Le nuove sfide del magazzino: i risultati dell’indagine dell’Osservatorio Intralogistica 2021
Quasi metà degli intervistati dichiara che il WMS sarà il prossimo investimento da considerare in azienda. Tra coloro che sono privi di soluzioni di automazione, oltre un quarto sta valutando l’implementazione di magazzini automatici, verticali o miniload e AGV con sistemi di tracciabilità RFID e la decisione si matura all’interno della funzione logistico-supply chain
Arrivato alla sua terza edizione, l’Osservatorio Intralogistica ha presentato i risultati della nuova ricerca condotta nei mesi scorsi su un campione di oltre 90 supply chain manager. I dati raccolti quest’anno riflettono il livello di maturità raggiunto dalla ricerca e offrono una visione ampia su come le aziende si stiano approcciando ad una nuova gestione dell’intralogistica. La complessità strutturale delle aziende intervistate insieme alla rappresentatività dei settori oggetto dell’indagine ha permesso di raccogliere moltissime informazioni utili a capire quali saranno gli scenari del prossimo futuro.
Un giudizio positivo arriva da Armando Garosci, Direttore Editoriale di Largo Consumo, che parla così della survey condotta tra le aziende: “La terza edizione dell’Osservatorio Intralogistica conferma l’interesse strategico delle soluzioni di magazzino per le imprese della produzione e del retail. La trasformazione omnicanale sta modificando il modo con cui le filiere arrivano al mercato, e si vede come il baricentro dei warehouse si stia spostando verso la prossimità. Davvero interessanti le evidenze sugli orientamenti di spesa tecnologica degli end users, siamo lieti di pubblicare lo studio in allegato al nostro giornale”.
Uno dei temi oggetto della ricerca di quest’anno è l’omnicanalità, di forte attualità come emerge dalla maggioranza dei rispondenti, che dichiarano una forte dinamicità dei canali di vendita, trainata dal fenomeno e-commerce e accompagnata da una progressiva convergenza a livello di magazzini, scorte e flussi.
Nel 40% dei casi i diversi canali condividono aree di magazzino e buona parte degli stock, mentre nel 27% vengono gestite le scorte centrali e periferiche in modo integrato con allocazione dinamica degli ordini in funzione del quantitativo e della destinazione.
In base alle risposte ricevute, questo fenomeno comporta una serie di problematiche legate in modo particolare alla pianificazione della domanda e delle scorte (60%), all’adeguamento dei processi operativi e dei sistemi a supporto (38%) e alla riorganizzazione delle strutture di magazzino (24%).
LE DOTAZIONI DI INTRALOGISTICA OGGI E NEL PROSSIMO FUTURO
Dato il ruolo strategico del magazzino, le imprese stanno implementando soluzioni tali da migliorare i processi attraverso digitalizzazione e automazione. La prima fase verso il 4.0 parte dall’installazione di un sistema gestionale di magazzino e quasi la metà degli intervistati dichiara che il WMS sarà il prossimo investimento da considerare in azienda nel caso in cui non sia già stato programmato un intervento di revamping. Dalle risposte al questionario emerge però che quasi due terzi degli intervistati non possiede ad oggi sistemi automatici di movimentazione. Tra le aziende che sono prive di soluzioni di automazione, oltre un quarto sta valutando l’implementazione di magazzini automatici, verticali o miniload e AGV con sistemi di tracciabilità RFID. La soddisfazione dai risultati ottenuti dal WMS è condivisa e i principali obiettivi raggiunti sono stati finora la possibilità di aumentare l’output, il livello di resilienza e ridurre al minimo il numero di errori.
Tra le attività del processo logistico che caratterizzano un magazzino e che sono più prossime ad essere avvicendate da soluzioni di automazione, quella maggiormente presa in esame e oggetto di studio è senza dubbio il picking. Tale operazione si ricollega al tema dell’omnicanalità ed è ritenuta strategica per il prossimo futuro: un maggiore efficientamento porta infatti ad un aumento del livello del servizio erogato al cliente.
Per la metà degli intervistati, la decisione si matura all’interno della funzione logistico-supply chain (50%) e le informazioni sulle soluzioni disponibili e sull’offerta del mercato sono raccolte sia attraverso la consulenza di professionisti esterni, che in occasione di fiere specialistiche di settore come Intralogistica Italia (Fiera Milano Rho, 3-6 maggio 2022). Il 52% delle aziende dichiara inoltre di avere realizzato un’analisi approfondita di diversi scenari, verificandone ogni volta le ricadute sull’operatività di magazzino e sulle soluzioni più congeniali da mettere in atto.
AUTOMAZIONE E FORZA LAVORO
Un ulteriore tema preso in esame dalla ricerca di quest’anno riguarda l’impatto dell’automazione sulla forza lavoro, che comporta l’esigenza di una transizione verso un nuovo tipo di figure e professionalità oggi non presenti in azienda, oltre al potenziamento dei presidi di controllo e governo.
È importante sottolineare che l’implementazione delle tecnologie non è finalizzata a una riduzione del personale, bensì all’aumento delle prestazioni operative. in tema di risorse umane, le aziende dichiarano la necessità di elevare le competenze ed è per questo motivo che è fondamentale investire in formazione.
- Di fronte alle nuove sfide e all’evoluzione del magazzino, ecco quali sono stati i commenti dei protagonisti della tavola rotonda:
Andreas Zuege, General Manager di Hannover Fairs International GmbH: “Per affrontare il futuro, le supply chain devono essere più collaborative e cooperative. La fiera, creando un network tra aziende, università e media diventa un catalizzatore in grado di creare supply chain più forti e resilienti. Hannover Fairs International GmbH continua a proporre al mercato una serie di eventi di avvicinamento alla manifestazione Intralogistica Italia per incrementare le opportunità di networking, innovazione e scambio proficuo di idee”. - Massimo Bertolini, Professore di Industrial Systems Engineering presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia: “Le sfide per un miglioramento delle prestazioni intralogistiche si svilupperanno in due ambiti principali: picking/ kitting e Internet of Things. La ricerca scientifica sta sviluppando soluzioni per riuscire a ottimizzare le prestazioni di queste attività. Tra le innovazioni, molte soluzioni dagli AGV (Automated Guide Vehicle) agli AMR (Autonomous Mobile Robot).”
- Eleonora Bottani, Professoressa di Industrial Systems Engineering presso l’Università degli Studi di Parma: “La ricerca scientifica ha una posizione di privilegio in quanto intercetta gli studi su applicazioni e tecnologie che successivamente saranno adottate dall’impresa. Oggi si nota un revamping di tecnologie già note da alcuni anni, ma non applicate in maniera diffusa. Probabilmente industria 4.0 e pandemia sono stati dei catalizzatori che hanno spinto le realtà aziendali a muoversi verso una dimensione in cui le varie tecnologie sono state implementate più diffusamente”.
- Tito Zavanella, Managing Director di GEA – Consulenti di Direzione: “Guardando al futuro, l’evoluzione dei sistemi e delle soluzioni di intra-logistica in ottica di modularità e scalabilità sarà di certo da stimolo all’investimento in impianti di ultima generazione. La miniaturizzazione di tali sistemi, nata per rispondere al crescente sviluppo del canale e-commerce, allargherà ulteriormente il loro terreno di gioco, facendola entrare in contesti fino a pochi anni fa impensabili, come il retro negozio o dark store, per orchestrare processi di fulfillment in prossimità ai bacini di clientela serviti”.
Per conoscere gli approfondimenti della ricerca dell’Osservatorio Intralogistica 2021, sarà prossimamente disponibile una copia digitale sulla pagina ufficiale dell’evento.
Fonte foto Pixabay_falco
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