Macchine da costruzione: continua il trend positivo dell’export

Continua la corsa delle macchine per costruzioni italiane sui mercati esteri: export a quota 973 milioni di euro ad aprile 2018 (+13,5%)

Pubblicato il 20 agosto 2018

Anche il secondo bimestre dell’anno conferma il buon momento dell’industria italiana delle macchine da costruzione sui mercati internazionali. Da gennaio ad aprile 2018, l’export di mezzi e attrezzature per cantieri ed edilizia ha raggiunto un valore di 973,3 milioni di euro, in aumento del 13,5% sullo stesso periodo dell’anno precedente. Lo rivela l’Osservatorio di Samoter, il salone della Fiera di Verona dedicato alle macchine per costruzioni (21-25 marzo 2020).

Le elaborazioni sul secondo bimestre, realizzate in collaborazione con la società di ricerche Prometeia e con Unacea, l’associazione nazionale delle aziende produttrici di macchine e attrezzature per le costruzioni, mostrano uno sviluppo generalizzato delle esportazioni made in Italy in tutte le diverse categorie di riferimento: movimento terra (+19%), stradale (+17,6%), preparazione di calcestruzzo (+7,1%) e inerti (+3,8%), perforazione (+10,8%) e gru a torre (+14,5%). I mercati di sbocco evidenziano un doppio andamento. Bene quelli storici come Europa occidentale (+11,4%), Europa orientale e Turchia (+18,7%), Russia (+39,4%), Nord America (+37,8%), Medio Oriente (+18,9%), Cina (+39,6%), India (+22,7%) e Oceania (+10,5%). In calo, invece aree geografiche ‘emergenti’ come America centro-meridionale (-31,3%) e Nord Africa (-16,9%).

Nel secondo bimestre dell’anno si consolida per il settore anche la ripresa del mercato interno, grazie a importazioni che hanno sfiorato un totale di 300 milioni di controvalore, con un incremento del 22,2%.

Si tratta di ciclo espansivo generale che dovrebbe proseguire con ritmi di crescita a doppia cifra fino al 2020, secondo le previsioni dell’Osservatorio Samoter. Scendendo nel dettaglio, l’aumento della domanda nazionale riguarda le macchine movimento terra (+9,3%), per la preparazione di calcestruzzo (+87,2%) e inerti (+24,8%), perforatrici (+422%) e gru a torre (+49,5%). L’unica nota negativa arriva dal comparto stradale, con una riduzione delle macchine importate pari al 6%.
Le importazioni sono in aumento dalle tradizionali aree di riferimento che raggruppano i paesi fornitori come Europa occidentale (+11,4%), Nord America (+66,1%) e Asia (+32,8%).



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