La AI in azienda: servono consapevolezza, conoscenze e solide basi formative
Nel corso dell’evento “E.T. Extra Thinkers - L’AI non è una cosa da alieni. Come le aziende stanno già usando l’intelligenza artificiale”, Elmec ha approfondito il metodo con cui le imprese possono adottare l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per migliorare l’efficienza e ridurre i rischi
Lo shadow IT, ovvero l’utilizzo nascosto di tecnologie da parte dei dipendenti, come ad esempio l’AI – intelligenza artificiale, è un enorme rischio per le imprese che vogliono aggiornarsi: è necessaria una formazione consapevole e un utilizzo governato delle infrastrutture.
Un evento per parlare di AI in azienda
L’intelligenza artificiale è uno strumento potente ed efficace, ma l’introduzione e l’utilizzo in azienda deve essere governato per evitare rischi per la sicurezza dei dati. Questo è il principale tema emerso nel corso dell’evento “E.T. Extra Thinkers – L’AI non è una cosa da alieni. Come le aziende stanno già usando l’intelligenza artificiale”, organizzato da Elmec Informatica, l’azienda di Brunello (VA) che da più di 50 anni sviluppa servizi IT per le imprese. Avendo compreso già da tempo l’importanza strategica che l’intelligenza artificiale offre alle imprese e di quelli che possono essere i vantaggi, ma anche i rischi, Elmec ha chiamato a raccolta clienti e stakeholder per condividere con loro l’attuale scenario e i suoi risvolti nel medio e lungo periodo.
L’evento è stato introdotto da Rinaldo Ballerio, Presidente di Elmec Informatica e ha visto la partecipazione di ospiti d’eccezione, come il musicista, compositore e comico Rocco Tanica.
In un dialogo serrato con Luca Mari, Professore Ordinario di Misure Elettriche ed Elettroniche presso la Scuola di Ingegneria Industriale dell’Università Cattaneo – LIUC, il celebre tastierista ha raccontato le sue sperimentazioni nell’uso dell’AI per la scrittura dell’opera di narrativa intitolata “Non siamo mai stati sulla Terra”.
A seguire, Davide Destro, Head of IT Business Platform di Carrefour Italia, e Monica Salvestrin Brogi, Product, Marketing and Omnichannel Director di NAU!, hanno illustrato l’impiego dell’intelligenza artificiale nella supply chain e nella gestione dei punti vendita.
Matteo Ghiringhelli, Responsabile Innovation Research di Elmec Informatica, e Filadelfio Emanuele, CISO & Security Operation Manager di CybergON, hanno poi approfondito l’importanza che l’implementazione dell’AI ha all’interno di Elmec e hanno condiviso quali sono i principi base per una buona riuscita dell’implementazione dell’AI all’interno delle aziende.
Competenza e formazione
Per raggiungere questo scopo, competenza e formazione sono i due pilastri fondamentali. Nelle imprese, infatti, si verifica spesso il fenomeno dello shadow IT, ovvero le fughe in avanti dei dipendenti che iniziano a utilizzare personalmente una nuova tecnologia senza il permesso dell’IT manager, con il rischio di veicolare dati aziendali attraverso account personali non tutelati dai sistemi di cyber security aziendali.
“L’AI sta cambiando il modo in cui stiamo interagendo e interagiremo con la tecnologia. Non bisogna agire in modo destrutturato, senza una strategia, ma è necessario definire obiettivi chiari e un piano di implementazione dell’intelligenza artificiale che vada a semplificare il lavoro delle persone. È fondamentale avviare processi di formazione aziendale per poter offrire le giuste competenze e ottenere i risultati migliori. Ricordiamoci che sono presenti due macro-rischi”.
“Il primo è un utilizzo incontrollato e inconsapevole che può portare a danni economici per l’azienda, il secondo è l’abbandono della tecnologia da parte degli utilizzatori che vanificherebbe il fattore competitivo nell’utilizzo dell’AI. Nella nostra azienda, ad esempio, nella prima fase di adozione degli strumenti di intelligenza artificiale abbiamo affidato agli sviluppatori senior lo strumento perché più esperti e capaci nel gestire le complessità e valutare i reali benefici” ha commentato Filadelfio Emanuele, CISO & Security Operation Manager di CybergON.
Microsoft Copilot
L’azienda varesina, in particolare, ha introdotto al proprio interno l’utilizzo dell’assistente digitale Microsoft Copilot, che consente di aiutare gli utenti in una vasta gamma di attività, come la creazione di contenuti o l’accesso ai documenti aziendali a seguito di uno screening che riconosce automaticamente se un determinato utente ha i corretti permessi di accesso a tale documento.
“La peculiarità di questa nuova tecnologia è la sua apparente semplicità. L’AI generativa, infatti, offre un accesso immediato a funzioni che semplificano il lavoro; tuttavia, la sua facile adozione da parte dei dipendenti genera una criticità nelle aziende che devono capire come implementarla davvero all’interno dei propri sistemi, superando la fase di sperimentazione. Per questo continuiamo a ripetere quanto sia fondamentale avere un team di persone preparate che, conoscendone limiti e potenzialità, sappiano identificare in modo chiaro in quali contesti sia preferibile iniziare ad applicarla” ha evidenziato Matteo Ghiringhelli, Responsabile Innovation Research di Elmec Informatica.
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