L’agricoltura cresce sotto l’occhio del drone
Ad Agrilevante di Bari (12-15 ottobre 2017) due seminari illustrano potenzialità e vantaggi economici dell’utilizzo dei droni in agricoltura
Droni per il controllo ambientale, per la cartografia, per le rilevazioni in aree pericolose, per l’agricoltura di precisione e per riprese: è nella vasta area delle applicazioni civili che il mercato dei droni guadagna rapidamente spazio e premia la convinzione di aziende che stanno investendo, persuase della imminente esplosione degli impieghi dei droni in più ambiti.
Lo sviluppo potenziale dei mezzi a pilotaggio remoto è stato paragonato a quello che ha avuto il cellulare: da pochi esemplari con funzioni limitate, in meno di trent’anni si è passati alla diffusione di massa di uno strumento che, grazie alle sue applicazioni, ne sostituisce molti altri.
Indubbiamente le caratteristiche di uso e la necessità di prevenire ed evitare situazioni di pericolo insite in un oggetto volante da una parte ne rallentano lo sviluppo, dall’altra obbligano i progettisti e i programmatori a una ricerca più attenta.
È con la consapevolezza che la diffusione guidata dei droni giovi all’economia delle aziende e all’agricoltura nel suo complesso che tra Unacoma, federazione dei produttori di macchine agricole, e Mirumir, da quattro anni organizzatrice della manifestazione Dronitaly, è stato siglato un accordo per promuovere l’utilizzo dei droni in agricoltura, attraverso l’organizzazione di collettive nell’ambito delle manifestazioni Unacoma.
La collaborazione, che è stata avviata con ottimi risultati a Casilina di Deruta (28-29 luglio), si ripropone nell’ambito di Agrilevante.
Il drone incorpora il fascino del volo, della rapidità, della vista dall’alto, ma resta un “oggetto volante conosciuto” a cui va applicata una strumentazione che, per rispondere alle esigenze degli utilizzatori, diventa sempre più sofisticata. Le fotocamere a colori consentono di verificare la conformazione del terreno e le sue condizioni generali, le telecamere termiche verificano lo stress vegetativo e le telecamere multispettrali permettono la creazione di mappe di vigore.
Software appositamente studiati elaborano dati che l’agronomo può agevolmente leggere per determinare le mappe di prescrizione e i trattamenti da effettuare per eliminare parassiti pericolosi o verificare lo stato di nutrizione e maturazione delle colture.
Ma la sperimentazione dell’impiego dei droni non si ferma qui. Con i droni si distribuiscono capsule di insetti utili nella lotta biologica alla Piralide del Mais, si sperimenta lo spargimento di liquidi sui vigneti terrazzati, si distribuiscono prodotti per la lotta alle zanzare e recentemente si è iniziato a verificarne l’impiego per l’impollinazione nei noceti.
Tutto ciò si può tradurre in una agricoltura di precisione che, se correttamente impiegata, consente risparmi economici e preservazione dell’ambiente.
Queste e altre soluzioni innovative sono presentate ad Agrilevante da Aermatica3D, iDroni e Parrot, le aziende presenti nella collettiva Dronitaly.
I seminari, in programma il 13 e 14 ottobre, sono organizzati da Mirumir in collaborazione con il Dipartimento DISAAT dell’Università di Bari Aldo Moro con la partecipazione dei docenti e della Confederazione Agromeccanici e Agricoltori Italiani in rappresentanza dei Contoterzisti.
All’esterno del padiglione sarà realizzata un’area prove di oltre 200 mq per dimostrazioni di volo, che terranno a naso in su molti visitatori.
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