La rivoluzione dell’Influencer Marketing

Dalla rivista:
Automazione Oggi

 
Pubblicato il 15 aprile 2024

È un tema caldo e attualissimo quello dell’influencer, sotto ogni profilo e oramai in ogni ambito, da quello professionale a 360 gradi a quello ludico. Una rosa non senza spine, una panacea per molti ma anche un terreno insidioso e complesso. Ne capiamo di più intervistando questo mese Andrea Croce, Ceo & founder di PopulaRise (www.popularise.it), la start-up che ripensa l’influencer marketing. “L’influencer marketing è un mercato sempre più in espansione in tutto il mondo. Nel panorama dei social network la figura dell’influencer, una persona in grado di influenzare le masse grazie al suo forte seguito e alla sua autorevolezza in un determinato settore, ha acquisito sempre più importanza. Ad oggi queste figure, che per anni hanno cercato di guadagnare seguito e consensi anche attraverso scorciatoie e follower comprati, hanno iniziato a perdere credibilità e portare minori ritorni economici alle aziende che li scelgono per le campagne pubblicitarie. Come sottolinea Croce, ‘i micro- influencer’ risultano molto più performanti delle grandi celebrità o degli influencer dai numeri pompati. La comunicazione oggi richiede un ritorno all’autenticità e per andare incontro a queste necessità, PopulaRise sceglie di puntare sui clienti stessi dei brand, persone comuni e con meno visibilità, ma che dispongono di community molto fidelizzate, adottando una comunicazione che pone al centro il consumatore”. PopulaRise, fondata nel 2021 a Varese, è stata selezionata l’anno seguente da Nana Bianca, maggior acceleratore italiano, tra oltre 250 start-up nella competizione Italian Lifestyle. Questo ha permesso all’azienda di affinare la sua piattaforma che permette ai brand di coinvolgere i propri clienti in campagne di marketing, trasformandoli in ambassador e generando messaggi autentici. Il progetto innovativo portato avanti da PopulaRise ha garantito la selezione alla quarta edizione del Global start-up program promosso da ICE, consistente in un percorso di sviluppo di due mesi a Los Angeles, con l’obiettivo di far acquisire alle giovani start-up nuove tecniche organizzative e finanziarie. Croce è da poco partito per incontrare mentor e investitori da tutto il mondo presso la sede Plug and Play in Silicon Valley, dove sta studiando il mercato americano e acquisendo nuove competenze per migliorare la sua attività. Con quale obiettivo? “Lo scopo finale” afferma in conclusione Andrea “è quello di conoscere nuove realtà e cercare partner locali per rendere disponibile il software anche negli Stati Uniti, oltre a fare networking per una lungimirante prospettiva futura”.

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