo per riciclare i rifiuti agricoli derivati ​​da qualsiasi cosa, dagli scarti del riso, dalle fibre di grano e da altri sottoprodotti ricchi di cellulosa, combinandoli con un polimero per produrre bioplastiche sostenibili e scalabili, riciclando al contempo i rifiuti agricoli.

Il risultato imita in toto la struttura, la durata e le prestazioni della plastica tradizionale, ricavata dal petrolio; si inserisce nei macchinari esistenti per la lavorazione della plastica classica e costa meno di qualsiasi altra alternativa alla plastica mai introdotta sul mercato. E soprattutto, è l’unica alternativa alla plastica di origine vegetale che si decompone completamente in poche ore in un normale contenitore per il compostaggio domestico.

La stessa azienda, denominata PlantSwitch, fondata nel 2020, vanta un processo di produzione a emissioni di carbonio negative.

L’azienda

PlantSwitch rappresenta la svolta per tutte le materie plastiche monouso che centinaia di milioni di noi utilizzano ogni giorno.

Le multinazionali americane e il governo degli Stati Uniti se ne sono accorti. PlantSwitch di Baxter e Blandin ha raccolto fino a oggi un totale di 19,5 milioni di dollari, incluso un bridge round recentemente chiuso con la società di investimenti NexPoint Capital con sede a Dallas. Altri investimenti includono una sovvenzione federale da parte del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti.

“Avere il sostegno istituzionale è un enorme passo avanti per PlantSwitch e per il nostro ambiente”, afferma Baxter, ora 26enne. “Con il nostro capitale in costante crescita, saremo in grado di continuare a espandere la nostra attività e fornire bioplastiche sostenibili e biodegradabili ad alcuni delle più grandi società e conglomerati negli Stati Uniti”.

il futuro…

L’impianto di produzione di 52.000 mq di PlantSwitch ha la capacità di produrre di 50 milioni di libbre delle sue bioplastiche ogni anno.

“Il nostro obiettivo è sostituire la plastica monouso a base di petrolio con piante, attraverso la produzione e la distribuzione della nostra resina bioplastica compostabile”, afferma Baxter.

PlantSwitch ha recentemente stipulato contratti-quadro con diverse catene di ristoranti e negozi di alimentari a livello nazionale, che inizieranno a fornire i prodotti già a partire da gennaio 2024.

Fonte Pixabay_TheDigitalArtist

Gary Mintchell X @garymintchell



Contenuti correlati

  • Protolabs stampaggio a iniezione medicale
    Prototipazione rapida e sostenibilità: così cambia lo stampaggio a iniezione nel medicale

    Il settore dello stampaggio a iniezione di materie plastiche sta vivendo un’epoca di trasformazione tecnologica senza precedenti, che lo sta rendendo protagonista in diversi ambiti produttivi, con un impatto particolarmente evidente nel settore medicale. Grazie a processi...

  • Robot autonomi

    I moderni robot lavorano nei campi, rendendo l’agricoltura moderna più efficiente e redditizia. Che piova, nevichi, faccia caldo o ci sia polvere, i sensori LiDAR 3D di ultima generazione aiutano questi robot a percepire la complicata topografia...

  • Aumentare l’efficienza in agricoltura

    Raccontiamo come l’intelligenza artificiale e le tecnologie dei sensori incrementano la produttività agricola L’intelligenza artificiale sta trasformando i settori industriali in tutto il mondo, e l’agricoltura non fa eccezione. È essenziale monitorare ogni aspetto del ciclo di...

  • Innovazione e sostenibilità per l’agricoltura del futuro

    Relatech, partner di riferimento per la digital innovation delle imprese, contribuisce al progetto Agritech all’interno di una cordata di eccellenze Made in Italy Il progetto Agritech, Centro Nazionale per lo Sviluppo delle nuove Tecnologie in Agricoltura, si...

  • La telemetria al servizio dell’agricoltura

    L’applicazione di telemetria Iocoma: monitoraggio e assistenza alla guida di veicoli stradali e mezzi agricoli L’integrazione dei sistemi di telemetria nei veicoli stradali, nelle macchine agricole e nelle attrezzature industriali rappresenta una delle innovazioni più promettenti degli...

  • Omron filigrane digitali tracciabilità automazione regolamento imballaggi
    Automazione e compliance alla normativa UE sugli imballaggi con Omron

    L’Europa si sta preparando per apportare cambiamenti radicali alla legislazione sugli imballaggi. Patricia Torres, esperta di sostenibilità di Omron Industrial Automation Europe, spiega in che modo l’automazione della tracciabilità digitalizzata può aiutare i produttori di beni di...

  • Agricoltura e bilanciamento reti: il Bess come risorsa

    Con l’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia anche il comparto agricolo sta vivendo un momento delicato caratterizzato da una contrazione delle attività e dei margini. In questo contesto il settore agricolo sta esplorando in modo...

  • Mitsubishi Electric Solserv compostiere riduzione sprechi alimentari Radisson Blu Scandinavia
    Riduzione sprechi alimentari in Radisson Blu Scandinavia con Mitsubishi Electric

    Le tecnologie di automazione Mitsubishi Electric hanno contribuito a ridurre gli sprechi alimentari quasi del 100% in Radisson Blu Scandinavia, permettendo lo sviluppo di macchine innovative per il compostaggio, in grado di trasformare in sole 24 ore...

  • Perché l’agricoltore del futuro deve saperne di tecnologia

    Oggi l’agricoltore è più simile a uno scienziato che a un lavoratore manuale, gestisce macchine, analizza dati e ottimizza l’uso di fitofarmaci e nutrienti. Negli ultimi anni, il rapporto fra agricoltura e tecnologia è migliorato grazie a...

  • Vrai Lab Si Riparte
    Agritech e digitalizzazione, l’IA di Vrai Lab per gli agricoltori non nativi digitali

    Favorire la digitalizzazione per migliorare la sostenibilità economica e ambientale dei prodotti agricoli e assicurare le esigenze del consumatore in termini di sicurezza, tracciabilità e affidabilità. È questo l’obiettivo della partnership tra Vrai – Vision Robotics and...

Scopri le novità scelte per te x