L’outsourcing è qualcosa di cui vergognarsi?
All’inizio del 2019 Adobe ha rivelato di aver preso in considerazione l’idea di produrre il proprio processore personalizzato, sulla scia dell’esempio di Samsung, Google e Amazon, che creano il proprio chip. Sebbene produrre la propria tecnologia possa garantire maggiore sicurezza e controllo, anche l’outsourcing offre evidenti benefici. Spieghiamo qui le ragioni per cui sapere quando esternalizzare è motivo di orgoglio.
È risaputo che il famoso display OLED Retina di Apple è prodotto da Samsung. Ma sapete che Samsung si occupa anche della produzione delle batterie e dei condensatori dell’iPhone? Se uno dei nomi più importanti del settore tecnologico non considera imbarazzante esternalizzare, deve esserci qualche vantaggio da non trascurare.
Statista ha rilevato che nel 2018 il mercato globale dell’outsourcing ha raggiunto un valore di 85,6 miliardi di dollari. Anche se l’outsourcing è molto comune nel settore manifatturiero, esistono ancora alcune idee errate in merito, come ad esempio la convinzione che l’outsourcing determini il trasferimento di migliaia di posti di lavoro all’estero per approfittare di manodopera a costi inferiori.
L’outsourcing può comportare vantaggi in diversi punti del processo di produzione. Un’azienda può scegliere di esternalizzare la produzione, l’assemblaggio, la progettazione, la manutenzione o anche lo sviluppo software, come WhattsApp. Quando nel 2012 venne lanciata l’app di messaggistica istantanea, venne esternalizzata a sviluppatori russi. Il progetto si rivelò un evidente successo: due anni dopo l’azienda venne venduta a Facebook per 19 miliardi di dollari.
Appaltare i servizi all’esterno o commissionare la produzione delle proprie parti a un’altra azienda può essere particolarmente utile per le società in crescita poiché hanno spesso esigenze che cambiano rapidamente. Possono beneficiarne anche le aziende di dimensioni più piccole perché in questo modo possono evitare di investire a monte in costose apparecchiature.
Spesso essere un tuttofare significa non primeggiare in nulla. Cercare di eseguire compiti che non rientrano nel proprio set di competenze primarie può distogliere l’attenzione dal vero scopo dell’azienda e distrarla dalla sua missione centrale. Focalizzare l’attività all’interno della propria area di competenza specifica consente di avere a disposizione più risorse da dedicare agli aspetti importanti. Ad esempio, i marchi del settore automobilistico si concentrano solitamente sulla progettazione e sull’assemblaggio del veicolo, esternalizzando le parti in cui non sono specializzati. Continental, fornitore noto a livello mondiale nel settore automobilistico, si occupa della produzione di sistemi frenanti, pneumatici e cuscinetti volventi per un’ampia fetta dell’industria automobilistica mondiale.
Un altro vantaggio dell’outsourcing è consentire all’azienda di spendere una minore quantità di denaro in costi generali, acquistare un numero inferiore di macchinari, ridurre i costi di manutenzione e le bollette per le utenze. Sbarazzarsi dei macchinari non più necessari offre inoltre l’opportunità di liberare una maggiore quantità di spazio necessario nello stabilimento, da dedicare invece alla promozione dello sviluppo aziendale.
Lavorare a stretto contatto con un’altra società può anche offrire l’opportunità di imparare e crescere grazie alle sue conoscenze. Alcuni processi e metodi di lavoro possono essere condivisi tra produttori per agevolare ulteriormente la partnership. EU Automation lavora a stretto contatto con i suoi clienti per garantire la fornitura di ricambi per l’automazione in tempi record, evitando che un’altra società debba completare autonomamente questo compito lungo e complesso.
Anche se Adobe può essere affascinata dall’idea di produrre il proprio processore, non significa che l’outsourcing debba essere motivo di vergogna. La vera abilità consiste nel sapere quale parte del processo di produzione dovrebbe essere esternalizzata e quando, in modo che l’outsourcing sviluppi il potenziale per offrire vantaggi reali all’azienda.
Jonathan Wilkins, direttore marketing del fornitore di parti per l'automazione EU Automation
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