Mondo tech: come creare certezze in uno scenario incerto?
Oggi gli effetti di uno scenario instabile coinvolgono tutti, aziende consolidate e start-up, organizzazioni del settore pubblico o privato, grandi e piccole. L’incertezza politica, la crisi economica e l’impatto prolungato della pandemia di Covid-19 hanno reso difficile prevedere con precisione cosa succederà alle aziende o al mondo del lavoro in Europa e in Italia, lasciando una sensazione di incertezza che può essere difficile da gestire.
Senza un percorso chiaro, le aziende non hanno altra scelta se non quella di diventare prima di tutto adattive. Dopo tutto, se un’azienda non si piega, si spezza. Quindi, la domanda è: come si fa a diventare più agili?
Di seguito alcune riflessioni su come le aziende italiane possono investire nella giusta strategia e nelle soluzioni tecnologiche che permettono di mettere l’agilità aziendale al primo posto e, in definitiva, di lavorare sfruttando la situazione attuale senza farsi ostacolare da uno scenario negativo.
Investire nella tecnologia giusta
In genere si ritiene che le piccole imprese e le start-up siano più agili delle organizzazioni consolidate perché sono “digital first”. Questo consente loro di aggiornare e personalizzare i processi in un modo che le aziende consolidate, che lavorano con tecnologie tradizionali spesso obsolete, non possono fare. Sebbene questo sia in parte vero, è anche importante ricordare che tutta la tecnologia, sia quella più consolidata che quella più recente, offre specifici vantaggi e che, per rimanere veramente agili, dobbiamo essere in grado di sfruttare questa realtà.
Sebbene le nuove tecnologie ci permettano di adattarci più facilmente ai cambiamenti, la tecnologia preesistente ha fatto un ottimo lavoro per anni. È affidabile, molti dipendenti la conoscono meglio e permette di svolgere il proprio lavoro con sicurezza. Quindi, come combinare il meglio di entrambi i mondi? La chiave sta nella scelta delle soluzioni tecnologiche più adatte alle persone e all’azienda. Si tratta di considerare quale “strato” va ad aggiungersi ai sistemi esistenti.
Le nuove start-up che progettano i processi da zero, o le aziende che hanno le risorse per formare il personale su un sistema completamente nuovo, possono certamente investire in una trasformazione completa con l’obiettivo di essere più agili. Esistono soluzioni in grado di automatizzare i processi, sollevando il personale da compiti monotoni e ripetitivi, consentendo di essere più innovativi o di affrontare sfide inaspettate, se necessario.
Tuttavia, questo è possibile anche per le aziende consolidate e longeve o per le organizzazioni nella PA. Le soluzioni automatizzate progettate su misura, come quelle offerte da ServiceNow, possono essere facilmente integrate nelle tecnologie tradizionali esistenti, senza la necessità di un sistema completamente nuovo.
Questo approccio consente non solo di risparmiare denaro, in quanto non è necessario investire in una riprogettazione completa, ma anche di risparmiare tempo e risorse per la formazione del personale.
Mettere le persone al primo posto
Scegliere la tecnologia giusta è importante, ma è solo una parte della sfida. L’agilità aziendale riguarda per metà la tecnologia e per metà le persone, ovvero i dipendenti e le persone che utilizzano i servizi, siano essi consumatori o cittadini.
A livello interno, bisogna assicurarsi di coinvolgere tutti, non solo i dipendenti esperti di tecnologia. Quando interi reparti vengono rivoluzionati con una nuova tecnologia senza dedicare del tempo alla formazione, è probabile che le prestazioni ne risentano e che le risorse vengano sprecate, con effetti negativi sulla flessibilità aziendale.
Allo stesso modo, quando si tratta di processi esterni, è fondamentale evitare l’esclusione digitale. Un’azienda farmaceutica, ad esempio, deve essere in grado di garantire che anche coloro che non hanno accesso al sistema digitale siano in grado di raccogliere i farmaci vitali. Il mondo è ibrido e per operare al meglio dobbiamo riconoscerlo.
Trovare ciò che funziona al meglio per l’organizzazione e per i collaboratori
In sintesi, creare certezza in un panorama incerto non significa rivoluzionare il luogo di lavoro con sistemi e processi nuovi di zecca. Si tratta di trovare ciò che funziona per l’azienda e per i collaboratori.
Fonte foto Pixabay_sarahpassos
A cura di Cathy Mauzaize, Vice President, EMEA South ServiceNow
Contenuti correlati
-
Dall’università al mondo del lavoro: come colmare il divario di competenze nella sicurezza informatica
Con l’intensificarsi delle minacce informatiche, la sicurezza del software è diventata una priorità per le aziende. È sorprendente notare che oltre il 70% delle organizzazioni è vittima di un crescente accumulo di debiti di sicurezza, con quasi...
-
L’impatto dell’apprendimento pratico con norelem Academy
Nell’ultimo decennio, i settori manifatturiero e ingegneristico si sono evoluti rapidamente e i recenti progressi tecnologici hanno rappresentato un’interessante opportunità per colmare il divario di competenze del settore. Con l’evoluzione della tecnologia, cambiano anche le competenze fondamentali...
-
Formazione e skill: l’oro delle aziende secondo FasThink
Se Industria 4.0 ha avuto come punto cardine l’automazione e l’interconnessione tra le macchine, con l’avvento di 5.0 siamo vedendo il focus spostarsi sulla collaborazione uomo-robot, che va a completare e ampliare i concetti della quarta rivoluzione...
-
Automazione e robotica industriale nei licei: Omron collabora all’apertura di un nuovo indirizzo quadriennale
Omron è tra i partner scelti dall’Istituto Galileo Galilei di Bolzano nella realizzazione di un nuovo percorso quadriennale di Istruzione Professionale – Industria e Artigianato per il Made in Italy, con specializzazione in Automazione e Robotica Industriale....
-
Oltre 750 espositori (+8,5%) e 35.000 visitatori, i numeri della 34.BI-MU
Si è chiusa sabato 12 ottobre, 34.BI-MU, biennale internazionale dedicata all’industria costruttrice di macchine utensili, robot, automazione, digital e additive manufacturing e subfornitura, in scena a fieramilano Rho da mercoledì 9 ottobre. Organizzata da EFIM-Ente Fiere Italiane...
-
Schneider Electric rinnova l’Innovation Hub di Casalecchio per la Transizione 5.0
Schneider Electric, protagonista a livello mondiale nella digitalizzazione della gestione dell’energia e nell’automazione industriale, ha presentato il completo rinnovamento dell’Innovation Hub tecnologico per la Transizione 5.0 allestito presso la sede dell’azienda a Casalecchio di Reno (BO). L’Innovation...
-
Formazione: oltre 2.341 ore erogate da Voestalpine High Performance Metals Italia nell’ultimo anno
Consapevole dell’importanza che la formazione occupa nel contesto industriale attuale, voestalpine High Performance Metals Italia ha intrapreso un percorso che pone la formazione e la crescita professionale al centro della propria strategia. Nell’ultimo anno fiscale l’azienda ha...
-
Formazione pratica con Eplan in progettazione elettrica e automazione
Il progetto Eplan Education, pensato da Eplan per supportare i professori dell’area tecnica nella formazione dei propri alunni sui temi della progettazione elettrica e automazione industriale, si è recentemente arricchito di una nuova iniziativa: il ‘Corso pratico...
-
Design sostenibile e AM con LATI, eXgineering e il CSIA di Lugano
Un progetto formativo nel campo della produzione e del design di prodotto e di interni che si concentra sull’applicazione delle nuove tecnologie, sulla sostenibilità e sul concetto di economia circolare. Questa è l’essenza dell’iniziativa avviata dal CSIA, Centro...
-
Trofeo Smart Project Omron: aperte le iscrizioni alla 18° edizione
Sono aperte le iscrizioni per il Trofeo Smart Project di Omron, la competizione riconosciuta dal Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) che premia i talenti dell’automazione. Il Trofeo offre agli studenti del quarto e quinto anno delle...