Manifattura additiva sostenibile, 3DNextech chiude un round da 1,5 milioni di euro
La startup livornese 3DNextech , specializzata nello sviluppo di soluzioni connesse al mondo della manifattura additiva e della stampa 3D, che grazie alle proprie tecnologie innovative promette di rivoluzionare la filiera produttiva della plastica, ha chiuso un round di investimento da 1,5 milioni di euro.
L’operazione vede l’ingresso nella compagine societaria di Eureka! Venture SGR, attraverso il fondo Eureka! Fund I – Technology Transfer, lead investor del round al fianco di RoboIT, il Polo di Trasferimento Tecnologico per la Robotica costituito da CDP Venture Capital SGR, del fondo di co-investimento regionale Toscana Next , istituito e gestito da CDP Venture Capital SGR e sottoscritto dalle principali fondazioni di origine bancaria della Regione Toscana (Fondazione CR Firenze, Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Fondazione Caript, Fondazione Monte dei Paschi di Siena) per massimizzare gli investimenti in innovazione destinati al territorio, oltre a un gruppo di business angels . L’operazione è stata portata a termine grazie al coordinamento dello studio legale Alpeggiani Avvocati Associati.
Questo round di finanziamento è finalizzato a consolidare la posizione di 3DNextech sul mercato, sviluppando ulteriormente la strategia di crescita dell’azienda nata con l’obiettivo di sostituire il concetto di “produzione di massa” con quello di “personalizzazione di massa” grazie alla manifattura digitale, che consente di produrre a Km 0 e quindi di ridurre utilizzo di energia e impatto ambientale. Con un focus specifico sul 2024 e 2025, la roadmap futura si basa sull’ampliamento delle soluzioni tecnologiche, supportato dal consolidamento del team e dal rafforzamento del network di partner in Italia e all’estero. In quest’ottica si inserisce anche la recente partecipazione della startup all’edizione 2024 del CES di Las Vegas, il più importante evento tech del mondo.
“È motivo di orgoglio avere al nostro fianco partner di valore che dimostrano di credere nella nostra missione e nella solidità del nostro progetto”, spiega Andrea Arienti, CEO e founder di 3DNextech . “Grazie alla collaborazione strategica con Eureka!, e all’ingresso di nuovi investitori, siamo pronti per proseguire ulteriormente lungo il nostro percorso di sviluppo: il 2024 è l’anno in cui la strategia di crescita prende forma concretamente, con investimenti significativi e collaborazioni con aziende pronte a sfruttare le nostre soluzioni innovative. Puntiamo a triplicare l’attuale team, raddoppiare il fatturato e a proiettarci verso un nuovo round di serie A da concludere nel primo trimestre del 2025”.
“3DNextech, spin-off della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, ci ha convinto per le solide basi di conoscenza scientifica possedute dal team e per la capacità di valorizzare tale know-how attraverso lo sviluppo di una tecnologia ed un processo brevettato in grado di rispondere, in termini di maggiore sostenibilità, scalabilità e versatilità delle soluzioni di post processing proposte, ai need di un mercato vasto composto da aziende di varie dimensioni e in diversi settori”, afferma Anna Amati, partner di Eureka! Fund che ha seguito l’investimento.
“La tecnologia sviluppata da 3DNextech evolve il panorama della manifattura additiva equiparando o addirittura superando i prodotti plastici ottenuti attraverso i processi industriali tradizionali. Questo non solo offre nuove opportunità di design e personalizzazione, ma contribuisce anche in modo significativo alla sostenibilità ambientale, riducendo la dipendenza da processi di produzione più inquinanti» commenta Claudia Pingue, Responsabile fondo Technology Transfer di CDP Venture Capital. «Con il Polo RoboIT continueremo a monitorare da vicino i progressi di 3DNextech e a offrire il nostro supporto al percorso di questa tecnologia”.
Utilizzando polimeri termoplastici come ABS (Acrilonitrile butadiene stirene) o derivati della cellulosa le creazioni tridimensionali presentano spesso piccole imperfezioni e increspature che rendono la superficie rugosa e poco “piacevole” al tatto e all’occhio. E soprattutto, rendono il prodotto privo delle caratteristiche fisiche e meccaniche indispensabili per utilizzi industriali e non solo paragonabili a quelli dei prodotti realizzati con metodi tradizionali. Per risolvere questo problema 3DNextech ha sviluppato una tecnologia basata su un innovativo processo chimico-fisico e un ampio portafoglio di brevetti, alcuni già concessi a livello internazionale (USA, Cina, Giappone, Russia). Gli oggetti vengono lavorati in modo tale da renderli malleabili: le catene di polimeri della plastica si riallineano e, nelle operazioni di finitura, gli oggetti diventano lucidi e resistenti, impermeabili e pronti per essere verniciati o metallizzati.
Oltre a dare vantaggi meccanici ai singoli prodotti la tecnologia 3DNextech abilita tutta una nuova filiera per la produzione degli oggetti in plastica, perché si possono ottenere prodotti di qualità paragonabile a quelli ad iniezione ma producendone solo nella quantità necessaria e direttamente “in loco”. Il primo dispositivo ad integrare questa tecnologia è 3DFinisher , la stazione di finitura da utilizzare come complemento di una stampante 3D che è in grado di “smussare” le imperfezioni dell’oggetto e restituire un prodotto rifinito in ogni singolo aspetto. I campi di applicazione di questa tecnologia sono i più vari, dall’automotive al design, dalla nautica al settore medicale.
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