Macchine Connesse: a Piacenza si sono incontrati i costruttori
Si è tenuto a Piacenza l’evento “Macchine Connesse: la Parola ai Costruttori” dedicato allo stato dell’arte della transizione 4.0 in Italia per il settore macchine e impianti. L’appuntamento del 29 settembre presso Expo Fiera Piacenza è stato promosso dall’Associazione specializzata in IIoT, MindSphere World. Una comunità internazionale di aziende che dal 2018 si fa portavoce della digitalizzazione nel comparto industriale attraverso un modello basato su piattaforme tecnologiche condivise ed un approccio di tipo eco-sistemico
MindSphere World mette a fattor comune competenze digitali e soluzioni al servizio delle aziende, promuovendo tra queste una rete di collaborazioni commerciali standard per la creazione di sinergie di business vincenti su scala globale. Alla base dell’operatività dell’Associazione vi sono innovazione, interoperabilità e regolamentazione, elementi che sono stati declinati nei diversi tavoli tecnici organizzati a “Macchine Connesse”.
La mattinata si è aperta con “La visione del mercato italiano”, alla quale hanno preso parte Barbara Colombo, Presidente UCIMU (Unione Costruttori Italiani Macchine Utensili), Riccardo Cavanna, Presidente UCIMA (Unione Costruttori Italiani Macchine Automatiche per il Confezionamento e l’Imballaggio), e Francesco Rolleri, Presidente Confindustria Piacenza, con la presentazione a cura di Elisa Negri dei dati raccolti dall’Osservatorio Transizione Industria 4.0 del Politecnico di Milano su “L’IoT industriale in un’Italia in evoluzione”.
Un sondaggio effettuato su un campione di 175 professionisti del settore che ha mostrato come nel 2021 il 34% dei costruttori di macchine ed end-user abbia fatto richiesta di beni strumentali a fronte di un canone, e di come siano stati concessi software di supporto alla produzione a fronte di un canone per il 33%. Anche i servizi per la manutenzione preventiva e predittiva sono stati richiesti dalle aziende italiane (rispettivamente 24% e 3%). Percentuali che evidenziano come le imprese abbiano la necessità di appoggiarsi ad esperti per potenziare i propri processi e per riuscire a mantenere alta la propria competitività in sistemi ormai necessariamente data-driven.
Lo stesso sondaggio ha messo poi in evidenza una stima di crescita degli investimenti in IoT da parte delle aziende di circa 12-15% nel 2021 – l’anno precedente sono stati registrati impieghi per 4.1 miliardi di euro per tecnologie abilitanti per l’industria, di cui più del 50% è rappresentato dall’IoT industriale. Ma quanto tali investimenti riescono a integrarsi con l’intero processo produttivo? Questo il punto focale della giornata che ha portato alla luce la necessità di implementare processi di servitizzazione capaci di coniugare esperienze e competenze “tradizionali” all’utilizzo strategico dei dati dei macchinari. Una tecnologia è funzionale quando vi è una rete di conoscenze condivise in grado di servirsi di tutto il suo potenziale e trasformarlo in un modello di business vincente, questo il fil rouge che ha accompagnato i diversi interventi nella consapevolezza delle esigenze odierne e future del mercato dell’industria.
La giornata è poi proseguita con track parallele di approfondimento sui temi rilevanti dell’Industrial IoT con la partecipazione di 18 professionisti del comparto costruzione macchine e grandi utilizzatori di automazione come il gruppo leader dell’alimentare Veronesi, l’azienda del settore plastiche Datwyler e il leader internazionale nei componenti meccanici SKF Group. È intervenuto anche Gabriele Favarò, Policy and Project Officer di CECIMO, sull’importante tema della regolamentazione dell’uso dei dati B2B a livello europeo. Inoltre, i partecipanti hanno potuto consultarsi con le aziende abilitatrici della trasformazione digitale che hanno presidiato la giornata con loro esperti in innovazione e realizzazione di progetti digitali: 40Factory, AIsent, Crossnection, Miraitek4.0, Retuner, Softeam, Stoorm5.
Un incontro che ha registrato più di 400 richieste di partecipazione in presenza da parte di professionisti, realtà imprenditoriali e appassionati del settore a dimostrazione del forte interesse riscontrato nel tema “digitale per l’industria”, che è oggi più che mai driver di cambiamento ed elemento essenziale per la competitività sul mercato.
“MindSphere World è la principale comunità globale per l’IoT, riunisce istituzioni multidisciplinari e promuove lo scambio di conoscenze e visioni per accelerare la trasformazione digitale dell’industria. Mirando all’innovazione e alla crescita attraverso gli ecosistemi, ci concentriamo su standard IoT e Cloud aperti come MindSphere. Siamo attualmente più di 170 Soci nel mondo, con la maggior parte delle aziende leader del settore industriale e siamo presenti in tutti i Paesi industrializzati” ha poi concluso Lucia Frigerio, Vicepresidente MindSphere World Italia.
“In pochi anni l’Industria 4.0 si è evoluta da termine futuristico a pane quotidiano per le nostre imprese” ha commentato Francesco Rolleri di Confindustria Piacenza. “Una rivoluzione in cui vince chi ne coglie le enormi opportunità. Attenzione: non è un passaggio scontato. Alle macchine avevamo sempre e solo ordinato cosa fare. Abbiamo dovuto invece imparare ad ascoltarle e metterle in comunicazione tra loro. Un flusso costante di informazioni che sublima le intuizioni di addetti e imprenditori”.
Per le Associazioni di categoria il Presidente UCIMA, Riccardo Cavanna ha poi aggiunto “Ucima crede molto nella servitization e nell’integrazione sempre più efficace delle tecnologie per il packaging con strumenti digitali. Il know how sviluppato dalle aziende italiane in questi campi negli ultimi anni, tra l’avvento dell’Industria 4.0 e dell’IoT e la pandemia mondiale che ha accelerato lo sviluppo di nuove forme di assistenza a distanza, rappresenta oggi un asset fondamentale e un vantaggio competitivo determinante nei confronti della concorrenza internazionale”.
La Presidente di UCIMU Barbara Colombo ha affermato: “L’ammodernamento “dell’Officina Italia”, avviato e sostenuto dagli incentivi 4.0 operativi da più di un quinquennio, è in atto come dimostrato dai dati di consumo di macchine utensili digitali e interconnesse che fanno dell’Italia uno dei mercati oggi più vivaci al mondo. Il processo di trasformazione non è però ultimato anche perché non è distribuito in modo omogeneo tra le imprese del paese. Per questo chiediamo alle autorità del prossimo governo di ragionare, oltre il 2025, su un provvedimento strutturale di incentivo alla sostituzione dei macchinari obsoleti e di introduzione di tecnologie 4.0. Anche perché – ha concluso la presidente – queste tecnologie rispondono all’esigenza di riduzione dei consumi di energia e di corretta gestione delle risorse”.
Contenuti correlati
-
Identità digitale, gli obiettivi PNRR già raggiunti
L’Osservatorio Digital Identity del Politecnico di Milano afferma che l’obiettivo italiano nel PNRR di attivare 42,3 milioni identità digitali entro giugno 2026 è già stato raggiunto, in anticipo di due anni rispetto alla scadenza prevista. Infatti, a...
-
In campo ci sono IoT intelligenti
Presentiamo un progetto di applicazione smart per serre, che riduce gli sprechi e migliora l’efficienza della forza lavoro nelle aziende agricole Le pianure costiere situate nella Provincia di Almería, nel sud della Spagna, ospitano serre che coprono...
-
I quattro trend nel futuro della supply chain secondo Remira Italia
Investire nella connettività digitale, spingere verso tracciabilità e trasparenza, trovare nuove strategie per rendere le supply chain più resilienti, garantire l’integrità e la coerenza dei dati: queste le quattro tendenze identificate da Remira Italia, azienda specializzata nell’offerta...
-
IT e IoT sempre connessi
Gruppo Gaser e ifm: una collaborazione che si concretizza in una profonda digitalizzazione degli impianti, così da consentire la tracciabilità e il monitoraggio dei processi di produzione e lo svecchiamento di macchine altrimenti obsolete Il racconto della...
-
La tecnologia Wireless industriale di CoreTigo al servizio dell’automazione delle fabbriche
CoreTigo ha presentato la sua tecnologia IO-Link Wireless, insieme a una vasta gamma di prodotti, soluzioni e applicazioni per l’automazione industriale avanzata a SPS (12-14 novembre) e alla Rockwell Automation Fair (18-21 novembre) 2024. Nel corso dell’ultimo...
-
Big Data, big opportunity
Per sfruttare i massivi insiemi di dati provenienti da macchine e prodotti IoT, servono sistemi all’avanguardia che integrino automazione avanzata e intelligenza artificiale Correva l’anno 1892 quando, nell’Avventura dei Faggi Rossi, Arthur Conan Doyle faceva esclamare a...
-
AI e industria: un binomio vincente per competitività e crescita
L’industria guarda sempre più all’intelligenza artificiale per poter affrontare le sfide poste in essere dall’attuale scenario mondiale e migliorare efficienza, flessibilità, sostenibilità e competitività “L’intelligenza artificiale non si può fermare. Ma l’uomo può sfruttarla a suo favore”...
-
Advantech lancia il servizio di certificazione IEC 62443
Advantech lancia il servizio di certificazione IEC 62443, pensato per le esigenze di certificazione delle apparecchiature di edge computing in conformità alla norma IEC 62443 e agli standard correlati. Advantech offre una soluzione completa per aumentare la...
-
Dall’assistenza remota all’IIoT
Grazie all’impiego dei gateway Ewon Flexy di HMS Networks, Omet, punto di riferimento in ambito di macchine per la stampa e il converting di etichette e imballaggi flessibili, è diventata più efficiente “La prima macchina la vende...
-
L’iperconnessione che viene dall’IIoT
Affrontiamo qui il tema dell’iperconnessione e dell’impiego dell’IoT nell’industria, analizzandone i rischi e le opportunità per le aziende C on l’emergere di tecnologie come l’intelligenza artificiale (AI), l’Edge Computing, la tecnologia dei registri distribuiti (DLT) e la...